Uranio impoverito, bombe e munizioni dalla Gran Bretagna a Kiev. Cos'è e perché la Russia minaccia la guerra nucleare

Il proiettile, al momento dell'impatto, può rilasciare polveri tossiche o radioattive che possono essere inalate

Martedì 21 Marzo 2023
La Gran Bretagna fornirà munizioni all'uranio impoverito. Shoigu: «Guerra nucleare vicina». Quali sono i pericoli del metallo radioattivo

Dopo le dichiarazioni della Gran Bretagna sulle forniture di munizioni all'uranio impoverito all'Ucraina, lo scontro nucleare è «a pochi passi» secondo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, citato dalla Tass.

La rivelazione è stata fatta nelle ultime ore dalla baronessa Annabel Goldie, viceministra della Difesa nel governo Tory di Rishi Sunak, durante un'audizione di secondaria importanza alla Camera non elettiva dei Lord, passata del tutto sotto silenzio sull'isola, fino a che oggi non è rimbalzata dai media ucraini. 

Cosa è successo

Replicando a un'interrogazione presentata su questo specifico punto dall'ultranovantenne lord Hylton, veterano dell'assemblea, aristocratico, ex soldato e filantropo impegnato da tempo in iniziative di pace, la baronessa Goldie - come si legge dallo stenogramma del sito del Parlamento di Westminster - ha rivendicato seccamente la questione in riferimento alle ultime forniture belliche britanniche messe a disposizione di Kiev: «Assieme a uno squadrone di carri armati pesanti da combattimento Challenger 2 - ha tagliato corto - manderemo anche le relative munizioni: inclusi proiettili perforanti che contengono uranio impoverito».  «Tali proiettili - ha rimarcato poi Goldie in risposta al tono allarmato di lord Hylton - sono altamente efficaci per neutralizzare tank e blindati moderni» russi.

 

La potenza dell'uranio impoverito

L'uranio impoverito (UI) emette tre quarti della radioattività dell'uranio naturale. I rischi e i pericoli non sono da sottovalutare. L'UI viene utilizzato per i la produzione di proiettili, poiché è pesante e può perforare facilmente nell'acciaio. La caratteristica dell’uranio impoverito di accendersi spontaneamente lo rende perfetto per la costruzione delle munizioni.

La tipica munizione all’uranio impoverito (API, Armor Piercing Incendiary, ovvero munizione perforante incendiaria) è costituita da un rivestimento (chiamato sabot) che viene «perduto» in volo per effetto aerodinamico e da un proiettile penetrante, chiamato «penetratore», che è la parte che effettivamente penetra nella corazzatura, per il solo effetto dell’alta densità unita alla grande energia cinetica dovuta all’alta velocità.

Il processo di penetrazione polverizza la maggior parte dell’uranio che esplode in frammenti incandescenti (fino a 3000°C) quando colpisce l’aria dall’altra parte della corazzatura perforata, aumentandone l’effetto oltre che distruttivo, altamente tossico.

Un proiettile di uranio impoverito, all momento dell'impatto, può rilasciare polveri tossiche o radioattive che possono essere inalate.

I proiettili all'UI sono stati ampiamente utilizzati dagli Stati Uniti e dai britannici in Iraq nel 1991 e nel 2003, oltre che nei Balcani durante gli anni '90.

 

Si ritiene che l'uso estensivo di questi proiettili sia responsabile del forte aumento del tasso di incidenza di alcuni tumori, come il cancro al seno o il linfoma.

Altre malattie legate all'UI includono insufficienza renale, disturbi del sistema nervoso, malattie polmonari e problemi riproduttivi. Tuttavia, la mancanza di dati affidabili sull'esposizione all'UI fa sì che non esistono studi su larga scala sul suo reale impatto.

Il Segretario generale della Campagna per il disarmo nucleare Kate Hudson ha dichiarato: «Come in Iraq, l'aggiunta di munizioni all'uranio impoverito in questo conflitto non farà che aumentare le sofferenze a lungo termine dei civili coinvolti in questo conflitto. I proiettili all'uranio impoverito sono già stati ritenuti responsabili di migliaia di morti inutili per cancro e altre gravi malattie. La Campagna per il disarmo nucleare ha ripetutamente chiesto al governo britannico di porre una moratoria immediata sull'uso delle armi all'uranio impoverito e di finanziare studi a lungo termine sul loro impatto sulla salute e sull'ambiente. Mandarle in un'altra zona di guerra non aiuterà il popolo ucraino».

Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA