Salvataggio Acc, cauto ottimismo dall'assemblea: «Rimasti delusi troppe volte»

Mercoledì 24 Novembre 2021 di Eleonora Scarton
L'assemblea Acc

BORGO VALBELLUNA - Sarà un Natale di speranza per gli oltre 300 lavoratori dello stabilimento Acc di Mel di Borgo Valbelluna, dopo le buone notizie arrivate lunedì da Roma. L’arrivo in un mese di tre manifestazioni di interesse, di cui solo due ufficiali come sostiene la Cgil, ha lasciato sorpresi tutti, a partire dai sindacati che fino a quel momento non avevano saputo l’esito del secondo giro di asta pubblica. 
Ieri pomeriggio all’esterno dello stabilimento si è tenuta un’assemblea con i lavoratori per aggiornali sulle novità. Il clima che si respirava era di cauto ottimismo. Troppe le scottature ricevute in questi anni per poter essere tranquilli e godersi quello che sembra essere davvero un punto di svolta. «Speriamo bene – racconta una lavoratrice -. Dopo mesi in cui abbiamo avuto solo brutte notizie, finalmente vediamo uno spiraglio di luce». «Finchè non vedo nero su bianco non ci credo fino in fondo, però sono cautamente positiva – racconta un’altra lavoratrice -. Sono delusa dal Ministero, che non ci ha supportato. Spero che una delle manifestazioni di interesse ora si concretizzi e lo stabilimento venga acquistato da qualcuno di serio che possa dare un futuro a noi ma anche ai giovani del territorio che stanno e che cercheranno in futuro lavoro». «E’ una speranza che si riaccende – sottolinea Nadia De Bastiani -. Speriamo che ci siano veramente le basi per andare avanti. Molti colleghi sono increduli, ma perché siamo stati scottati tante volte. Sono fiduciosi, ma vanno con i piedi di piombo». 
QUALCUNO SCAPPA
In queste settimane in cui lo stabilimento sembrava ormai destinato al fallimento, diversi lavoratori hanno rassegnato le proprie dimissioni, stanchi di sopportare questo tira e molla. Qualcuno, dopo le ultime notizie giunte, vorrebbero fare un passo indietro e tornare in azienda. «Vi chiedo questo – fa un appello Nadia De Bastiani, Rsu -. Tenete duro. Se le vostre famiglie, le vostre possibilità ve lo consentono, tenete duro. Stiamo uniti ancora un po’ e cerchiamo di capire come andrà a finire questa nuova fase che si è aperta». 
Dopo la bella notizia arrivata da Roma che «ha spiazzato tutti al tavolo. Mi è piaciuto vedere le facce di chi ci stava di fronte e che non si aspettava l’arrivo di manifestazioni di interesse, anzi era forse pronto a dichiararci fallito» afferma con soddisfazione Stefano Bona (Fiom-Cgil) ora l’iter prosegue. Perché è solo un primo passo. «Entro giovedì (domani) il Commissario invierà la sua relazione e, in base a quella, il Mise deciderà quanto tempo dare al Commissario. Noi abbiamo chiesto di arrivare almeno fino al 17 marzo, quando si chiuderà l’amministrazione straordinaria. Abbiamo anche chiesto di dare liquidità ad Acc, perché vogliamo riaprire i cancelli e tornare a produrre, perché le richieste ci sono» affermano Stefano Bona e Mauro Zulian (Cisl). 
Bocche cucite sui nomi di coloro che potrebbero aver presentato le manifestazioni di interesse. Una realtà industriale lavora nel campo della componentistica, c’è poi una cooperativa e, infine, una realtà del freddo. In quest’ultimo caso non è escluso che si possa trattare di realtà imprenditoriali vicine a noi. Pensiamo alla Costan piuttosto che alla De Rigo. Ma sono solo ipotesi. Quello che emerge però dal dibattito è che una delle aziende che ha manifestato il proprio interesse avrebbe fretta di entrare in possesso dello stabilimento, e questo potrebbe giocare a favore dei lavoratori. 
Secondo Maurizio Zatta, «giovedì (domani per chi legge) è una data importante, in quanto il Commissario deve presentare all’amministrazione straordinaria una relazione dettagliata sull’iniziativa che interessa il potenziale investitore. Ancor più importante, l’incontro che lo stesso giorno i parlamentari bellunesi avranno con il ministro Giorgetti. I nostri politici locali devono ottenere che l’investitore abbia pieno sostegno (anche economico) da parte del Governo».
 

Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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