Napoli, notti di inferno al Vasto: esplode la rabbia dei residenti

Domenica 20 Maggio 2018 di Nico Falco
Napoli, notti di inferno al Vasto: esplode la rabbia dei residenti
Almeno 12 volanti della Polizia di Stato, agenti in borghese, anche una pattuglia della Guardia di Finanza. Tutti dirottati in via Venezia, per l'ennesima rissa tra extracomunitari nata da un bicchiere di troppo, coi residenti che sono schizzati in strada per portare via i bambini mentre già volavano le bottiglie. E' successo di nuovo, come un copione che si ripete, e ancora una volta al Vasto.

Anche dopo le richieste di aiuto, gli appelli, la manifestazione che ha visto sfilare fianco a fianco napoletani ed extracomunitari integrati nel tessuto sociale contro quelli che invece si rendono protagonisti quotidianamente di risse, schiamazzi e molestie. L'episodio è di venerdì sera. Erano le 21 circa quando alcuni immigrati hanno cominciato a discutere animatamente davanti a un'attività commerciale. E' uno dei negozi della zona dove si vende alcol e dove, ogni sera, si raggruppano i ragazzi africani. Le urla, gli spintoni, fino alla rissa che è scattata in pochi istanti. Alla base, hanno ricostruito successivamente gli agenti, una discussione nata dopo che uno degli immigrati, già ubriaco, era stato cacciato via dal locale e aveva tentato di entrare in un altro che si trova sul marciapiede opposto e, bloccato, ha distrutto una vetrata. A quell'ora per strada c'erano ancora dei ragazzini che giocavano a calcio e così i residenti sono corsi fuori per portarli via.
 
Quando è arrivata la prima pattuglia in via Venezia si è trovata circondata da una trentina di immigrati, la maggior parte dei quali ubriachi e totalmente fuori controllo, così sono stati chiamati i rinforzi. Poco dopo sono arrivate le altre volanti, i giovani sono stati identificati e quello che aveva dato inizio alla rissa è stato accompagnato in commissariato per accertamenti e successivamente rilasciato; l'attività commerciale è stata ispezionata da una pattuglia della Guardia di Finanza. «Sono cose che succedono tutti i giorni, da tempo denunciamo che la situazione è fuori controllo», si sfoga Adelaide Dario del Comitato Vasto, che insieme ai cittadini degli altri comitati ha organizzato la manifestazione del 17 maggio scorso. Parla con un filo di voce: è andata via a forza di urlare venerdì notte, per richiamare i suoi ragazzi in strada. «Abbiamo visto l'inizio della rissa, sentito il rumore delle bottiglie e siamo usciti di corsa continua ci hanno raggiunto anche i ragazzi africani che pochi giorni fa hanno manifestato con noi. Già avevano fatto il giro dei negozietti per chiedere di darsi una regolata, ma evidentemente è stato inutile. Hanno provato a calmare quei giovani che stavano litigando ma nemmeno il loro intervento è servito: erano del tutto fuori di sé, era impossibile riuscire a farsi capire da loro. Ed è sempre così. Sono ubriachi dal pomeriggio, basta un motivo da nulla per passare alle mani. Servirebbero più controlli, sia sulle strade sia nei negozi gestiti da immigrati: abbiamo notato che molti vendono alcol, anche quelli senza alcuna autorizzazione. Anche negozi che apparentemente si occupano di tutt'altro. Lo abbiamo scoperto vedendo che molti ragazzi uscivano da un parrucchiere con quello che ci sembrava un bicchiere d'acqua. Ma era un viavai continuo, così ci siamo insospettiti e abbiamo scoperto che, altro che acqua, era un liquore che distillano in casa, roba ad altissima gradazione alcolica che viene venduta sottobanco in moltissimi negozietti gestiti da africani».

«Siamo allo stremo aggiunge Roberto Ciampi, del Comitato Orgoglio Vasto un'altra rissa c'è stata anche sabato pomeriggio, tra via Milano e via Firenze, e poco dopo alcuni cittadini hanno fermato un ragazzo di colore che aveva una borsa da donna tra le mani ma è riuscito a scappare. Siamo arrivati al punto che la sera, prima di tornare a casa, pattugliamo il quartiere per vedere se ci sono pericoli in giro. Così non si vive più».
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