Anna Maria "sfrattata" da casa dell'ex marito mostro: non l'ha mai risarcita

Sabato 14 Settembre 2019
Anna Maria "sfrattata" da casa dell'ex marito mostro: non l'ha mai risarcita

SANTA GIUSTINA - Cinquant’anni di violenze e botte dal marito, ma lui non l’ha mai risarcita e ora lei perde anche la casa. Sembra senza fine l’incubo di Anna Maria Da Col, 72enne di Santa Giustina, la donna che con il suo racconto alla trasmissione televisiva di Raitre “Amore Criminale” aveva commosso l’Italia per la sua vita con quel “marito-mostro”. Anna Maria in lacrime aveva ripercorso i quasi 50 anni di maltrattamenti sotto le grinfie del compagno violento, nella puntata, che andò in onda il 16 giugno 2016. Dopo anni nel 2017 il falegname Franco Anacleto Fregona finì in carcere dove è attualmente e dove sta scontando la sentenza definitiva di condanna a 3 anni e 4 mesi. Una prima “vittoria”, se così si può chiamare, per Anna Maria, vessata per anni. Ma è anche l’unica. Il falegname che possedeva diversi appartamenti, magazzini e terreni si è spogliato di metà dei suoi beni prima del processo, così la donna non ha mai visto gli 80mila euro di risarcimento stabiliti dal giudice. Ma si è andati anche oltre: ieri Anna Maria ha dovuto lasciare la casa di Santa Giustina, che è di proprietà del marito e che inizialmente, con una sentenza della presidente Antonella Coniglio, era stata lasciata a lei, coniuge più debole a titolo compensativo. La decisione era stata in controtendenza rispetto alla giurisprudenza prevalente, che, quando non ci sono figli minori, è quella di non lasciare la casa di proprietà del marito alla moglie. In Appello la casa è stata restituita al marito. Anche sugli alimenti che l’ex doveva a Anna Maria c’è stato un ditrofront: inizialmente stabiliti in 300 euro circa, poi 500 e infine con la sentenza definitiva di separazione del giudice Santoro annullati. L’ex marito è rimasto con una pensione di 600 euro e non potrebbe quindi pagare.
A quel punto Anna Maria, che non ha mai visto gli 80mila euro del risarcimento e va avanti a fatica con una pensione minima, tramite l’avvocato Giorgio Azzalini è stata costretta a far pignorare la casa del marito, proprio quella in cui abita lei. «Il Tribunale - spiega l’avvocato Azzalini - spesso stabilisce che chi vi abita, vada fuori per rendere l’appartamento più appetibile sul mercato». E così il paradosso: affinché qualcuno comperi la casa e Anna Maria abbia finalmente i suoi soldi, è dovuta uscire. Ieri mattina ha consegnato le chiavi all’ufficiale giudiziario. «Un paradosso della giustizia», conclude l’avvocato Azzalini.
Sconvolto il figlio di Anna Maria, Fulvio Fregona, che abita a Santa Giustina e che ha trovato una sistemazione per la madre. «Non riesco a capire come funziona - si sfoga Fregona -, mi sembra un controsenso quello che sta accadendo.

Ovvero che il creditore, mia madre, finisca in mezzo una strada e il proprietario continui a non pagare. E se non la vendono la casa? Resta lì anni vuota e mia mamma?». E spiega: «Lei pensava che con il pignoramento trasferissero immediatamente le proprietà a lei. Invece sembra che ci debbano “mangiare” tutti, tra stime e la procedura». E sul fatto che in anni la mamma non ha mai avuto un euro di risarcimento: «Mi sa che va a finire che muore prima di vedere questi soldi. Non capisco i giudici: vorrei mettere qualcuno di loro nei suoi panni e vedere se riescono a campare con 480 euro di pensione». Fregona è ancora in contatto con Barbara De Rossi, che aveva raccontato la storia, che li ha chiamati in questi giorni.

Ultimo aggiornamento: 11:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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