"A un passo dal cielo", gaffe epocale: prende le immagini delle Dolomiti bellunesi e le piazza in Alto Adige

Domenica 5 Luglio 2020 di Daniela De Donà
Malga Maraia ad Auronzo di Cadore è uno de luoghi usati come set da "A un passo dal cielo"
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AURONZO DI CADORE - Auronzo non ci sta. Se passano in televisione scene che mostrano i prati, le valli, le cime che stanno dentro i confini della provincia di Belluno, i cartelli che indicano i luoghi vanno inquadrati. Non devono accadere più, insomma, errori di collocazione geografica, in cui, quasi come un ritornello, riprese bellunesi diventano trentine o altoatesine: «Nella serie Tv intitolata A un passo dal cielo l'anno scorso le location del Comune di Auronzo di Cadore, il Pio XII a Misurina, Malga Rin Bianco e Malga Maraia risultano situate in Alto Adige», precisa la sindaca Tatiana Pais Becher

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LE RIPRESE BELLUNESI
La prima cittadina chiede solo verità sui luoghi inquadrati nella nuova stagione. Lo fa scrivendo alla Fondazione Veneto Film Commission e alla Lux Video, casa produttrice della fortunata serie Tv. «Sono venuta a conoscenza di alcuni sopralluoghi che la Lux Video sta effettuando in questi giorni tra Auronzo e Misurina, per questo chiedo a gran voce che il Comune della Val D'Ansiei venga correttamente inserito nella Provincia di Belluno e nella Regione del Veneto». Nessun veto a che la regia scelga i nostri panorami. Anzi, Pais Becher rigrazia: «Per l'interesse alla zona turistica del Comune di Auronzo di Cadore, che include le Tre Cime di Lavaredo, i tre laghi di Santa Caterina, Misurina e Antorno, il Monte Piana e altre rinomate cime delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Sicuramente essere inclusi tra le location prescelte per le riprese della serie tv Un passo dal cielo è una straordinaria opportunità di promozione turistica e di ricaduta per il territorio e per gli operatori locali».

NON BASTANO I TITOLI DI CODA
Il sindaco, nella lettera inviata ai due enti, aggiunge un dubbio, a proposito della possibile buona fede della Lux Video: «Forse non siete a conoscenza di quanto è accaduto negli scorsi anni e cioè che le località bellunesi che sono state oggetto di immagini televisive nella fiction venivano ricondotte all'Alto Adige e pertanto il solo nominarle nei titoli di coda non creava nessun indotto turistico. Anche perché i titoli di coda erano sfumati dalla pubblicità».
La fiction, che ha come protagonista Daniele Liotti nei panni di comandante della Forestale, piace e non si ferma. Ed è un bene che la cinepresa vada oltre le immagini intorno al lago di Braies. Rimane il fatto, quindi, che sarebbe bello vedere scorci bellunesi nelle prossime otto puntate, andando al di là della polemica giustamente sollevata dalla sindaca di Auronzo. Polemica che, comunque, non vuole essere distruttiva. 

CONTRATTUALIZZARE
Pais Becher, infatti, offre un suggerimento, per collaborare: «Credo sia opportuno che la Lux Video crei un contatto con la Dmo Dolomiti, che è la Ogd della Provincia di Belluno, e con il suo direttore Giuliano Vantaggi». Scopo? «Intraprendere un percorso di promozione turistica dove si contrattualizzi il fatto che le località del Comune di Auronzo di Cadore vengano nominate dagli attori o appaiano sullo sfondo riprendendo i cartelli turistici che le contrassegnano, oppure che venga nominato il nome della località senza che lo stesso venga poi modificato in post produzione e ricondotto all'Alto Adige».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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