Rider picchiato e rapinato a Napoli, quattromila euro alla Fondazione Cannavaro-Ferrara

Giovedì 8 Aprile 2021 di Giuliana Covella
Rider picchiato e rapinato a Napoli, quattromila euro alla Fondazione Cannavaro-Ferrara

«Ho fatto solo ciò che avevo detto sin dall'inizio. Dopo aver ritrovato il motorino, sin da subito ho voluto che i soldi raccolti per me andassero a chi ha più bisogno. Come si suol dire una mano lava l'altra e io ho sentito di farlo per le tante persone che in questo momento soffrono per una condizione di indigenza». Giovanni Lanciato, il rider noto per essere stato derubato dello scooter a Calata Capodichino da una banda di giovani delinquenti lo scorso 2 gennaio, è emozionato nel commentare il gesto di solidarietà che ha scelto di compiere a favore dei meno fortunati. Gianni, padre di due figli e oggi al lavoro come macellaio, professione nella quale è specializzato da oltre 15 anni, ha deciso di devolvere la somma di 4mila euro alla Fondazione Cannavaro Ferrara per destinarla alle famiglie in difficoltà in questo particolare momento storico dovuto all'emergenza sanitaria.

Un gesto che il direttore dell'ente Vincenzo Ferrara definisce con commozione «nobile» e di «rara umanità». 

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Donata alla Fondazione Cannavaro Ferrara una quota della raccolta fondi attivata a sostegno del rider derubato a Capodichino lo scorso gennaio. Un'iniziativa verso i più bisognosi che parte stavolta dallo stesso Gianni Lanciato, per il quale sulla piattaforma GoFundMe era partita la gara di solidarietà per riacquistare il motorino rubato (poi ritrovato). Proprio in quell'occasione il desiderio espresso dal rider era stato quello di destinare una somma in beneficenza a favore della Fondazione. «Grazie a questo bel gesto abbiamo potuto continuare l'acquisto di beni primari per le tante famiglie napoletane in difficoltà - dichiara Vincenzo Ferrara, direttore della Fondazione - che sosteniamo già da un anno per questo tipo di emergenza economica». Ma com'è nata l'iniziativa di beneficenza? «Per volontà dello stesso Gianni, che noi non conoscevamo, ma lui conosceva noi - rimarca Ferrara - quando ci siamo incontrati ci ha espresso il desiderio di destinare ai meno abbienti una cospicua parte di ciò che era stato donato per lui. Come Fondazione che da 16 anni opera a Napoli come intermediazione filantropica non potevamo che accogliere la sua istanza». I fondi sono già stati destinati e distribuiti a Pasqua in beni primari e generi alimentari a 60 nuclei familiari disagiati: «A maggior ragione il gesto compiuto da Lanciato è per noi simbolo di umanità e di nobiltà d'animo. Ci ha impressionato che partisse proprio da chi ha subito un torto. Lui è un esempio di quella che è la vera Napoli». 

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA