A Campolongo muoiono i gatti, sospetti di avvelenamento

Venerdì 10 Aprile 2020 di Yvonne Toscani
A Campolongo muoiono i gatti, sospetti di avvelenamento
SANTO STEFANO - In Comelico scatta la procedura per alcuni casi di presunto avvelenamento. Vittime dei tristi episodi, con sintomatologia ascrivibile ad intossicazione, sono alcuni gatti di Campolongo. Della vicenda è già stata informata l'Amministrazione comunale, che si è subito dichiarata pronta a collaborare affinché questi episodi non rimangano impuniti e non si ripetano. 
A lanciare l'allarme è stata la veterinaria Martina Facchin. Per sensibilizzare l'opinione pubblica ieri ha anche postato un significativo messaggio su Facebook, immediatamente rilanciato da Palazzo Alfarè, che l'ha ringraziata, pregando i lettori di diffondere le parole della dottoressa. Martedì, nell'ambulatorio situato nella centralissima piazza di Costalissoio, le è stato portato un micio di circa sette mesi che, con presunto avvelenamento, si è salvato per il rotto della cuffia. Poi le è stato comunicato il ritrovamento di altri due animali morti nei pressi del cimitero, sempre di Campolongo. «Dalle descrizioni - scrive il medico - ho dedotto che anche questi ultimi possano aver subito un avvelenamento. Purtroppo non siamo riusciti a rinvenire i corpi, perché spariti poco dopo il ritrovamento».
I veterinari hanno la possibilità di far partire una procedura per sospetto avvelenamento. La dottoressa Facchin l'ha attivata, inviando le feci e il materiale della lavanda gastrica del micio in cura. Questa procedura automaticamente avverte il sindaco, l'azienda sociosanitaria competente e l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, l'ente sanitario per la prevenzione, il controllo e la ricerca nell'ambito del benessere animale, della sicurezza alimentare e della tutela ambientale. Se dagli esami tossicologici condotti presso Izsve risultasse una positività, la normativa prevede che venga informata dei fatti l'autorità giudiziaria, chiamata a far luce anche sulla natura dell'eventuale avvelenamento: se accidentale o intenzionale.
«Questi episodi continua il medico, spiegando le motivazioni alla base della diffusione del messaggio non devono restare impuniti, vedere un animale morire avvelenato è un'esperienza terribile». Gli animali, infatti, muoiono dopo ore ed ore di dolorosa agonia, spesso per soffocamento. Prima di concludere, la veterinaria lancia un appello: «Chi sapesse qualcosa in merito a questi episodi incresciosi, è pregato di non tacere ma di mettersi in contatto con le autorità competenti. Ricordate anche che chi fa del male agli animali è pericoloso anche per le persone».
 
Ultimo aggiornamento: 19:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci