Alemagna riaperta, sospiro di sollievo per chi preferisce dribblare i pedaggi dell'A27

Mercoledì 7 Settembre 2022 di Claudia Borsoi
Operai Anas riaprono la statale Alemagna

BELLUNO - Sospiro di sollievo per i pendolari. Dalle 18 di ieri sera, martedì, è stata riaperta al traffico la statale di Alemagna. I veicoli hanno ripreso a percorrere, con il doppio senso di marcia, quei 1.500 metri di statale 51, tra Nove e Fadalto Basso, che l'ennesima colata detritica scesa dal versante montano dei Bosc Grandi aveva reso impraticabile. Costringendo tutti a servirsi dell'autostrada. Questa volta, però, l'Alemagna non è rimasta chiusa a causa dei massi e dei materiali finiti sulla carreggiata come accaduto nel giugno 2017 o nel dicembre 2020, ma perché la frana aveva riempito le vasche di contenimento e messo fuori uso l'impianto di monitoraggio del versante montano. A dieci giorni dal maltempo che domenica 27 agosto aveva fanno franare la montagna, attivando il sistema di sicurezza e facendo scattare il rosso sui semafori posti a monte e a valle del tratto storicamente interessato dai cedimenti, la strada è tornata così transitabile.

RITORNO ALLA NORMALITÀ
I residenti di Fadalto costretti a percorrere, a pagamento, l'autostrada A27 per andare in città, al lavoro o a rientrare a casa possono quindi tornare alla normalità. E questo si traduce per loro anche in un risparmio, non dovendo più pagare il pedaggio. Tirano un sospiro di sollievo pure le poche attività rimaste in Val Lapisina e danneggiate dalle chiusure, ad intermittenza, della statale. E ovviamente a beneficiare della riapertura sono soprattutto i pendolari che usano la statale 51 come alternativa economica all'A27.

Un'apertura anzitempo rispetto a quanto prospettato si era stimato il prossimo fine settimana -, ieri Anas ha comunicato la riapertura al traffico della strada statale 51 d'Alemagna tra il km 20,300 e il km 21,800, dunque fra Nove e Fadalto Basso. «Anas ha concluso le operazioni di ripristino del sistema di monitoraggio che era stato danneggiato dalle colate detritiche dello scorso 27 agosto e ha completato, in collaborazione con Autostrade per l'Italia, gli interventi di svuotamento della vasca di contenimento, posta al km 21,700 e realizzata a protezione della statale, che ha correttamente svolto la sua funzione intercettando la colata detritica evitando così che il materiale invadesse la sede stradale» dettaglia Anas.

VERSO LA PIANURA
Soddisfatta della riapertura anche l'amministrazione comunale di Vittorio Veneto che ha sollecitato azioni a tutela dei residenti. «Il materiale era stato rimosso ancora la scorsa settimana riferisce l'assessore Bruno Fasan che abita in Val Lapisina -. Mancava dunque solo il ripristino dei sensori. La nostra speranza, fin da quel 27 agosto, è che la statale fosse riaperta quanto prima. I residenti hanno patito nuovamente grossi disagi. Ed hanno ragione a protestare. È infatti un loro diritto avere una strada non a pagamento per poter rientrare a casa. Questa è una zona già disagiata, che si è spopolata ed è senza servizi. Mi chiedo come mai sia così difficile dare un segnale ai residenti del Fadalto costretti a prendere l'autostrada. Anas chiede Fasan - non poteva fornire ai residenti interessati dal disagio una scheda prepagata per transitare in A27? Sarebbe stato un bel segnale verso i residenti».
 

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