Donna presa a bastonate e ridotta in fin di vita: il mistero del sangue trovato davanti casa

Il pubblico ministero Marta Tollardo ipotizza il tentato omicidio, che rimane contro ignoti. In corso accertamenti ulteriori nei confronti del marito

Martedì 5 Aprile 2022 di Davide Piol
La magistratura indaga per tentato omicidio

BELLUNO - È sangue quello trovato dagli inquirenti a Castoi, fuori dalla casa in cui una bellunese di 40 anni, nella notte tra il 23 e il 24 dicembre scorso, era stata presa a bastonate e ridotta quasi in fin di vita. La gocciolina era stata rinvenuta in mezzo alle foglie. Una traccia infinitesimale che avrebbe potuto dare una svolta alle indagini.

Purtroppo le analisi non sono riuscite a spingersi oltre e quindi a spiegare, ad esempio, a chi appartenesse. Una goccia troppo piccola per alcun tipo di confronto.

IL FASCICOLO
Il fascicolo, in cui il pubblico ministero Marta Tollardo ipotizza il tentato omicidio, rimane contro ignoti. Ma sono in corso accertamenti ulteriori nei confronti del marito con cui pare la donna litigasse spesso. Difficile immaginare che l'aggressore non conoscesse la vittima. Spinto da un istinto omicida avrebbe aggredito la donna e sarebbe scappato senza rubare nulla. Il luogo stesso farebbe propendere gli inquirenti verso questa pista. Non è un'abitazione cioè in cui si arriva per caso: è necessario conoscere qualcuno che ci abiti. Erano le 23 dell'antivigilia quando la donna, residente in un comune vicino a Belluno, aveva deciso di passare nella casa dei genitori che in quel momento si trovavano fuori città. Una villetta singola, nel piccola frazione di Castoi.

L'intento era solo quello di controllarla e poi tornare a casa. Aveva quindi parcheggiato l'auto nella proprietà ma prima ancora di aprire la porta qualcuno l'aveva aggredita alle spalle con un corpo contundente, forse un bastone. Dopo alcuni colpi, l'aggressore era fuggito lasciando sul posto la borsetta e il portafoglio della 40enne. Un dettaglio non trascurabile. Appare evidente infatti che lo scopo del pestaggio non fosse quello di mettere a segno una rapina o un furto. Per ora non ci sono certezze sulla sua identità e nemmeno sul sentiero imboccato dall'aggressore per allontanarsi. Invece della stradina principale, avrebbe potuto anche attraversare il torrente e poi tagliare per i campi. È certo invece che la donna, stremata dai colpi, è caduta a terra. Non prima però di urlare e richiamare l'attenzione dei vicini.

L'ALLARME
Sono stati loro a contattare i carabinieri, intervenuti sul posto con diverse pattuglie del Norm della Compagnia di Belluno. La 40enne presentava gravi traumi alla fronte ma è sempre rimasta cosciente. Per precauzione è stata ricoverata in terapia Intensiva al San Martino, in attesa degli esami che hanno poi escluso gravi danni alla testa. Poi il trasferimento in reparto dove i medici hanno sciolto la prognosi. Da allora è scattata una vera e propria caccia all'uomo che, al momento, non ha però portato ai risultati sperati.

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