Acc, due su tre degli esclusi dall'assunzione in Sest firmano la liberatoria. Oggi si decide se l'affare salta

Giovedì 28 Luglio 2022 di Eleonora Scarton
La vecchia sede della Acc Wanbao

BORGO VALBELLUNA - Il 68% dei lavoratori dell’Acc esclusi dal passaggio in Sest ha firmato la liberatoria con la quale rinunciano ad essere assunti da Sest e a qualsiasi rivendicazione nei confronti della ditta di Limana. Non c’è stato il 100% dei lavoratori che la nuova proprietà si attendeva. A fronte di ciò, Sest si è presa alcune ore di riflessione e nella giornata odierna ufficializzerà la sua decisione: l’acquisto di Acc verrà fatto comunque anche senza la totalità delle firme oppure tutto salta e i 250 dipendenti di Acc ritorneranno senza un lavoro? Nell’ambiente tutti sono fiduciosi che Sest vada avanti nel progetto, ma finché la firma di acquisto non sarà apposta nulla è ancora detto. 

LA LIBERATORIA 
Tra lunedì e martedì, i 78 lavoratori esclusi dal progetto Sest sono stati chiamati a firmare la liberatoria legata all’articolo 411 (una conciliazione) ma, di questi, solo 29 hanno firmato.

Un numero troppo basso per Sest che ha minacciato di far saltare il tavolo. Senza il raggiungimento di una quota minima di firme infatti Sest non chiuderà l’accordo di acquisto di Acc. A fronte di tutto ciò, nella giornata di ieri si è tenuta un’assemblea presso l’Acc a Mel a cui vi ha preso parte anche un rappresentante di Sest per far capire l’importanza del percorso fin qui fatto. E qualcuno ha cambiato idea, optando per la firma. Alla fine quindi sono circa una cinquantina i lavoratori che hanno deciso di sottoscrivere la liberatoria per una percentuale del 68%. Un risultato sicuramente apprezzabile. 

«BUON RISULTATO»
«Sono stati giorni difficili – sottolinea Michele Ferraro, segretario della Uilm -. In questi giorni abbiamo cercato di far capire ai lavoratori la bontà dell’accordo e il fatto che il firmare porta sì alla rinuncia di rivalsa su Sest per non averli compresi nel perimetro, ma comporta anche di essere nella lista dei ripescaggi. E questo è un bel vantaggio. Non abbiamo fatto, almeno per quanto mi riguarda, pressioni di nessun tipo e coloro che hanno firmato lo hanno fatto liberamente e consapevolmente». 

I NUMERI
Ricordiamo che la lista dei lavoratori che passeranno complessivamente in Sest è di 150 ma, ad oggi, dieci anni rinunciato per prepensionamento, perché hanno trovato altro lavoro o per altri motivi. E quindi i 78 esclusi si sono già ridotti a 68 perché dieci saranno “ripescati”. Se altri, da qui a dicembre, rinunceranno, saranno rimpiazzati da coloro che hanno firmato la liberatoria. 

RIPRESA DELL’ATTIVITÀ
A fronte di una percentuale tutto sommato rilevante, Ferraro è convinto che il progetto possa andare avanti. Che Sest decida quindi di concludere l’accordo di acquisto di Acc, che nel mese di agosto si montino le linee e che a settembre si possano vedere i primi lavoratori a Mel lavorare per Sest. E quindi vedere i frutti di questo sudato accordo. «Dobbiamo ringraziare i lavoratori che hanno fatto un sacrificio – conclude il sindacalista -. Spero che ciò aiuti Sest ad andare avanti con il progetto perché non voglio neppure pensare che la nuova proprietà decida di non proseguire nel progetto solo perché mancano alcune firme. Non lo credo e non l’ho mai creduto. Anche perché credo che nessuno, neppure Sest, pensasse di avere la totalità delle firme di chi era fuori dal perimetro». 

DECISIONE DEFINITIVA 
Nella giornata di ieri l’amministratore delegato di Sest, Michele Faggioli, non ha rilasciato dichiarazioni sull’esito della raccolta delle firme della liberatoria. Dichiara soltanto che si è preso qualche ora di riflessione e che la decisione definitiva verrà comunicata nella giornata di oggi. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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