A caccia di misteri e fantasmi nell'ex sanatorio di Col Perer: «C'era un'ombra e si muoveva»

Martedì 7 Settembre 2021 di Alessia Trentin
A caccia di misteri nell'ex sanatorio di Col Perer
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ARSIÈ - Un’ombra, la sensazione di essere toccati da qualcuno, forse dei rumori. I ricercatori dell’H.M.R. – History and Mistery Research archivieranno tutto il materiale raccolto nel sopralluogo di sabato notte all’ex Istituto Pediatrico di Col Perer ad Arsiè e nei prossimi giorni lo analizzeranno. Solo dopo si potrà dire con certezza se dentro il vecchio edificio abbandonato ci sono delle presenze. I fantasmi, direbbe qualcuno, gli spiriti li definirebbe qualcun altro. 

LO STUDIO
Non vogliono farsi chiamare acchiappafantasmi e, per la verità, non vogliono nemmeno usare il termine fantasma, il gruppo di appassionati di fenomeni paranormali si definisce incuriosito da quelle che definisce “anomalie” e gira l’Italia alla ricerca di vecchie case dove recarsi con tutta la strumentazione per capire se tra le stanze si aggiri qualcuno di incorporeo. La visita nel Feltrino è stata sabato, oggi ancora non ci sono elementi per dire con certezza cos’è emerso ma Federico Gazzola, del gruppo, non ha problemi ad ammettere che «è stata una nottata interessante». Non si lascia andare a troppi particolari, ma fa intendere che le telecamere e i registratori audio hanno raccolto materiale che incuriosisce. 

LA PRESENZA
«Abbiamo visto qualcosa di potenzialmente carino – spiega -, potenzialmente perché non ci esprimiamo mai a livello ufficiale prima di essere tornati a casa e aver analizzato al pc quello che abbiamo visto. Per ora posso dire che abbiamo registrato un’ombra, sembrava anche muoversi, ma potrebbe essere qualsiasi cosa; inoltre poi abbiamo registrazioni audio da analizzare, potrebbero emergere suoni che noi non abbiamo percepito, perché sono frequenze non udibili dall’uomo. Inoltre qualcuno di noi ha vissuto un’esperienza personale, come la sensazione di essere toccato». La visita ha preso il via alle 22 e si è conclusa alle 3 di domenica mattina; il gruppo aveva con sé strumenti come la telecamera termica e registratori di suoni e con questi ha passeggiato di stanza in stanza, ha trovato centinaia di vecchie lastre dentro un armadio e ancora i macchinari per gli esami in qualche ambulatorio. «Questi sopralluoghi non si fanno mai da soli – spiega Gazzola -, sono posti suggestivi e a volte pericolosi, per cui ci si muove sempre almeno in due». 

LA COLLABORAZIONE
E sempre con il permesso del proprietario, questo ci tiene a sottolinearlo il presidente del sodalizio, Marcello Chichinato. «Molti gruppi di ricerca ed esploratori urbani si introducono in edifici come questo senza alcun permesso – spiega -. H.M.R. non si muove senza il via libera dei responsabili: abbiamo chiesto e ottenuto il permesso da parte del proprietario della struttura, il professor Alessandro Borgherini, libero docente Clinica Pediatrica Università di Padova e presidente della Casa di cura Parco Dei Tigli». Lo scopo è valorizzare la storia di vecchi immobili in disuso e, naturalmente, indagarne i fenomeni strani, misteriosi. «Solitamente si utilizza il termine ‘paranormale’ - conclude Chichinato -, ma noi preferiamo parlare di fenomeni difficilmente spiegabili, fenomeni per i quali anche la scienza attualmente fatica a trovare una giustificazione razionale». La quadra, con base a Piacenza, potrebbe presto tornare sul territorio perché durante il fine settimana l’occhio è caduto su altri immobili ritenuti molto interessanti. 

IL DOCUMENTARIO
Dalla nottata tra il 4 e il 5 settembre, intanto, verrà prodotto un documentario con l’obiettivo di portare l’attenzione sul vecchio istituto e, magari, trovare un finanziatore disposto a recuperarlo. «È accaduto nella nostra Piacenza, con l’ex preventorio di Bramaiano - conclude il presidente, soddisfatto -, un edificio dalla storia simile.

Dopo il nostro documentario, qualcuno si è fatto avanti per riqualificare l’edificio, o comunque l’area».

Ultimo aggiornamento: 12:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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