Ladro inseguito con l'accetta, «ma è riuscito a fuggire»

Venerdì 20 Agosto 2021 di Valerio Bertolio
Restano nell'incubo dei ladri alcune frazioni di Arsiè, la gente cerca di provvedere da sola alla loro cattura

ARSIE' - Sarà un periodo di ferie che i turisti di Rivai e Mellame e i residenti non dimenticheranno per molto tempo. I furti sono stati limitati e il bottino è stato scarso ad esclusione del colpo della cassaforte aperta e svuotata.

 
I DANNI
Più ingenti i danni alle strutture: serrature, porte, finestre, poggioli e balconi hanno pagato le conseguenze peggiori. Ma è stato turbato il quieto vivere delle vacanze e delle ferie tranquille più a Rivai che a Mellame. Rivai per il momento è la frazione del comune di Arsié che più ha sofferto i colpi della banda, di cui non si sa bene il numero di componenti nè da dove provengano quando metto a segno i loro raid al calar della sera. Poi si fermano e tutto diventa tranquillo. Il maresciallo dei carabinieri Pace ha riferito che due malviventi sono stati filmati da una telecamera.

Anche la notte scorsa con carabinieri e ronde in giro c’è stata qualche tentativo alle case di Rivai all’inizio di via Angoa. Sono saliti dal retro dove il tetto della casa a volte è quasi al livello del terreno in pednenza. Qualche finestra rotta e qualche tegola spaccata visto che a camminarci con decisione i coppi vecchi si spaccano. Ci sarà da lavorare per falegnami e muratori. 


LA TESTIMONIANZA
Un abile cacciatore si è messo a fare la guardia a servizio della comunità: «Catturare i ladri che hanno il bosco fitto e grande dove rifugiarsi e che sembrano abili nei calcoli dell’azione ladresca non è semplice. Sono sempre stati visti fuggire velocemente verso il primo bosco a portata di gambe con rapidità da addestrati e conoscitori del terreno». 
Poi dove vanno? Nella foresta nessuno ha cercato. La voce ricorrente è che abitino una casa o una vecchia casera abbandonata, vecchi ricoveri di fortuna oggi diroccati. 
In passato le coltivazioni e i prati erano l’abituale natura di Rivai che dava quel poco che permetteva di vivere. Del resto una casera in mezzo alla foresta senza strada, costa. Un padre che passava in via Angoa ha ricordato: «Quando mio figlio, un atleta, si è visto visite in casa ha preso l’accetta ned è corso dietro ai ladri; ma sono fuggiti». 
L’incubo nella piccola frazione continua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci