L'arbitro accerchiato fischia la fine, poi ci ripensa

Lunedì 15 Aprile 2019 di Alessandro De Bon
Alessandro Zanon
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Manita o manate? Il 5-0 di ieri pomeriggio tra Lentiai e Cortina è forse la cosa più normale che sia successa nell'arco di 90' ai limiti della follia. Formalmente infatti la partita è stata sospesa con triplice fischio al 41', in seguito alle furiose proteste del Cortina per l'espulsione di un componente della panchina. Poi però, dopo le docce, la partita è ripresa, si sono giocati i pochi minuti rimanenti del primo tempo, si è fatta inversione di campo e si è giocato il secondo tempo. A raccontare nel dettaglio cosa sia successo a 5' dalla fine del primo tempo è Corrado Dalle Sasse, presidente del Lentiai.  «Io una cosa del genere in trent'anni di calcio non l'avevo mai vista - attacca il numero uno dei neroverdi -. Verso il 40' del primo tempo, con la partita già sul 3-0, in occasione dell'espulsione di un uomo della panchina per proteste (pare Alessandro Talamini, ndr) i padroni di casa hanno combinato un disastro, aggredendo l'arbitro». A quanto pare il direttore di gara, Alessandro Zanon di Belluno, avrebbe sentito  urlare uno svegliati dalla panchina dei padroni di casa, reagendo con un cartellino rosso. Da qui la reazione del Cortina, che si sarebbe riversato sul direttore di gara con spinte, urla e non solo. «Un loro giocatore l'ha colpito tirandogli il pallone sulla spalla - racconta Dalle Sasse - e il loro allenatore, nel frattempo, ha dato una pedata a un mio giocatore; quando poi mi sono avvicinato per chiedergli cosa stesse facendo a momenti le dava anche a me. A quel punto l'arbitro ha fischiato tre volte e ci ha detto che la partita era sospesa, tanto che i miei sono entrati negli spogliatoi e si sono fatti la doccia. Nel frattempo però c'erano più giocatori del Cortina nello spogliatoio dell'arbitro che in quello del Cortina (tanto che il signor Zanon avrebbe minacciato di chiamare i Carabinieri, ndr). Il direttore di gara si era già cambiato, era in borghese, ma dopo una ventina di minuti di battaglia negli spogliatoi ha detto che la partita andava portata a termine. Così siamo tornati in campo (senza il portiere Faoro, che si è rifiutato di riprendere il gioco, ndr). Davvero non mi era mai successa una cosa del genere - chiude Dalle Sasse - io con tutto quello che stava succedendo ho detto soltanto all'arbitro che andava bene finire la partita, ma se qualcuno dei miei si fosse fatto male mi sarei arrabbiato. E mi ha espulso». 
E il Cortina? «Dopo essere arrivato mezzora in ritardo (ma la partita è iniziata regolarmente alle 15.30, ndr) l'arbitro, fino a quel momento disastroso, a un certo punto voleva sospendere la partita il commento del dirigente di casa Scander - ma non abbiamo capito perché».
Alessandro De Bon
Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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