Usa, assalto al congresso, l'imbarazzo dei populisti e lo choc dei vertici Nato: un errore cavalcare la tigre

Giovedì 7 Gennaio 2021 di Francesco Malfetano
Usa, assalto al congresso, l'imbarazzo dei populisti e lo choc dei vertici Nato: un errore cavalcare la tigre

«Scene scioccanti a Washington DC. Il risultato di queste elezioni democratiche deve essere rispettato». Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg poco dopo le 21.30, mentre rapidamente le tv di tutto il mondo iniziavano le dirette da Capitol Hill, ha dato il via alle reazioni della politica internazionale. In pochi minuti Twitter si è infatti riempito di messaggi di solidarietà alla democrazia americana e di inviti ai protestanti a terminare immediatamente l'assalto al Congresso.
«Seguo con preoccupazione le notizie che arrivano da Capitol Hill. Ho fiducia nella forza della democrazia americana. La nuova presidenza di Joe Biden supererà la fase di tensione, unendo il popolo americano», ha commentato il premier spagnolo, Pedro Sanchez.

E ancora: «Immagini che non avremmo mai voluto vedere», ha dichiarato il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, a cui fa eco il presidente del Parlamento Ue David Sassoli: «Stasera scene profondamente preoccupanti da Capitol Hill. I voti democratici devono essere rispettati. Siamo certi che gli Stati Uniti garantiranno che le regole della democrazia siano protette».

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Dalla Ue arriva anche la reazione sconcertata dell'Alto Rappresentante Josep Borrell: «Agli occhi del mondo, la democrazia americana questa sera appare sotto assedio. Questa non è l'America. I risultati delle elezioni del 3 novembre devono essere pienamente rispettati». Più netto, come sempre per chi ne segue i lavori al Parlamento di Bruxelles, il capogruppo dell'Alde a Bruxelles Guy Verhofstadt: «Questa immagine di persone della sicurezza a Capitol Hill che proteggono i rappresentanti eletti democratici contro gli estremisti agitati dal presidente uscente Trump dice tutto! - ha twittato l'eurodeputato belga - Questo è un puro colpo di stato dei fascisti...che fortunatamente fallirà, poiché la democrazia americana è forte e resiliente!». Parla di «un assalto inaccettabile alla democrazia» invece il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, mentre il premier olandese Mark Rutte invita il tycoon a «riconoscere Joe Biden come prossimo presidente oggi».

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I SOVRANISTI
Un coro unanime contro i manifestanti a cui si sono uniti anche esponenti politici considerati molto vicini all'universo di Donald Trump. «Scene vergognose all'interno del Congresso degli Usa» ha scritto il premier inglese Boris Johnson condannando l'irruzione dei sostenitori del sodale americano. «Gli Stati Uniti sono un simbolo di democrazia nel mondo ed è vitale ora che ci sia un passaggio di poteri ordinato e pacifico alla Casa Bianca», ha concluso il leader dei Tories britannici a cui ha fatto eco anche Nigel Farage. «Assaltare Capitol Hill è sbagliato. I contestatori devono andarsene» ha cinguettato il capo del Brexit Party, ex eurodeputato e tra i volti più noti del populismo sovranista mondiale.
Commenti sono arrivati anche la porzione della politica italiana che ha sempre sostenuto il Tycoon. «La violenza non è mai la soluzione, mai. Viva la Libertà e la Democrazia, sempre e dovunque» ha commentato dal suo account social Matteo Salvini. Più duro, sconcertato, invece il presidente della regione Liguria Giovanni Toti: «Desolante spettacolo in America. In democrazia i risultati si accettano, anche se non si condividono. Avrei votato per Trump. Oggi mi tocca dire: sbagliando».


GLI ITALIANI
Le reazioni non sono tardate ad arrivare anche dall'Italia. Il premier Giuseppe Conte ad esempio ha commentato :«Seguo con grande preoccupazione quanto sta accadendo a Washington. La violenza è incompatibile con l'esercizio dei diritti politici e delle libertà democratiche. Confido nella solidità e nella forza delle Istituzioni degli Stati Uniti». Il ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola invece, in un tweet in cui posta la foto i un manifestante pro-Trump seduto sullo scranno di Mike Pence, ha citato JFK: «Nel passato chi ha cercato stupidamente di ottenere il potere cavalcando la tigre ha finito per esserne divorato». «Sgomento e preoccupazione» per il capo politico M5s Vito Crimi. Non perde invece occasione per attaccare il populismo il leader di Iv Matteo Renzi: «Fanno male le immagini dal Campidoglio, tempio della democrazia americana. Molto male. Il populismo lascia tracce devastanti per la credibilità delle istituzioni. E purtroppo violenza verbale chiama violenza fisica». Il più duro tra i commenti però arriva dall'ex premier Enrico Letta che legge gli avvenimenti di Washington come «la dimostrazione che Trump è un golpista. Come tale andrebbe trattato».

Ultimo aggiornamento: 20:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA