L'acqua della gigantesca frana del Tessina contribuirà a combattere la siccità

Giovedì 18 Agosto 2022 di Giovanni Santin
La frana del Tessina

ALPAGO - Se la possibilità di utilizzare l’acqua di alcune fonti dismesse era già stata fatta, la novità emersa dall’incontro congiunto che martedì sera ha visto attorno ad uno stesso tavolo Bim Gsp e i tre Comuni della conca alpagota, la novità riguarda l’ipotesi di sfruttare l’acqua che venne sottratta dalla frana del Tessina al fine di fermarne la corsa. Quell’acqua venne incanalata in una galleria drenante nelle viscere del Monte Teverone e oggi potrebbe tornare utile. Le tre sorgenti dismesse che potranno entrare nel sistema di approvvigionamento idrico sono invece il pozzo in località Caotès e le sorgente Mont e Le Poste. 

È questa la strada che verrà percorsa nel medio e lungo termine per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sempre più evidenti e frequenti che nel corso dell’estate 2022 in Alpago hanno portato anche ad un razionamento dell’acqua. Ma se lo sguardo è rivolto al futuro, l’occhio è ancora ben fisso sul presente. L’emergenza idrica nella conca, dove da settimane i razionamenti notturni, i rifornimenti con autobotti e le interconnessioni tra impianti stanno tenendo in equilibrio l’erogazione idrica giornaliera all’utenza, continua a destare seria preoccupazione. 
Infatti, nonostante le piogge dei giorni scorsi abbiamo portato un parziale beneficio alle sorgenti più in quota nella parte alta della provincia, continua ad essere invece molto ridotta e a rischio la disponibilità idrica nelle opere di presa del Venal e di Caotès, da cui dipendono le frazioni di Puos, Farra e Pieve in comune di Alpago e le località di Lavina, Soralavina e Borsoi a Tambre. E proprio di questo si è parlato martedì sera nel corso dell’incontro tenutosi al Centro Operativo Comunale del Comune di Alpago durante il quale è emerso che grazie alle molteplici misure messe in atto da Bim Gsp per aumentare l’apporto idrico in rete, a partire dall’interconnessione temporanea tra i vari sistemi acquedottistici, nel lungo weekend di Ferragosto è stato possibile assicurare stabilità nell’erogazione idrica a tutta la conca. 
Nonostante i temporali dei giorni scorsi, resta dunque molto fragile l’equilibrio idrico delle sorgenti Venal e Caotès. Dopo i nuovi temporali attesi in settimana, Bim Gsp valuterà la possibilità di sospendere temporaneamente i razionamenti notturni. Ma per il momento restano in vigore le ordinanze di limitazione dei consumi già emanate dalle amministrazioni comunali e l’obbligo tassativo di utilizzare l’acqua di acquedotto per i soli usi alimentari e igienico-sanitari. In parallelo, proseguirà l’attività di ricerca e riparazione delle perdite estesa a tutta l’area dell’Alpago. Tra le opere più urgenti da realizzare, l’interconnessione tra il maggiore acquedotto dell’Alpago, alimentato dalle sorgenti del Venal di Funesia e che arriva in Cansiglio, con il principale serbatoio partitore che distribuisce l’acqua a Puos e Farra. 
Un intervento da 610mila euro che Gsp ha già richiesto al Commissario straordinario per l’emergenza idrica. A queste prime soluzioni, in prospettiva, per tutti i sistemi acquedottistici della conca, si aggiungeranno l’implementazione della digitalizzazione delle reti e a seguire, la modellazione idraulica e la distrettualizzazione delle condotte, la riduzione della pressione dell’acqua erogata. Azioni indispensabili per diminuire il tasso di dispersione, che prevedono la segmentazione delle reti in distretti, l’installazione di misuratori di portata e di pressione, la raccolta e l’analisi dei dati trasmessi dai sensori digitali, l’elaborazione di un modello matematico che riproduca il funzionamento delle complesse e articolate reti esistenti. 
L’obiettivo è non solo quello di assicurare una gestione ottimale della risorsa idrica, ma anche consentire il monitoraggio e la simulazione della realtà futura con il variare delle condizioni tecniche e climatiche, per valutare al meglio le opere da mettere in campo. Una pianificazione di cui il sindaco di Alpago Alberto Peterle, anche a nome dei colleghi di Tambre e Chies, si è detto molto soddisfatto.
 

Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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