De Pra: «Alpini, faremo chiarezza: non c'è posto tra noi per i molestatori»

Domenica 15 Maggio 2022 di Dino Bridda
L'adunata degli Alpini a Rimini

L’INTERVISTA 

Dopo il ritorno da Rimini nella sede della Sezione Alpini di Belluno aleggia un misto di stanchezza, soddisfazione per l’esito della sfilata e sconcerto per le polemiche che ne sono seguite.

Presidente De Pra, quale è l’umore dei suoi iscritti?

«Quello di chi si sente colpito da un attacco che mira a screditare un Corpo militare ed un’Associazione che hanno una storia ultracentenaria dei migliori valori di civiltà, convivenza pacifica e concreta solidarietà.

Tutto ciò è stato ampiamente sottolineato dal tempestivo comunicato del nostro presidente nazionale Favero che condivido in toto».

Siete stati accusati pure di omertà…

«Se questa parola in italiano significa ancora tentativo di nascondere una realtà, chi l’ha lanciata addosso a noi è fuori strada oppure è in malafede. Sulle ali della polemica, spesso, si dicono cose poi smentite dai fatti. Non abbiamo alcunché da nascondere, ci mancherebbe!».

Respingete le accuse, ma nel frattempo quale atteggiamento assumete?

«L’atteggiamento più consono in questi frangenti. Se forze dell’ordine e magistratura, alle quali va tutta la nostra fiducia, arriveranno a identificare e punire eventuali responsabili degli atti denunciati da alcune associazioni, noi ci comporteremo di conseguenza…».

Cioè, in sostanza, che cosa farete?

«Faremo ciò che un’associazione seria deve fare per onorare se stessa e restituire rispetto alle eventuali vittime degli atti denunciati: se i colpevoli avranno in tasca la tessera dell’Ana gliela ritireremo e li espelleremo per sempre. Per costoro non c’è posto tra le nostre fila».

Presidente, una petizione chiede di sospendere l’adunata per due anni…

«Perché dovremmo farlo? La responsabilità degli atti denunciati non è dell’Ana, bensì del singolo individuo che, lo ripeto, se ritenuto colpevole, va punito secondo la legge. Punto e basta. Nel frattempo faremo una profonda riflessione, assieme alle forze dell’ordine ed agli enti locali, per alzare di molto l’asticella della nostra attenzione ai fini di garantire uno svolgimento civile e ordinato della manifestazione. A cominciare da Udine 2023. Lo sforzo maggiore sarà quello di neutralizzare le infiltrazioni di sedicenti alpini e di altri facinorosi che con l’Ana non hanno alcunché da spartire: questo è il punto».

Che cosa si sente di dire ora ai suoi associati?

«Semplice. Comportatevi da alpini che sanno mantenere la barra dritta anche nella burrasca. Nessun cedimento alle provocazioni e uso parco e ragionato dei social che, anche in questa situazione, si sono rivelati il ricettacolo di indegne prese di posizione contro di noi. Per il resto aspettiamo gli eventi. L’Ana saprà come gestire il tutto. Da parte nostra siamo già immersi nell’organizzazione di futuri eventi per i quali chiediamo solidarietà e partecipazione dai bellunesi. Tranquilli, gli alpini sono sempre quelli che gli italiani conoscono da 150 anni e non si tirano mai indietro quando qualcuno ha bisogno». 

Ultimo aggiornamento: 16:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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