«Prolungamento A27, dall'Europa arriva un secco no»

Domenica 16 Febbraio 2020
«Prolungamento A27, dall'Europa arriva un secco no»
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BELLUNO - Le associazioni ambientaliste tornano alla carica contro il progetto del prolungamento dell'autostrada A27 fino a Monaco di Baviera. Prendono lo spunto dal convegno svoltosi a Mestre con il quale si è messo in relazione lo sviluppo del Porto di Venezia con il prolungamento della A27, ritenendolo necessario. Ma dall'Europa, affermano, arriva un secco no a nuove strade.
FALSE INFORMAZIONI«Le sottoscritte associazioni ritengono sia giunto il momento che i cittadini vengano correttamente informati sulle prospettive di come migliorare la mobilità nel Veneto - scrivono Cifra Italia, Ecoistituto Langer, Italia Nostra di Belluno, Mountain Wilderness, Wwf Terre del Piave, Libera Cadore, Gruppo promotore Parco del Cadore, Comitato Peraltrestrade Dolomi -. Questo ancora non avviene perché vi sono rappresentanti ufficiali della Regione Veneto che, ostinatamente propongono il prolungamento dell'A31 e della A27». 

MANCA UN PIANO
Sostengono che manchi un piano condiviso che offra un sistema integrato di mobilità di lungo periodo, sia interno che extraregionale e transfrontaliero, per il quale le associazioni ambientaliste si battono da anni. La chiamano «politica miope», indicando come modello il Trentino Alto Adige. Citano il convegno internazionale BrennerLEC Driving through the Alps respectfully tenutosi a Bolzano il 6 febbraio scorso, dove si è parlato di efficientamnto dei flussi sulla A22, l'avanzare della costruzione del tunnel ferroviario ad alta capacità del Brennero, che richiederà il potenziamento dei tratti ferroviari che portano in Val Pusteria, in Val Venosta e nelle Dolomiti, con interventi nella logistica dello scambio gomma/rotaia. 

«In questa sede ai relatori sono stati chiesti chiarimenti sulle reali possibilità che A27 e A31 trovino completamento - scrivono ancora le associazioni -. Herald Ruijters, capo della Direzione generale nobilità e traffico della Commissione Europea, ha ribadito che l'Unione Europea non sostiene alcun potenziamento stradale, nemmeno di profilo regionale: E' venuto il momento di dire basta a ogni ulteriore sviluppo del trasporto su gomma. Quindi i prolungamenti di A27 e di A31 non rientrano in alcun modo nelle prospettive di sostegno dell'Unione Europea, e mai vi rientreranno».

EUSALP DICE NO
Ancora più esplicito sarebbe stato Patrick Skoniezki, coordinatore europeo delle politiche di Eusalp, la Macroregione Alpina, e direttore di AG4 Lead TeamMobility: «La A27 non subirà alcun potenziamento in quanto la Convenzione delle Alpi non permette la costruzione di altra viabilità veloce transalpina, e tale progetto non troverà alcuno spazio nella progettualità di Eusalp. Questa è una certezza». Parole che fanno esultare le associazioni.

CISL E UNIONCAMERE
«Risulta quindi incomprensibile, alla luce della programmazione europea - spiegano gli ambientalisti -, la proposta stessa del convegno organizzato per il 14 febbraio a Mestre da Cisl e Unioncamere Veneto, teso a sostenere il prolungamento autostradale da Venezia verso Monaco. I rappresentanti della Regione Veneto in Eusalp stanno continuando imperterriti in un'azione di promozione del prolungamento della A27 che non trova nessun fondamento nella programmazione europea, la quale va in tutt'altra direzione».

Il vero obiettivo dell'Europa? «Ridurre le emissioni in atmosfera degli ossidi di azoto e carbonio e liberare i cittadini dalla morsa del traffico del trasporto merci su gomma».
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