Frana-killer ad Alverà: la Procura veneziana chiude le indagini su sindaco, assessore e Veneto Strade

Giovedì 5 Maggio 2022 di Davide Piol
La frazione di Alverà

CORTINA D’AMPEZZO - Chiuse le indagini “veneziane” sulla tragedia di quasi 5 anni fa in cui Carla Catturani, ex anestesista del Codivilla, venne travolta da una colata detritica di enorme dimensioni che non le lasciò scampo. Sono tre gli indagati, accusati di omicidio stradale, iscritti nel fascicolo del procuratore generale Maristella Cerato: la dirigente di Veneto Strade Lara Stefani, il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina (eletto due mesi prima del fatto) e l’assessore comunale Luigi Alverà. Ora si apre la fase degli interrogatori, delle dichiarazioni spontanee, delle memorie difensive e poi, con tutta probabilità, il pm chiederà il rinvio a giudizio per tutti e tre. 
«Mi è stato notificato oggi – ha commentato il sindaco Ghedina –. In realtà devo ancora verificare cosa mi viene contestato. Il passo successivo è quello di nominare un legale». Il primo cittadino si è detto sereno: «Sono tranquillo. Mi riservo di valutare cosa mi viene contestato, nella consapevolezza che si tratta di fatti risalenti a cinque anni fa, a un mese e mezzo dal mio insediamento. Comunque sono a disposizione della magistratura».
Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 2017 Carla Catturani stava tornando a casa in auto quando è stata investita da un’onda anomala di fango, detriti e acqua. «La colata è stata di enormi proporzioni – aveva raccontato in tribunale l’ex direttore del Genio Civile di Belluno Michele Antonello – Abbiamo fatto una stima secondo cui, dal Cristallo, si sarebbero staccati circa 60mila metri cubi di materiale che hanno poi investito la strada regionale 48 scavalcando la sede stradale». Il tecnico aveva parlato di un evento eccezionale. 
Nell’inchiesta bellunese, affidata al pubblico ministero Roberta Gallego, c’erano inizialmente quattro indagati: il dirigente di Veneto Strade Sandro D’Agostini, l’ex sindaco di Cortina Andrea Franceschi, l’ex assessore ai lavori Pubblici Stefano Verocai e il tecnico comunale Stefano Zardini Lacedelli. Tutte le posizioni – eccetto quella di D’Agostini (rinviato a giudizio) – erano state archiviate su richiesta del pm. Il Comune di Cortina, secondo la pubblica accusa, non aveva alcun potere su quel tratto di strada. Il giudice delle indagini preliminari Elisabetta Scolozzi aveva accolto l’istanza sottolineando però che le indagini presentavano diverse lacune e che la Procura avrebbe dovuto indagare altri enti, dalle Regole d’Ampezzo, proprietarie dei terreni gestiti dalla società Faloria spa, al Genio Civile. I legali della famiglia (avvocati Carlotta e Giuseppe Campeis), supportati da questa ordinanza, avevano presentato una seconda denuncia auspicando nuove indagini ma il pm ne aveva chiesto di nuovo l’archiviazione. 
Così è stata fatta istanza di “avocazione” e il fascicolo è stato trasferito nelle mani del procuratore generale di Venezia. A riaprire il caso è stato il sostituto procuratore generale Maristella Cerato che ha chiesto una consulenza a Rosa Maria Di Maggio, uno dei massimi esperti di geologia forense in Italia. Le domande poste allo specialista sono state più o meno queste: com’è stato attuato, quel giorno, il piano di protezione civile? Chi era coinvolto dall’allerta meteo e chi, di conseguenza, avrebbe dovuto prevenire eventi tragici come quello che è accaduto? All’inizio la pubblica accusa si è concentrata sulla dirigente di Veneto Strade Lara Stefani (avvocato Marco Vassallo) che sostituì Sandro D’Agostini a partire dai primi mesi del 2017.
Ma la consulente tecnica Di Maggio ha fatto emergere responsabilità penali in capo ad altre tre persone: il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina, l’assessore comunale Luigi Alverà e il responsabile dell’ufficio Opere pubbliche Stefano Zardini Lacedelli. Le indagini sono state chiuse con tre nomi: Stefani, Ghedina, Alverà. A breve la richiesta di rinvio a giudizio anche se, probabilmente, finirà prima il processo bellunese che vede imputato il dirigente di Veneto Strade Sandro D’Agostini. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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