Vasto, quartiere «militarizzato»,
​è caccia agli abusivi, presìdi fissi

Mercoledì 31 Ottobre 2018 di Giovanni Rinaldi
Vasto, quartiere «militarizzato», è caccia agli abusivi, presìdi fissi
Il Vasto e Porta Nolana provano a risorgere, con l'energia dei residenti ma anche con una massiccia militarizzazione del territorio. Solo ieri mattina, infatti, l'ultimo blitz interforze (carabinieri, polizia, finanza, vigili urbani) nelle strade limitrofe a piazza Garibaldi, nel quale sono state passate al setaccio soprattutto le attività commerciali, i lavoratori, le loro licenze e la regolarità degli allacci di energia elettrica. Alle 10 del mattino ogni accesso al quadrilatero tra via Firenze, via Venezia, corso Novara e corso Garibaldi è stato serrato, un centinaio tra agenti e militari sono entrati nei negozi gestiti sia da napoletani che da extracomunitari, riscontrando decine di irregolarità tra permessi amministrativi, documenti personali e furti di corrente. Il tutto rientrava nell'operazione Alto Impatto con uno scopo ben preciso: bonificare il territorio. A coadiuvare le operazioni anche gli ausiliari del traffico dell'Anm che hanno aiutato a sequestrare decine di auto senza assicurazione, e i tecnici dell'Enel che avevano il compito di stanare i furbetti del contatore taroccato.

SVOLTA CONTROLLI
Per troppo tempo, come spesso hanno denunciato i residenti, il territorio è stato lasciato abbandonato a se stesso tanto che ogni tipo di illecito è diventato la quotidiana regolarità. La malavita napoletana si è miscelata e ha fatto anche crescere quella extracomunitaria, il tutto incentivato dalla presenza record di centri di accoglienza in un fazzoletto di città. Ma le urla di disperazione dei residenti hanno smosso prima il Comune, pigro per anni, e poi hanno trovato la sponda del nuovo ministro dell'Interno Salvini che con la sua presenza ha voluto assicurare l'appoggio del Governo. Ed ecco che Vasto e Porta Nolana da qualche mese a questa parte sono stati militarizzati. I controlli, che prima erano delegati quasi esclusivamente alla polizia municipale, sono stati distribuiti tra tutte le forze dell'ordine. Presidi fissi a piazza Principe Umberto, a via Venezia e a piazza Nolana oltre ad altre decine di pattuglie mobili. In un primo momento i presidi iniziavano alle nove del mattino per concludersi alle 19. Poi la forbice della fascia oraria si è allargata dalle sette alle ventuno, assicurando un pattugliamento fino anche alle due di notte. Il tutto intervallato da blitz continui volti a demolire le irregolarità che si sono accumulate per anni. Una presenza costante che punta a disincentivare futuri illeciti. Chi decide di vivere e lavorare attorno a piazza Garibaldi inizia timidamente a capire che sarà quantomeno soggetto a controlli costanti.

 
I NODI
Ovviamente disinnescare una bomba ad orologeria richiede tempo, fatica, mezzi, risorse e soprattutto iniziative sociali per favorire l'integrazione e il riscatto culturale della zona. Tra le problematiche ancora tutte da risolvere ci sono i market che in barba all'ordinanza comunale continuano a vendere alcolici fino a sera tarda. C'è poi il mercato di via Bologna, additato dai residenti come luogo dove si anniderebbe ogni tipo di illecito. Dallo spaccio al mercato del falso, dai cibi venduti in strada al contrabbando, tutto in un modo o nell'altro passerebbe da via Bologna. Ma in tema di mercati sembra un'operazione impossibile debellare quelli della monnezza. I regni sono come sempre Porta Nolana e la parte Vasto di piazza Garibaldi. Tutte le mattine all'alba, tra le 4 e le 7, la domenica pomeriggio e nei festivi i vicoletti intorno al palazzo dei telefoni rappresentano il più grande scempio della città. Centinaia di disperati gettano in strada la merce prelevata dai cassonetti, loro stessi si stendono sui marciapiedi impedendo il passaggio dei residenti e dei turisti che provano a raggiungere la Circumvesuviana del corso Garibaldi. Si beve e si litiga e le risse sono all'ordine del giorno. Quando vanno via lasciano poi un tappeto di immondizia che pesa ovviamente sulle spalle di Asìa e sulle tasche dei napoletani. Tempo fa l'assessore Clemente parlò di un autocompattatore al seguito della Municipale che potesse distruggere l'immondizia in vendita, mentre nelle stanze del Comune giace il progetto di un'area di libero scambio per la merce usata lanciato da Luigi Petroli: tutto fermo. Alternative alla pura e semplice militarizzazione del territorio che in mancanza di tanto appare l'unica soluzione.

I RESIDENTI
Qualcosa si muove, quello che sembrava un problema da risolvere con la fuga, ora sembra almeno contrastabile. I residenti di Vasto e Porta Nolana non vogliono andarsene e le ultime operazioni alimentano la loro speranza. «Avverto la presenza dello Stato, prima ci sentivamo abbandonati. Questo non vuol dire che i problemi sono stati risolti, ma almeno abbiamo la percezione di non lottare da soli» commenta Luigi D'Orsi, storico commerciante di via Firenze. Sulla stessa scia Fabio Corrado: «Vivo in zona e vorrei investire qui, fino a qualche mese fa non ci pensavo nemmeno, ora ci proverei».
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