Zodiac, decifrato il messaggio del killer di San Francisco a 51 anni dagli omicidi

Domenica 13 Dicembre 2020 di Flavio Pompetti
Zodiaco, decifrato il messaggio del killer di San Francisco a 51 anni dagli omicidi

NEW YORK Cinquantuno anni dopo una serie di delitti che sconvolsero la baia di San Francisco, tre specialisti della crittografia in tre diversi paesi hanno decifrato l'ultimo dei messaggi in codice scritti dal killer dello Zodiaco, il maniaco omicida che uccise almeno cinque vittime tra il 1968 e il 1969.

Sfortunatamente la scoperta non fa avanzare di un solo passo le indagini che l'Fbi conduce da cinque decadi, con una sola breve interruzione all'inizio del secolo.

La scoperta è stata fatta da David Oranchak, un informatico della Virginia, insieme al matematico di Melbourne Sam Blake e al programmatore belga Jarl Van Eycke. Oranchack studiava da tempo il testo che l'assassino spedì l'8 novembre del '69 al giornale San Francisco Chronicle, vantandosi tra l'altro di essere uscito indenne da un controllo di polizia nemmeno un'ora dopo aver eseguito il suo più recente omicidio. Per anni i de-codificatori avevano insistito a usare tecniche matematiche, oggi facilmente elaborate dai computer. La chiave era invece di natura geometrica.


I triangoli


Lo Zodiaco aveva tagliato il messaggio in triangoli, e poi l'aveva ricomposto in un patchwork che ha sconfitto per mezzo secolo l'intelligenza naturale come quella artificiale. La lettura non aggiunge molto a quanto già si sapeva sull'assassino. L'autore scrive che ha ormai mietuto abbastanza schiavi (vittime), da non temere più di essere lasciato solo quando li rincontrerà in paradiso. La polizia ha accertato la sua responsabilità per l'uccisione di cinque persone, ma lo stesso maniaco si è vantato di aver mietuto la vita di trentasette innocenti.

I bersagli erano in gran parte giovani coppie di studenti che si erano appartate in auto in zone periferiche per scambiarsi effusioni. Lo Zodiaco li colse tutti di sorpresa, ammazzò prima l'uomo e poi la donna con colpi di pistola o a colpi di pugnale. Una delle coppie riuscì a scappare, e nell'ultimo omicidio, quello di un tassista che lo aveva preso a bordo in pieno centro a San Francisco, testimoni oculari videro scappare l'assassino dalla vettura. La polizia riuscì a comporre un identikit che da allora viene riproposto con puntuale regolarità da documentari e special televisivi, ma le indagini, che pure hanno toccato 2.500 sospetti, non hanno mai portato alla soluzione del caso. La storia ha suggerito il copione di due film di grande popolarità: Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo con Clint Eastwood nel 1971, e il thriller Zodiac del 2007.


Prima apparizione


Gli abitanti della baia di San Francisco furono sconvolti dal primo delitto il 20 dicembre del 1968. Due giovani al primo incontro tra loro si erano appartati in una strada secondaria conosciuta come la Via dell'Amore poco prima di andare a teatro a vedere un concerto. Lo Zodiaco parcheggiò la sua vettura dietro la loro, li fece scendere, e li eliminò con una calibro 45. Lui stesso si attribuì il nomignolo nella lettera in codice con la quale rivendicava l'omicidio, e che ingiunse ai giornali locali di pubblicare, se volevano evitare ulteriori stragi.

Il maniaco era stimolato dalla rincorsa del gatto e topo che giocò nei mesi successivi con i media e con la polizia. Esigeva pubblicità, e si rallegrava dell'attenzione che la striscia di sangue e di vittime che si lasciava dietro stava generando. L'ultimo messaggio, accompagnato come al solito da brandelli insanguinati delle vesti delle vittime, fu spedito l'8 novembre del '69, e conteneva tra l'altro il testo in codice che è da allora conosciuto come lo Z 340, dal numero di caratteri che lo compone. Era il più complesso, quello meglio dissimulato tra i tanti che erano stati scritti fino ad allora. Ma anche ora che è stato decifrato, non ha fornito l'identificazione dell'assassino che potrebbe essere ancora vivo, custode del suo sanguinoso segreto.

Ultimo aggiornamento: 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA