Claudio, 48 anni: «Ho lasciato il posto fisso e ora realizzo arredi in legno ispirandomi alle Dolomiti»

Lunedì 20 Marzo 2023 di Claudio Fontanive
Claudio Farenzena e la moglie e alcune sue produzioni

AGORDO  - Lascia il posto sicuro al Bim e nel 2006 decide di aprire un attività di scavi, acquistando un escavatore di 15 quintali che trasportava con un trattore. Attualmente con la sua azienda dà lavoro a 17 dipendenti nel settore edile. È la storia di Claudio Farenzena, classe 1975, di Agordo, con il diploma di perito geominerario in tasca, come molti giovani cerca la sua strada nel percorso lavorativo che lo porta nei primi anni a intraprendere varie mansioni, come perito minerario, addetto a imprese edili e quindi approda al Bim, dove intuisce che forse il suo percorso ideale poteva essere nel settore degli scavi. 

GLI INIZI
«Nei primi mesi di vita della Kaio Scavi di lavori non ce n’erano molti - racconta Claudio -, così ho deciso di collaborare con un altro artigiano.

Poi le cose hanno cominciato a girare per il verso giusto, e nel 2008 ho potuto assumere il primo collaboratore. Con il passare degli anni, oltre al settore degli scavi, ho deciso di ampliare il raggio dell’attività e piano piano ci siamo specializzati nella costruzione di tetti, fino ad arrivare alla fornitura chiavi in mano di case complete».



LA CRESCITA
E le soddisfazioni non sono mancate col trascorrere degli anni, tanto che nel 2013 arriva ad avere in organico ben 24 dipendenti. Due anni dopo, lo stesso Claudio Farenzena fonda la Darwin Wood House, per seguire l’esempio delle aziende tedesche e alto atesine, e si specializza così anche nel settore della costruzione di case in legno. «In questo ambito - continua Farenzena - abbiamo avuto la grande soddisfazione, alcuni anni fa, di ricevere il premio a Longarone Fiere, nell’ambito della fiera Costruire per la realizzazione di case in legno e tetti». 

I SACRIFICI
Ma anche se il lavoro non manca, gli impegni bancari e le tasse da pagare ci sono. E in una zona come Agordo in inverno con le temperature particolarmente rigide e la neve non si può certo lavorare all’aperto nel settore delle costruzioni «Per riempire questi periodi di stop, nel 2020 ho fondato Darwin Garden - prosegue l’imprenditore -, imboccando la strada quindi anche dell’arredo giardino. In precedenza con un mutuo bancario e quindi grandi sacrifici ho acquistato un capannone di circa 2200 metri quadri in località Ceramasse alle porte di Agordo, e circa 600 mq di questa superficie ho deciso di dedicarli alla falegnameria per l’arredo giardino. Attualmente sono tre i collaboratori che lavorano il legno di larice per creare fontane, ma anche tavoli panche, colonnine per bici ed auto elettriche, e molto altro. A ognuna di queste realizzazioni diamo un nome delle nostre cime dolomitiche. I nostri prodotti sono tutti su prenotazione, ma abbiamo allestito uno showroom dove la nostra clientela può visionare sia l’arredo giardino che le case in legno». 

OLTRE CONFINE
Sicuramente un modo originale per promuovere le nostre Dolomiti. «Grazie a internet e al commercio on line l’arredo giardino ci viene richiesto in attività del settore turistico oltre che in provincia di Belluno, anche in Alto Adige - dice Farenzena -. Ma consegniamo i prodotti della Darwin Garden anche in Germania, oppure per restare nel nostro Paese anche a Tarvisio, Sondrio, Livigno e altre località. Attualmente le nostre liste d’attesa sono di circa un mese e mezzo. Tutte le nostre realizzazioni destano una particolare curiosità, specie le sdraio». «Uno dei problemi maggiori - conclude - è la difficoltà di reperimento di personale specializzato, ma con la passione e l’impegno i successi e le soddisfazioni non mancano».

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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