Belluno. Pugno in faccia all'immobiliarista, multato il teppista della Cobra Gang: «Prometto che cambio vita»

Sabato 11 Febbraio 2023 di Olivia Bonetti
I luoghi dove avvenne l'aggressione: teppista condannato

BELLUNO - Ha promesso di cambiare vita ai giudici trevigiani, nel processo in cui era comparso, ma quel burrascoso passato nella Cobra Gang continua a perseguitarlo. E così ieri Allae Dhaih, 22enne nato a Pieve di Cadore e residente a Belluno, è stato condannato per una delle sue scorribande. Era il 2020 quando dopo una discussione nata per futili motivi sferrò un pugno in faccia a Benvenuto Cavallari, noto come Benny ovvero il titolare dell’agenzia Area di via Mezzaterra. La vicenda si è conclusa di fronte al giudice di pace, nell’aula di via Tasso, dove Allae Dhaih, difeso dall’avvocato Mauro Gasperin, era finito per l’accusa di lesioni personali: è stato condannato ad una multa di 520 euro e dovrà anche risarcire l’immobiliarista, che era costituito parte civile con l’avvocato Stefano Bettiol. Nella sentenza è stato riconosciuto il danno morale pari a 1500 euro oltre alle spese di costituzione di parte civile e legali liquidate in 2.918 euro.

I FATTI
Era il 15 dicembre del 2020 e quella aggressione sarebbe stata una sorta di spedizione punitiva. Va ricordato infatti che il bellunese Dhaih, faceva parte della banda che per mesi ha terrorizzato le sagre da Polpet a tante altre. Era la cosiddetta Cobra Gang costituita principalmente da stranieri di terza generazione, come il 22enne che ha origini marocchine. La discussione con Benny nasce in mattinata, proprio nei pressi del negozio dell’immobiliarista in via Mezzaterra: qualche parola da parte di Dhaih un battibecco e poi tutto finisce. La sera il componente della gang ritorna: erano circa le 9 e ricomincia la discussione che culmina nel pugno sferrato al volto di Cavallari, che finisce a terra sui sampietrini. Anche se dolorante avrebbe avuto la prontezza di rialzarsi e inseguire Dhaih in direzione porta Dojona, non riuscendo però a raggiungerlo. Benny finisce all’ospedale con «un trauma cranico non commotivo» e se la cava con 5 giorni di prognosi. 

IL PROCESSO
Dhaih non se la cava perché tutto viene ripreso dalla compagna dell’immobiliarista, che pur terrorizzata, riesce ad accendere il telefonino e a fare un video. Le immagini sono la prova portata alla polizia che avvia le indagini, facilitate anche dalla telecamera di viedeosorveglianza che c’è all’altezza di piazza del Mercato: ha ripreso la sua fuga.

Il 22enne viene rintracciato e denunciato e si avvia il procedimento: ieri la conclusione del processo. Ai giudici trevigiani Allae Dhaih nel maggio del 2022 ha promesso: «Sì, è vero, ho fatto cose brutte, di cui mi pento. E me ne assumerò le responsabilità. Ma voglio anche dire che ho deciso di cambiare vita: mi sono riscritto a scuola e sto seguendo un percorso di riabilitazione». Vedremo se sarà così.

Ultimo aggiornamento: 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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