Affitti troppo alti, molti negozi vuoti «I proprietari non trattano»

Lunedì 9 Novembre 2020 di Alessia Trentin
Affitti troppo alti, molti negozi vuoti «I proprietari non trattano»
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Tutto sommato bene. Anzi, benissimo. C’è ottimismo nel mercato immobiliare bellunese. Il calo subito dai prezzi degli immobili nel 2019 è lontano e, anche se i costi al metro quadrato erano tornati a salire e hanno subito una battuta d’arresto a causa del Covid, da marzo in poi, il settore sta vivendo un momento positivo. La domanda di case in affitto è di molto superiore all’offerta, bene anche le vendite sopratutto di rustici da ristrutturare in campagna. La pandemia ha cambiato anche lo stile di vita dei bellunesi che oggi più di prima cercano abitazioni con grandi appezzamenti verdi attorno, così da avere intimità e spazio esterno in caso di nuovi lockdown. 
L’ALTRO VOLTO
Di contro gli immobili commerciali hanno subito una battuta d’arresto, facile conseguenza di un mix nel quale entrano la paura a investire e la tendenza dei proprietari a chiedere più di quanto gli imprenditori siano disposti a pagare. A tracciare il quadro delle compravendite in provincia è Michele Sacchet, titolare di Re/Max Casamia Belluno: «Il mercato sta andando bene perchè le banche da gennaio hanno ripreso a finanziare con fiducia, nonostante il Covid, e le persone nonostante il momento difficile hanno voglia di investire perché sanno che passata la pandemia tutto tornerà come prima e perché hanno uno stipendio, c’è ottimismo insomma. Con fotografie a 360 gradi siamo riusciti a far vedere le case anche durante il lockdown».
QUANTO COSTA
Certo i prezzi non sono quelli del 2006, oggi sono dimezzati ma comunque leggermente in aumento rispetto al picco basso raggiunto lo scorso anno. Nella prima periferia del capoluogo si può trovare un appartamento con doppia camera a 80 mila euro, con meno di cento si riesce ad acquistarne uno con tre. Il centro storico di Belluno tiene, in quanto a valore al metro quadrato, ma paga sempre lo scotto dei disagi tipici dei centri storici ovvero assenza di parcheggi sotto casa, di garage e spesso anche di ascensore. Le zone turistiche come Cortina, l’Agordino e il Cadore, invece, non hanno subito cali rispetto al passato e sono sempre gettonate da chi cerca un immobile per le vacanze. Nel complesso la situazione incoraggia a metter mano ai risparmi per investire, tanto nella prima casa che in immobili da reddito. E non sono solo i bellunesi a pensarlo, il mercato immobiliare locale sta attirando anche famiglie altoatesine. Per Sacchet quella portata avanti in questi giorni è la seconda trattativa, questo mese, con persone dall’Alto Adige decise a trasferirsi in provincia per i costi più convenienti delle case. «La tendenza oggi è quella del vivere in campagna, della ristrutturazione di vecchie case utilizzando il bonus centodieci per cento – prosegue Sacchet – e di acquistare grandi appezzamenti da destinare alla coltivazione della vite: qui costano dieci volte meno che a Valdobbiadene. E poi i rustici in montagna, quelli sono sempre richiesti e hanno un loro mercato di nicchia. La vera crisi io me l’attendo nel settore commerciale». 
LA CRISI
I negozi sfitti in centro a Belluno, in effetti, non mancano.

Spazi occupati per molti anni e che oggi faticano a trovare un nuovo acquirente o qualcuno che, semplicemente, voglia prenderli in locazione per avviare un’attività. I costi sono alti, i proprietari non scendono spesso a compromessi e il risultato sono vetrine polverose e buie. «In questo momento commercianti ed esercenti per tenere aperto e avere un minimo di tranquillità devono trattare sugli affitti – spiega Sacchet - i proprietari devono capire che i prezzi di vendita li fa il mercato. Le classiche stime al metro quadrato non valgono più, oggi si fanno le stime comparative di mercato con software che pescano gli ultimi immobili messi in vendita nella zona, valutano i prezzi e fanno una media, con la stima comparativa si capisce quanto valga in questo momento l’immobile, pretendere di avere di più non è sensato».

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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