Ville venete e edifici storici all'asta a prezzi stracciati, ma nessuno li compra

Giovedì 19 Agosto 2021 di Olivia Bonetti
VIlla Bellati: edificio del 1700, ennesimo tentativo di vendita all'asta a un terzo del suo valore
4

FELTRE - La storia in vendita. Il 21% degli immobili attualmente all’asta al Tribunale di Belluno sono feltrini e per la gran parte edifici storici. Sono 36 attualmente gli edifici in vendita all’incanto sul totale dei 167 in tutta la provincia. E solo in pochi casi si tratta di abitazioni di nuova costruzione: ma tante sono anche le ville, edifici di valore storico al centro dei paesini, risalenti anche al 1800. Addirittura al 1700, come nel caso di Villa Bellati di Vignui di Feltre, l’ex preventorio rimesso all’asta dopo 2 gare deserte, quasi a un terzo del suo originale valore stimato. Il prezzo base è di 565.500,00 euro, con un’offerta minima che deve partire da 424.125,00 euro su un valore da perizia di un milione 340mila euro. Un affare. Prezzi stracciati insomma, che arrivano addirittura a 8-9mila euro per un fabbricato di tre piani ad esempio ad Arsiè. Tutto perché non si vende: nella maggior parte dei casi siamo infatti all’ennesimo tentativo di asta.

CASO BELLATI E ALTRI
È così per Villa Bellati, a Feltre nella frazione Vignui, che come si legge dalla scheda tecnica comprende un lotto con terreni e fabbricato di un totale di metri quadri 41.151,24. La prossima asta è il 9 novembre. Mezzo milione di euro potrebbe essere un affare, ma i soldi da metterci per la sistemazione sono parecchi, visto che già nell’avviso d’asta si parla di «stato di conservazione del fabbricato carente, abbandonato dal 1981». Venne costruita su commissione del filosofo umanista Giovanni Bellati nel 1703, sotto il patrocinio di San Giuseppe al quale venne dedicata la chiesa presente all’interno della struttura. Nel Novecento, la Villa venne trasformata in un preventorio per ragazzi ed è in questo momento che subisce delle modifiche dovute alle nuove esigenze funzionali che richiedevano un ambiente a sfondo ospedaliero. L’uso da privato è diventato pubblico, destino che raggiunse quasi tutte le ville molto grandi presenti nella provincia. Fu completamente restaurata intorno al 1850 da Giovanni Battista Bellati che ampliò l’ala occidentale con la caratteristica torre merlata. L’edificio riprende perfettamente i modelli delle tipiche ville venete della pianura. L’altro caso particolare a Feltre, che però non figura nelle vendite all’incanto, è quello della Stella Maris, che dopo cinque aste andate deserte è attualmente in stand-by. Figurano invece nell’elenco degli immobili all’asta altre 7 case a Feltre: immobili residenziali, in alcuni casi con il “debitore” ancora all’interno in varie zone. Da Zermen, vie Montegrappa, Madonnetta, Crosere. Un’abitzione a schiera su 3 piani a Tomo è parte da una base d’asta di 24mila euro, con offerta minima di 18, su un reale valore stimato di 58mila euro.

LE STORIE
A Cesiomaggiore oltre a due case in vendita ad una media di 20mila euro, anche un bar all’asta, per 39mila euro di base.

A Fonzaso anche un capannone nella zona industriale Fenadora, con base d’asta di 200mila euro. A Pedavena 20mila euro per una casa a Facen, o addirittura 16mila di base d’asta in via Tornarol. Solo capannoni invece a Quero Vas: ce ne sono due all’asta. In particolare parte da mezzo milione di euro la vendita di un fabbricato risalente agli anni ’90, sviluppato su tre livelli. A Cergnai di Santa Giustina per 42mila euro va all’asta un immobile risalente al 1800. E ancora sempre in questo comune, in via Lodi, un «fabbricato di interesse storico artistico (villa veneta) con annessa corte di pertinenza a nord». Il prezzo? un decimo del suo valore, ovvero 13mila euro. Terreni e case anche a San Gregorio. Un unico immobile in vendita a Sovramonte, Sorriva, con offerta minima di 175mila euro. Si parte da soli 9mila euro infine per abitazione terra/cielo su tre piani e con sottotetto con accesso da corte comune con scoperto a Seren del Grappa, facente parte di una quinta edilizia di case, centro storico, precedenti al 1833. In questo caso la vendita si sta facendo a metà del valore di perizia. Si trova in via Diaz e ha una muratura in pietra e anche una legnaia. Talmente vecchio che non nella perizia si spiega che non «si è riusciti a risalire alla data esatta di realizzazione», comunque precedente al 1833.

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci