Auronzo, uno su tre per il test «Sufficiente: focolaio in via di spegnimento»

Lunedì 30 Novembre 2020 di Davide Piol
Auronzo, uno su tre per il test «Sufficiente: focolaio in via di spegnimento»
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AURONZO È stata del 33% la partecipazione dei cittadini di Auronzo ai tamponi di massa eseguiti ieri mattina in località Taiarezze.

I drive-in erano pronti ad accogliere poco più di mille persone. Invece se ne sono presentate solo 358. Di queste, 3 sono risultate positive e hanno dovuto eseguire anche il tampone molecolare di conferma. Un dato decisamente basso se confrontato con la partecipazione di sabato nei comuni del Friuli in cui c'è stata la stessa iniziativa. A Cimolais si sono presentate 210 persone su 360, a Erto e Casso 200 su 370. A Barcis addirittura l'80% dei cittadini, insomma, mai sotto il 50 per cento. Ma è l'Usl 1 Dolomiti a rassicurare sul dato bellunese: «I numeri sono sufficienti. Siamo soddisfatti».

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MATTINIERI

L'appuntamento ad Auronzo di Cadore era alle 9.30 del mattino. Ma le macchine hanno cominciato ad arrivare un'ora prima. Sul posto anche il sindaco Tatiana Pais Becher che ha eseguito il tampone per prima. «È risultato negativo ha rassicurato ieri pomeriggio Mi sono recata al drive-in per dare l'esempio e devo ammettere che la coda mi ha sorpreso. Mi hanno detto che, a un certo punto, c'erano addirittura quattro file di auto. Mi ha fatto molto piacere. È stata una bella immagine». In coda anche la Giunta di Auronzo di Cadore e molti consiglieri comunali. Il primo tampone è stato fatto alle 9.40. Ad attendere i cittadini di età compresa tra i 41 e i 65 anni, tre postazioni drive-in con altrettanti infermieri e medici. Mentre i volontari della Protezione civile di Auronzo hanno guidato le auto lungo il percorso e risposto a chi chiedeva informazioni. Alcune persone sono arrivate a piedi. «Per mettermi in fila come faccio?» ha chiesto un signore ai volontari. «Si, dovrei essere nella lista ha continuato Ma sono a piedi. E se salissi in macchina con qualcuno che conosco ed è già in fila? Non posso?». A parte qualche piccola incomprensione, tutto si è svolto in modo regolare.


LA FLESSIONE

Nonostante la giornata splendida le temperature hanno segnato anche -4 gradi centigradi. La scelta di eseguire uno screening di massa è stata presa dall'azienda sanitaria, in accordo con la Regione, per arginare il focolaio che ha interessato Auronzo a partire dall'ultima settimana di ottobre. Si è voluto riproporre l'esperienza già condotta nei tre comuni del Comelico a fine settembre. In località Taiarezze si sarebbero dovute presentare 1.089 persone. L'affluenza è stata del 33% con 3 nuove positività (0,8%). «È andata bene ha spiegato, a fine giornata, il dottor Sandro Cinquetti, direttore del Dipartimento di Prevenzione Il numero è adeguato. Non c'è motivo di ritenere che le persone siano state selezionate perché l'adesione era spontanea. Ciò che conta è la percentuale di positività che è inferiore all'1%». Un dato rassicurante: «Significa che la circolazione virale è contenuta. Se poi lo uniamo con i dati relativi alla curva epidemica, che ha già mostrato segni di flessione, possiamo ritenere che il focolaio si stia avviando verso lo spegnimento. Salvo imprevisti». I dati non mentono. In meno di una settimana, ad Auronzo di Cadore, si è passati da 243 casi a 156. È un trend in costante calo. Ma il monitoraggio della situazione continua.


IL RISCHIO

Se le positività dovessero aumentare di nuovo, ci sarebbe un'estensione dei tamponi di massa ad altre fasce d'età e il sindaco potrebbe ricorrere a ordinanze più restrittive. «Se continua così, va bene ha evidenziato Pais Becher Avevo timore che oggi non venisse nessuno, invece mi sono dovuta ricredere. Ringrazio la popolazione che ha compreso la gravità della situazione, assumendo maggiori attenzioni nel rispetto delle norme anti covid». A meno di un mese da Natale il pensiero corre in direzione della stagione invernale. «Dobbiamo arrivare pronti per poter accogliere i turisti ha concluso il sindaco di Auronzo Da noi le seconde case sono quasi il doppio di quelle dei residenti. Quindi è molto importante che tutto fili liscio. Stiamo facendo il possibile per arrivare tranquilli a Natale. Siamo ancora in tempo». 

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