Autostrada A27 fino in Austria: «Si può fare anche con i soldi del Pnrr»

Domenica 30 Ottobre 2022 di Lauredana Marsiglia
Il tracciato del prolungamento della A27
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BELLUNO -  Il prolungamento della A27, in forma tecnologica avanzata, torna di scena e potrebbe trovare spazio, quantomeno la progettazione, nei fondi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Lo afferma il professor Giovanni Campeol, attuale rappresentante del Veneto della Macroregione europea alpina Eusalp (Eu strategy for the alpine Region) nel settore della Mobilità. Una convinzione che nasce dal cambiamento degli assetti politici sia a livello nazionale che locale, con il Comune capoluogo in primis. Le maggioranze Pd, infatti, non hanno mai sostenuto un valico alpino su strada, puntando invece sulla rotaia. Una contrarietà che, alla fine, avrebbe in qualche modo frenato anche il governo Veneto di centrodestra.
Ora si ripresenta l’occasione dopo quella persa nel 2019 quando venne fatto scadere il bando europeo da 100 milioni per la progettazione di grandi opere infrastrutturali dentro alle quali ci stava anche il prolungamento A27 come corridoio transfrontaliero ad alta tecnologia.
 

Professore, come si potrebbe rientrare nel Pnrr?
«La revisione del Pnrr è prevista dal nuovo governo. Sarà sufficiente inserire questo progetto del quale ho elaborato il “concept” che contiene tutti i dati progettuali di massima e quelli macroeconomici».
 

Nei giorni scorsi il presidente Luca Zaia ha rilanciato la quarta corsia per la A4, che di fatto esclude ancora la provincia di Belluno da uno sbocco a nord.
«Zaia ha ragione nel porre il problema della quarta corsia per la A4, tuttavia va ricordato che l’intasamento di questa autostrada, soprattutto nella tratta tra Vicenza e Portogruaro, è derivato anche dal fatto che le merci prodotte nell’ambito geografico denominato “area centrale veneta”, per raggiungere il Nord-Est Europa, devono indirizzarsi verso Verona per utilizzare la A22 in direzione Brennero o verso Udine per utilizzare la A23 in direzione Tarvisio. Traffico questo che, invece, potrebbe essere efficientemente indirizzato nel prolungamento della A27 in Austria».
 

Ma l’Austria come si poneva?
«Nel 2017 avevo raccolto il consenso del Governo austriaco il quale aveva fatto sapere che sarebbe stata gradita una missiva della Regione Veneto per dare il via ad una politica concertativa sul prolungamento della A27 in Austria. Missiva che avevo predisposto in bozza che, però, presumo non sia mai stata inviata».
 

Non è che il Trentino Alto Adige che con il Brennero incassa oltre 350 milioni l’anno dai pedaggi abbia fatto pressioni contro il progetto?
«Non c’è dubbio che l’autostrada A22 del Brennero sia la vera “industria primaria” per Trento e Bolzano che però oramai è satura, fatto questo che sta facendo deviare molti mezzi pesanti su percorsi stradali alpini decisamente impervi. “Industria” che, però, continua a macinare utili e che non avrebbe nulla da perdere se venisse realizzato il prolungamento dell’autostrada A27 in Austria, magari attraverso un accordo di programma che gestisca il traffico delle tre autostrade che connettono l’Italia con il Nord-Est Europa, ovvero la A22, il prolungamento della A27 e la A23».
 

Il Comune capoluogo che ruolo può avere nel riprendere la vecchia battaglia dello sbocco a nord?
«Con le elezioni del nuovo sindaco di Belluno sono convinto che si presenteranno condizioni favorevoli a riprendere questa strategia trasportistica. Infatti siamo di fronte ad un’Amministrazione che vuole pensare in grande nelle relazioni territoriali sia a Nord (Austria) che a Sud. Inoltre nel recentissimo governo Meloni mi auguro si possano individuare gli interlocutori giusti, attenti, dotati di coraggio, scevri da “ataviche paure localistiche”, senza pregiudizi ideologici e capaci di non farsi condizionale dagli pseudo ambientalisti».
 

Nel suo ruolo di rappresentante veneto all’interno di Eusalp, come intende muoversi?
«È dal 2019 che non partecipo ai lavori di Eusalp per mancanza di direttive politiche sul tema del prolungamento della A27, poi a causa del Covid. Ricordo che quando, nel 2016, mi fu chiesto di rappresentare il Veneto in questa macroregione alpina (per il tema della Mobilità), concordammo che la strategia da presentare fosse il prolungamento in Austria della A27».
 

Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 13:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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