Litiga con la madre, lei chiama i carabinieri e aggredisce anche loro: 23enne in manette

Giovedì 2 Settembre 2021
I carabinieri intervenuti sono stati aggrediti dal giovane che stava litigando con i genitori

CESIOMAGGIORE - Sono stati proprio i genitori a chiamare i carabinieri quando hanno visto che il loro figlio era una furia e rischiava di finire male per tutti. Immediato l’intervento dei militari feltrini arrivati martedì sera in una casa di Cesiomaggiore. Ma al loro arrivo il giovane non si è calmato. Anzi, alla fine, si è scagliato anche contro i carabinieri. È per questo che il 23enne è finito in manette ed ha passato la notte in carcere: è stato processato ieri mattina per direttissima e rilasciato.


L’ALLARME
Erano circa le 21 di mercoledì sera quando in quell’abitazione è iniziato il finimondo. Il ragazzo, forse in preda all’alcol, ha iniziato a prendersela con mamma e papà. Non ne voleva sapere di tranquillizzarsi. I genitori hanno chiesto aiuto al 112 ed è subito intervenuta una pattuglia. Sul posto è arrivata anche l’ambulanza dall’ospedale Santa Maria del Prato. Il giovane anche di fronte ai soccorritori ha tentato di sferrare un pugno alla madre, rea di “averlo tradito” visto che aveva chiamato il 112.


L’ARRESTO 
Solo per miracolo la donna non è stata colpita, o avrebbe avuto conseguenze gravissime. Poi si è scagliato contro i militari: ha lanciato una sedia contro uno dei due carabinieri e ha buttato a terra il secondo. Nel frattempo è arrivata un’altra pattuglia in supporto ai colleghi, che avevano tentato di riportare il 23enne alla ragione, senza successo, rimanendo feriti. A quel punto sono scattate le manette per il ragazzo, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. I due carabinieri feriti invece sono andati al pronto soccorso del Santa Maria del Prato per le cure delle lesioni riportate: ne avranno per alcuni giorni, ma nulla di grave.


L’UDIENZA
Il ragazzo ha trascorso la notte in cella a Baldenich, dove ha avuto modo di ritornare alla ragione. Ieri è comparso di fronte al giudice, con un’udienza per via telematica. Lui dal carcere, affiancato dal suo legale, il giudice nel suo studio. La Procura era rappresentata dal sostituto procuratore di turno, Marta Tollardo. La vicenda si è chiusa con un patteggiamento e il ragazzo ha chiesto scusa. Era di pochi giorni fa l’ultimo caso simile: un’aggressione ai carabinieri intervenuti per riportare alla calma un uomo a Villa di Villa che stava infierendo contro la compagna. Anche in quel caso i due militari finirono all’ospedale, l’uomo in cella.

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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