Niente rimborsi, i docenti rinunciano: alunni disabili senza sostegno

Sabato 1 Settembre 2018 di Eleonora Scarton
Niente rimborsi, i docenti rinunciano: alunni disabili senza sostegno
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BELLUNO - A rischio il supporto scolastico specialistico per i bambini e ragazzi con disabilità visiva e uditiva: la cooperativa che ha vinto il nuovo appalto non assicura il rimborso chilometrico e i 19 insegnanti non intendono accettare l'incarico in quanto ci rimetteranno economicamente. Così, l'anno scolastico rischia di iniziare senza i docenti di sostegno. In queste settimane si sta procedendo al cambio di appalto fra cooperative del servizio di assistenza scolastica integrativa per alunni e studenti con disabilità; appalto che prima era in mano alla cooperativa Croce Blu e che adesso è passato ad una cooperativa socio culturale che ha sede a Mira (Venezia). Questo nuovo appalto è stato gestito dall'Azienda Zero ed ha coinvolto tutte le sette Usl del Veneto. 

SINDACATO «Per quanto riguarda il lotto di Belluno, sono 39 i bambini e ragazzi che avranno diritto a questo servizio per l'anno scolastico 2018/2019, di cui 3 frequentanti la scuola dell'infanzia, 12 la scuola primaria e 24 le scuole medie e superiori spiega il sindacalista della Cisl funzione pubblica Mario De Boni -. Ragazzi che sono seguiti da 19 insegnanti di sostegno, che però sono specializzati per questo tipo di disabilità in quanto devono conoscere l'alfabeto dei segni piuttosto che il braille e quant'altro». 

RAZIONALIZZAZIONE Nel corso degli anni si è cercato di razionalizzare i costi, assegnando ad ogni insegnante i bambini che sono più vicini alla sua abitazione, quindi, ad esempio, ai bambini del feltrino un insegnante che risiede nel feltrino; la conformità della nostra provincia la conosciamo però bene per cui i chilometri macinati sono sempre tanti. 
«Per razionalizzare prosegue De Boni -, l'Azienda Zero ha effettuato un taglio lineare a tutti i 7 lotti di 3mila e 500 ore per cui, per Belluno, prima c'erano 13mila ore per un valore di appalto di 272mila euro, adesso ci sono 9mila e 500 ore per un valore di 198mila euro. La percentuale è presto detta: il taglio dell'appalto per Belluno è del 27%. Un taglio consistente, non paragonabile a quello di Treviso dove la percentuale è del 6% o di Rovigo del 15%. Proprio per questo taglio la cooperativa ha affermato che non riuscirà più a garantire il rimborso chilometrico». 
Va tenuto conto che questi 19 insegnanti, 3 anno un contratto a 37 ore settimanali, 4 un contratto e 12 hanno contratti di 8 ore settimanali; la media dei chilometri è di 11/12mila al mese. E' evidente che un'insegnante che fa otto ore e percepisce una paga di 200/250 euro al mese, tolta la spesa per la benzina, non guadagna più nulla. 

LA CONSEGUENZA Le insegnanti hanno già detto che non accetteranno l'incarico. Questo significa che, fra una decina di giorni quando inizierà la scuola, questi bambini potrebbero non avere questo sostegno specializzato. Ma non solo. «Questi insegnanti sono ormai da anni che operano in provincia, conoscono i bambini e con loro e le loro famiglie hanno stretto un legame non solo professionale ma anche di fiducia e stima reciproca prosegue De Boni -. È un servizio sociale rivolto alle fasce deboli e più fragili, avendo una forma di disabilità, che non può essere eliminato o rivoluzionato in questo modo». 

L'APPELLO Il sindacalista della Cisl fa quindi un appello in primis alla direzione generale dell'Usl Dolomiti, nella figura del direttore generale e del direttore dei servizi sociali, ma anche alla politica affinché faccia sua questa problematica cercando di dare una risposta.
 
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