Coronavirus in Campania, De Luca minaccia di chiudere i negozi: «Troppi irresponsabili»

Venerdì 24 Luglio 2020 di Carlo Porcaro
Coronavirus in Campania, De Luca minaccia di chiudere i negozi: «Troppi irresponsabili»

Non abbassare la soglia di attenzione. È l'appello lanciato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla luce dei nuovi contagi (16 il numero registrato ieri su 2.111 test, 3 in meno di mercoledì ma tanti rispetto alla media) che hanno portato a ricoverare pazienti in ospedali dopo settimane di tranquillità. Il rischio di un ritorno di fiamma dell'epidemia da Covid-19 è così alto che il governatore sta pensando ad una nuova ordinanza che preveda addirittura la chiusura dei negozi dove clienti e commessi non utilizzino le mascherine: domattina è si riunirà la task force regionale per decidere il via libera. Una minaccia per far tornare tutti con i piedi per terra oppure ci sono elementi sanitari tali da far piombare la Campania in una situazione di difficoltà. Molto, per il governatore, attiene «alla responsabilità dei singoli cittadini». Alla consegna del primo treno Rock di Trenitalia, De Luca non a caso ha dedicato quasi metà del suo intervento alle mascherine anti-Covid-19.

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«Eav e le altre aziende di trasporto regionale - ha detto - debbono seguire l'esempio di Trenitalia, e bloccare i mezzi dove ci sono passeggeri senza mascherina. Bisogna indicarli all'Indignazione pubblica - ha aggiunto De Luca - sono cafoni incivili, che mettono a rischio la salute degli altri. Parole forti come di consueto, quelle pronunciate dal numero uno di Palazzo Santa Lucia che vuole dare la sensazione di tenere tutto sotto controllo nonostante alcuni focolai sparsi per la regione. La paura per l'autunno è fortissima. «Se il Governo apre, com'è giusto, alla mobilità interregionale dobbiamo prevedere comportamenti responsabili da parte dei cittadini. Altrimenti avremo un ritorno del contagio a settembre», ha aggiunto. Bisogna beccare gli indisciplinati, è aperta la caccia. Pronta una nuova ordinanza per la chiusura dei negozi dove non solo gli addetti, ma anche i clienti, non usano le mascherine di protezione. «Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo: poi si dovrà chiudere tutto».
 


La polemica del governatore è ancora una volta con Roma, in particolare per alcune lacune a suo modo di vedere nella gestione dei rapporti con gli altri Stati. «Abbiamo chiesto controlli rigorosi alle frontiere, gli ultimi contagi che abbiamo registrato riguardano arrivi dalla Serbia, dalla Romania, dal Brasile, dal Venezuela. Per quel che mi riguarda bisogna mettere controlli anche per chi viene dagli Stati Uniti, perché è incredibile che abbiamo il Paese a più alto livello di contagio e non ci sono barriere per chi arriva dagli Usa. Una situazione del genere non può reggere», ha detto ricordando di aver chiesto maggiori controlli «già 15 giorni fa quando abbiamo registrato l'arrivo di soggetti di alcune comunità di badanti che abbiamo nel nostro territorio, che vanno nei Paesi d'origine e tornato».

Insomma, servirebbe più controllo alle frontiere «ma anche più impegno delle forze dell'ordine che, nel controllo anti epidemia, ormai è completamente scomparso. Non è possibile: le Polizie municipali devono essere attivate, vorrei che si ricreasse un clima di attenzione perché davvero rischiamo di farci male. Vedo troppa rilassatezza in giro, come se il problema fosse stato superato, ma purtroppo non è così». Un nuovo attacco in particolar modo ai Comuni che non motiverebbero a sufficienza le rispettive polizie municipali su questo fronte, andando a controllare ed eventualmente sanzionare chi viole le norme sanitarie.

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Ci sono, come detto, alcuni focolai nelle varie province. Se ci sono stati tre positivi sull'isola di Capri, giovani turisti romani già in isolamento nelle rispettive abitazioni nel Lazio, preoccupano i dati dalle altre province. Nel Casertano, si segnalano cinque casi a Castel Volturno. Nel Salernitano, a Pisciotta si è arrivati a dieci positivi, tutti legati alla cena a casa di un medico salernitano. Si registrano nuovi infetti anche a Cava dei Tirreni e a Pontecagnano Infine, il capitolo Sannio su cui è intervenuto con un appello social il sindaco di Benevento Clemente Mastella. «I nuovi focolai di Covid mi preoccupano ha scritto -.
Chiedo a tutti, giovani in particolare, di essere responsabili come lo sono stati nei mesi scorsi. Mi preoccupano la movida e gli assembramenti. Il virus non è morto». Poi l'annuncio finalizzato a mettere tutti sugli attenti. «Forse prenderò delle decisioni, per salvaguardare, non tanto il primato di essere Covid-free, ma la salute delle donne, uomini e bambini che amministro».

Ultimo aggiornamento: 12:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA