Acc, operai occupano il municipio: pronti a marciare sotto casa dei ministri

Martedì 9 Marzo 2021 di Federica Fant
Una dipendente di Acc durante l'occupazione permanente del municipio di Mel

BORGO VALBELLUNA - Il municipio di Mel continua ad essere occupato dai dipendenti dell’Acc. «Senza risposte non ce ne andremo - dicono -. Salviamo Acc, il governo ci convochi». La Fiom Cgil è chiara: «Si va avanti ad oltranza». Lo afferma il segretario Stefano Bona. I sindacalisti sono pronti ad altre forme di protesta, con una marcia al Mise e sotto casa dei ministri Federico D’Incà (rapporti al Parlamento) e Daniele Franco (economia), entrambi di Borgo Valbelluna. La speranza è che le banche concedano un prestito ponte. Ma i dipendenti con i sindacati e i livelli istituzionali locali chiedono che il ministro allo Sviluppo economico, o chi per lui, convochi le parti. Da venerdì sono stati organizzati una serie di sit-in e un corteo per tenere alta l’attenzione attorno all’Acc e al suo futuro. L’appello è quello che i vari ministri e tutti i parlamentari coinvolti, nell’esercizio delle proprie competenze e nelle potestà dei loro ruoli, intervengano in tempi rapidissimi per porre in essere ogni intervento e ogni azione utile al salvataggio di Acc ed ex Embraco di Riva di Chieri (Torino) e della loro propulsiva ricongiunzione e integrazione nel polo italiano del compressore denominato ItalComp. Un progetto di grande respiro strategico, funzionale alla creazione di un campione europeo in grado di offrire alla filiera continentale del freddo, nonché il polo della refrigerazione commerciale, una piattaforma tecnologica e industriale essenziale per contrastare la dominanza sul mercato dei produttori asiatici. Da evidenziare come il progetto si basi su una catena di fornitura italiana e come su di esso è stato unanime il giudizio positivo delle istituzioni (Regioni Veneto e Piemonte) e associazioni datoriali. 
 

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