MEL - «Il Governo crede fortemente nel nuovo polo industriale del compressore italiano con la sinergia tra gli stabilimenti dell'Acc di Mel e dell'ex Embraco di Riva di Chieri: come ha sottolineato la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, è stato firmato il decreto che dà vita al fondo per le crisi di impresa, art. 43 del Dl Rilancio, che segna un ulteriore passo in avanti per il progetto 'Italcomp'. Inoltre, il piano industriale che oggi è stato illustrato ha già trovato consensi nel mercato, grazie alle costanti verifiche del commissario Castro e dello stesso ministero e si avverte la necessità di un nuovo player europeo del settore» afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, al termine del tavolo tecnico di oggi tra il Mise e sindacati sul piano industriale di 'Italcomp'.
Secondo D'Incà «Mel continuerà ad avere un ruolo strategico nella produzione di compressori a velocità variabile e per quelli di frigoriferi ad alta tiratura con l'obiettivo di raggiungere i 6 milioni di volumi, mentre il sito di Chieri si impegnerà nella produzione di motori, con l'aggiunta di una nuova linea per quelli riguardanti le lavatrici.
Per il Veneto all'incontro c'era l’assessore al lavoro Elena Donazzan supportata dall’Unità di crisi aziendali della regione. Donazzan è intervenuta, dichiarando di valutare come importante e ambizioso il progetto industriale e assicurando l’impegno della Regione a valutare le più opportune forme di supporto, anche in relazione agli strumenti di sostegno industriale che il MISE intenderà attuare. “La Regione Veneto garantisce il massimo supporto al progetto – ha affermato – e, non appena il decreto sarà disponibile, ci impegniamo a valutarlo attentamente dal punto di vista tecnico per quanto riguarda tutte le misure che potrebbero essere messe a disposizione”. “Ciò – conclude l’assessore - non ci distoglie dalla necessità prioritaria che, per noi ora, è quella di porre in sicurezza finanziaria il sito di Mel. Abbiamo chiesto al MISE di prestare particolare attenzione al nostro sito industriale nelle interlocuzioni con la Commissione Europea per l’assenso al salvataggio, considerando che le criticità finanziarie inizieranno a partire da dicembre”.