Alberghi, cresce il fermento per i Giochi: altri due verso la riapertura

Sabato 22 Maggio 2021 di Marco Dibona
L'hotel Concordia in centro a Cortina chiuso da tempo e di proprietà della Cooperativa: verrà gestito dalla famiglia Gualandi

CORTINA - Cristallo, Concordia e San Marco: tre alberghi a Cortina, prodotti differenziati, da offrire sul mercato turistico della Regina delle Dolomiti, in vista di un evento che ne segnerà la storia, i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. E’ la proposta che sta elaborando Michele Gualandi, proprietario dello storico hotel Cristallo, che in questo 2021 festeggia cento e vent’anni. I dettagli della nuova operazione non sono ancora noti, ma è certo l’accordo con la Cooperativa di Cortina, proprietaria dell’hotel Concordia, per ristrutturare interamente la grande struttura, per recuperarla dal degrado.

Il progetto è ambizioso, per una casa storica, che da una parte guarda l’isola pedonale, il salotto buono di Cortina, del passeggio, dello struscio, proprio di fronte al municipio, con un incantevole parco alle spalle, caratteristica quasi unica per gli alberghi nel centro cittadino.

L'AFFARE

La proprietà rimarrà alla Cooperativa, ai Gualandi andrà la gestione; il loro interesse per questa soluzione non è recente, la perseguivano da tempo. Alla fine non sarà un cinque stelle lusso, come il Cristallo, ma proprio per questo andrà a posizionarsi in un’altra fascia di mercato, sarà un prodotto diverso. I Gualandi hanno invece acquistato l’hotel San Marco, un tempo osteria Al Parco: la piccola struttura dà su piazza Roma, antico cuore d’Ampezzo, fra il sagrato della chiesa parrocchiale e il palazzo del Comun Vecio. Quello spazio è destinato a nuova vita, con la fine dei lavori per il parcheggio dei galleristi Farsetti. Si pensa dunque a un “boutique hotel”, una graziosa bomboniera, con poche stanze di qualità, per un cliente raffinato. Sarà un’azienda meno impegnativa, nella gestione, rispetto a una struttura complessa come il Cristallo, diretto da anni, con grande professionalità, da Franco Lentini, che è pure componente del direttivo dell’associazione albergatori di Cortina. Egli stesso ha presentato queste novità al consiglio, presieduto da Roberta Alverà. Per l’albergo San Marco si pensa a un’apertura annuale, proprio perché sarà più semplice gestirlo. L’impegno dei Gualandi non si ferma qui: è nota l’attenzione dell’azienda per lo sport, sulle orme di quanto accadde per tutto il Novecento, con il Cristallo riferimento per gli appassionati di bob, curling, tennis, automobilismo, golf. Si attende quindi la conferma di altri passi importanti, nella ricettività cortinese. Queste operazioni della famiglia di imprenditori bolognesi, indirizzata dal capostipite Paolo Gualandi, fondatore prima della Guaber poi della Coswell, rientrano in un ritmo molto dinamico, quasi frenetico, che sta mutando il volto di Cortina. Fino a qualche tempo fa si contavano numerosi alberghi in degrado, almeno una dozzina, chiusi da anni, talora quasi ruderi. Oggi c’è un grande cantiere per la ricostruzione dell’Ampezzo, seppure travagliata da vicende giudiziarie e amministrative. Si lavora a Pezié, per trasformare Villa Resy.

IL RISIKO

E’ stato recintato il vecchio motel Agip, poi albergo Dolomiti, chiuso da anni, oggetto di periodiche aste, e anche qui si prospetta un recupero. Sono quasi ultimati i lavori all’hotel Impero, in via Cesare Battisti. Lo scorso mese di febbraio è stato presentato il nuovo albergo al passo Tre Croci, anche in quel caso riaperto dopo anni di chiusura e vicende giudiziarie. E’ passato di mano il Savoia, il più grande della conca. L’assegnazione delle Olimpiadi 2026 ha risvegliato tanti interessi su Cortina, anche da parte di gruppi finanziari stranieri, che hanno visto l’occasione per investimenti importanti. Per ora restano chiusi alberghi di notevole volumetria, come il Tofana a Pocol, il Venezia, e altri più piccoli, l’Italia alla stazione e il Fanes alle porte del paese.

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