Stella Maris, aste deserte da 16 anni: il complesso con convitto, bar, ristorante, palestra e perfino l'ex chiesetta Foto

Martedì 10 Gennaio 2023 di Eleonora Scarton
Stella Maris, aste deserte da 16 anni

FELTRE - Niente da fare per il complesso di Stella Maris: senza esito il nuovo tentativo di asta (sono stati più di una decina negli anni) conclusosi nello scorso mese di dicembre. Le azioni messe in atto dalla precedente amministrazione per rendere l'area più appetibile non hanno sortito l'effetto sperato e ora resta l'incognita di quale possa essere il suo destino. Il curatore fallimentare che si occupa dell'asta sarà disponibile a scendere ancora di prezzo e tentare una nuova asta oppure dirà basta? E se così fosse? Il bene potrebbe finire nelle mani di uno dei creditori tra cui, lo ricordiamo, c'è anche il Comune di Feltre che non è mai riuscito ad incassare 800mila euro di Imu.

Insomma, il futuro di questo complesso, un tempo pieno di vita, e che si trova in un luogo di indubbia bellezza, è incerto.


LA STRUTTURA
Il complesso, risalente agli anni cinquanta, è davvero ampio ed ha un valore come da perizia di stima del 2006 di 5 milioni di euro. Parliamo di circa 28mila metri quadrati, di cui 2100 coperti. Il corpo principale da 830 metri quadrati di base per 6 piani di altezza ospitava il convitto da 61 posti letto, il bar, il ristorante e parte di quella che per vent'anni è stata la scuola alberghiera di Feltre. Nel fabbricato adiacente, costruito in epoca successiva, c'era un altro dormitorio da 5 piani. Poi l'auditorium, l'ex chiesetta, la casa del custode, una doppia palestra con docce, spogliatoi, sauna e un ambulatorio. Negli anni ha ospitato la colonia della diocesi di Chioggia, la scuola dell'infanzia e la scuola Enaip (fino al suo trasferimento a Borgo Ruga). Le porte si sono chiuse definitivamente nel 2009. Da lì è iniziato il lento declino. E le difficoltà per il Comune di introitare l'Imu, la tassa sull'immobile ormai che sta sfiorando il milione di euro, 800mila per l'esattezza.


IL DEGRADO
Una struttura enorme vittima del tempo, dell'abbandono e dei vandalismi di gruppi di persone che vi entrano abusivamente. La recinzione sfondata, porte e finestre rotte. La vegetazione che sta pian piano invadendo i piazzali esterni e non solo. Numerosi i tentativi di vendita che si sono susseguiti negli anni, ma tutti sono stati senza esito; difficile trovare qualcuno che si accolli spese di sistemazione che si annunciano consistenti. Servirebbe un pool di investitori che insieme decidono di trasformare quella struttura.


ASTE DESERTE
Numerosi nel corso degli anni i tentativi di vendita mediante asta. Tutti andati inesorabilmente deserti. Questo anche in virtù del fatto che, la destinazione d'uso, era vincolata ad un utilizzo alberghiero e diventava difficile quindi per un acquirente poter pensare ad un progetto di crescita e sviluppo. Proprio per questo, la precedente amministrazione Perenzin, aveva spostato l'edificio di Stella Maris ed alcune zone circostanti dall'ambito territoriale omogeneo 7 all'ambito territoriale omogeneo 9. Questo ha consentito di ampliare quelle che sono le destinazioni d'uso dell'area e quindi dargli maggiore interesse. Per intenderci, ora, si potrebbe demolire la colonia e fare anche un quartiere residenziale con villette singole simili a quelle che si trovano nelle aree circostanti.


L'ULTIMO TENTATIVO
Causa Covid, le aste giudiziarie sono state sospese, per riprendere ormai a pieno regime nel corso di quest'anno. Ed ecco che nei mesi scorsi è stata aperta una nuova gara da parte del tribunale di Padova per il complesso di Stella Maris, che poneva una base d'asta a 1 milione e 100mila euro (nel primo tentativo la cifra era di 4 milioni di euro). Le offerte dovevano essere presentate entro il 19 dicembre, e la gara si sarebbe tenuta il giorno successivo. Purtroppo però, nonostante le maggiori possibilità, l'asta è andata nuovamente deserta.
 

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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