Cinquanta operai in arrivo dal Bangladesh a Mel per smontare l'Acc

Mercoledì 27 Aprile 2022 di Eleonora Scarton
Acc Val Belluna

BORGO VALBELLUNA - Una cinquantina di dipendenti del gruppo Walton partirà dal Bangladesh e arriverà a Mel nelle prossime settimane. Gli operai stranieri saranno al lavoro nello stabilimento Acc per fornire assistenza allo smontaggio delle linee produttive che hanno comperato, ma anche per acquisire la tecnologia produttiva ed essere pronti al rimontaggio poi a Dacca, in Bangladesh.

Un passaggio importante per lo svuotamento di alcuni dei locali della ex Acc di Mel che dal prossimo mese di maggio, come da cronoprogramma previsto, saranno a disposizione di Sest che potrà quindi iniziare ad eseguire alcune opere di adeguamento necessarie per poter poi iniziare a produrre il prima possibile.

L'ACQUISTO
Come ormai noto, il primo di aprile in municipio a Mel è stato firmato l'accordo di cessione dei macchinari, dei marchi e dei brevetti dei compressori prodotti presso l'ex Acc di Mel alla Walton Group del Bangladesh. Come aveva spiegato il commissario straordinario, Maurizio Castro, in quell'occasione «Si è proceduto alla vendita di tutte le linee produttive, sia per la produzione del K (modello di comopressore ndr) tradizionale che del nuovo K a velocità variabile (prodotto atteso da tantissimo tempo dal mercato per cui Acc ha acquistato le linee ma che non sono mai state portate a casa in quanto non c'era liquidità in cassa per pagarle), ma anche dei brevetti e dei marchi. Vuol dire che la produzione industriale storica del compressore zumellese continuerà ad esistere anche se, purtroppo, in Bangladesh, e non più qui in Italia». Una vendita avvenuta a seguito di una gara internazionale svolta dal ministero dello sviluppo economico e che ha permesso, con quanto guadagnato (la cifra non è mai stata resa nota ma supera i 5 milioni di euro), di appianare tutti i debiti che vi erano ancora pendenti, sia con i lavoratori che con i fornitori.

L'OPERAZIONE
Con la vendita dei macchinari e delle linee produttive, un gruppo di circa 30 lavoratori dello stabilimento di Mel si sta ora occupando del loro smontaggio; un lavoro impegnativo, che li occuperà a tempo pieno fino alla fine dell'anno (300 saranno i container necessari per il trasferimento di tutti i pezzi). Inoltre, un gruppo di lavoratori di Mel si occuperà anche del rimontaggio in Bangladesh.

LA FORMAZIONE
Ma acquisire le linee produttive non basta. Bisogna poi saperle anche utilizzare. Ed è per questo che una delegazione di 50 dipendenti della Walton arriverà nei prossimi giorni a Mel e che in queste ore è scattata la ricerca di alloggi per i numerosi lavoratori. E poi, per qualche giorno, i cancelli dello stabilimento Acc si apriranno per loro, operai stranieri che procederanno nello smontaggio delle linee produttive che saranno poi rimontate presso lo stabilimento del gruppo Bengalese a Dacca. Un rimontaggio che sarà eseguito insieme ad un gruppo di lavoratori di Mel che hanno dato la loro disponibilità ad andare proprio in Bangladesh a questo scopo. Al momento è in corso di definizione la lista dei nomi, quello che è certo è che a partire saranno tecnici esperti che vi rimarranno per un breve tempo. Smontaggio ma anche formazione. La delegazione, composta da circa una cinquantina di bengalesi, acquisirà in questi giorni a Mel anche le competenze necessarie per poter poi avviare e utilizzare queste linee produttive.

L'ENTRATA DI SEST
Nel frattempo proseguono le operazioni di svuotamento degli spazi all'interno dello stabilimento di Mel. Come da cronoprogramma infatti, entro fine aprile alcune delle aree del sito produttivo, ed in particolare la Statori, dovranno essere libere per permettere a Sest di iniziare ad eseguire alcuni lavori di adeguamento degli spazi e partire quindi il prima possibile la produzione. Da quanto si apprende, le operazioni si stanno svolgendo come previsto e dalla prossima settimana Sest potrà iniziare la predisposizione degli spazi. Ricordiamo poi che le successive tappe prevedono che entro fine settembre debba essere liberata l'area alberi e corpi ed entro la fine dell'anno l'area presse e montaggio.

 

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