Il numero di contagi a causa del coronavirus in Germania è tornato a diminuire dopo cinque giorni di fila di incremento. Sono ormai più di 161mila i casi di coronavirus e 6.575 i morti a causa della pandemia.
Il primo maggio era stato festeggiato con cortei in strada. Clou a Berlino dove migliaia di manifestanti si sono riversati nelle strade. Negli ultimi giorni, con l'allentamento del lock-down, i contagi erano ripartiti. Questa la progressione dei dati sui contagiati che fanno riflettere Berlino: il 27 aprile i nuovi positivi erano 1.018 (con 110 morti), il 28 1.114, il 29 1.300, il 30 1.478, sino ai 1.639 di oggi con 193 vittime.
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L’aumento di morti in numeri ha costretto Merkel ad annunciare un ipotetico rinforzo delle misure di blocco: «Dobbiamo lavorare affinché il numero di contagi si riduca il più possibile. Se la curva di contagi diventa di nuovo ripida, avremo bisogno di un sistema di allerta per poter agire in tempo. Rimane assolutamente importante che rimaniamo disciplinati». Merkel ha anche aggiunto che gli effetti dell'allentamento delle restrizioni sarebbero stati monitorati attentamente.
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Altre decisioni, che riguardano la riapertura delle scuole e dei ristoranti e la ripresa del calcio della Bundesliga, sono state rimandate alla settimana prossima, in un incontro che prevede nuove importanti decisioni.
Merkel ha detto che “decisioni chiare” che riguardano la riaperture di scuole e asili sarebbero state prese il 6 maggio, così come il permesso di riprendere “determinate attività sportive”. Nell’incontro della prossima settimana è dunque previsto di decidere in via definitiva se la Bundesliga può diventare il primo dei principali campionati di calcio d’Europa a riprendere il mese prossimo.
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La Germania, nelle ultime settimane, ha iniziato a sbloccare le misure di restituzione a casa volte a contrastare la diffusione del coronavirus e i negozi sono autorizzati a ricevere clienti dalla scorsa settimana. Con il suo tasso di contagio relativamente basso di contagio del 4%, la Germania è stata presa a esempio per il successo fino ad ora ottenuto nella prevenzione del sovraffollamento dei servizi sanitari. Nonostante questo, le restrizioni hanno paralizzato l’economia precipitata in una recessione che secondo le stime del governo raggiungerà il -6,3% di Pil per l'intero anno. Il tasso di disoccupazione è aumentato in maniera significativa, passando da 2,3 milioni a marzo a 2,6 milioni ad aprile. Come altre nazioni che stanno cercando una via fuori dal lockdown, Merkel sta decidendo se consentire il riavvio dell'economia insistendo comunque sul fatto che «la prudenza è all'ordine del giorno».
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