BELLUNO - Sospiro di sollievo per i pendolari. Dalle 18 di ieri sera, martedì, è stata riaperta al traffico la statale di Alemagna. I veicoli hanno ripreso a percorrere, con il doppio senso di marcia, quei 1.500 metri di statale 51, tra Nove e Fadalto Basso, che l'ennesima colata detritica scesa dal versante montano dei Bosc Grandi aveva reso impraticabile. Costringendo tutti a servirsi dell'autostrada. Questa volta, però, l'Alemagna non è rimasta chiusa a causa dei massi e dei materiali finiti sulla carreggiata come accaduto nel giugno 2017 o nel dicembre 2020, ma perché la frana aveva riempito le vasche di contenimento e messo fuori uso l'impianto di monitoraggio del versante montano. A dieci giorni dal maltempo che domenica 27 agosto aveva fanno franare la montagna, attivando il sistema di sicurezza e facendo scattare il rosso sui semafori posti a monte e a valle del tratto storicamente interessato dai cedimenti, la strada è tornata così transitabile.
RITORNO ALLA NORMALITÀ
I residenti di Fadalto costretti a percorrere, a pagamento, l'autostrada A27 per andare in città, al lavoro o a rientrare a casa possono quindi tornare alla normalità. E questo si traduce per loro anche in un risparmio, non dovendo più pagare il pedaggio. Tirano un sospiro di sollievo pure le poche attività rimaste in Val Lapisina e danneggiate dalle chiusure, ad intermittenza, della statale. E ovviamente a beneficiare della riapertura sono soprattutto i pendolari che usano la statale 51 come alternativa economica all'A27.
VERSO LA PIANURA
Soddisfatta della riapertura anche l'amministrazione comunale di Vittorio Veneto che ha sollecitato azioni a tutela dei residenti. «Il materiale era stato rimosso ancora la scorsa settimana riferisce l'assessore Bruno Fasan che abita in Val Lapisina -. Mancava dunque solo il ripristino dei sensori. La nostra speranza, fin da quel 27 agosto, è che la statale fosse riaperta quanto prima. I residenti hanno patito nuovamente grossi disagi. Ed hanno ragione a protestare. È infatti un loro diritto avere una strada non a pagamento per poter rientrare a casa. Questa è una zona già disagiata, che si è spopolata ed è senza servizi. Mi chiedo come mai sia così difficile dare un segnale ai residenti del Fadalto costretti a prendere l'autostrada. Anas chiede Fasan - non poteva fornire ai residenti interessati dal disagio una scheda prepagata per transitare in A27? Sarebbe stato un bel segnale verso i residenti».