Ucraina e le carte rubate, 007 Usa nella bufera: e Zelensky cambia i piani di guerra

Dai dossier emerge la difficoltà di Kiev sul fronte della contraerea: munizioni finite in poche settimane

Martedì 11 Aprile 2023 di Marco Ventura
Ucraina e le carte rubate, 007 Usa nella bufera: e Zelensky cambia i piani di guerra

Il buco è diventato una voragine, il sassolino si è trasformato in una valanga. La rivelazione e pubblicazione di oltre 100 pagine di documenti segreti che sembrano provenire addirittura dai briefing dei capi di stato maggiore degli Stati Uniti e dalla Cia hanno già costretto il presidente Zelensky a modificare (e probabilmente a rinviare) i piani militari della "controffensiva di primavera", come riporta la Cnn citando fonti di Kiev. In attesa di capire cosa succederà, di certo non ci sarà una tregua per l'imminente Pasqua ortodossa.
I SEGRETI
Stando al New York Times, il punto è che nelle carte (letteralmente si tratta di carte trafugate in stile Guerra Fredda da una talpa, portate fuori dalle stanze più segrete, fotografate e infine diffuse sui social) ci sono addirittura le dislocazioni dei punti di possibile difesa aerea degli ucraini, e la qualità delle notizie rivela un coinvolgimento americano nei piani bellici superiore a qualsiasi immaginazione, oltre a far trapelare che sul terreno sono presenti nuclei non solo di americani, ma di inglesi, francesi e lettoni (Parigi smentisce). Inoltre, molto delicata è la notizia della disponibilità sudcoreana all'invio di ben 330mila proiettili a Kiev, su pressione americana. La portavoce stampa del Pentagono, Sabrina Singh, parla di «forte impegno» delle agenzie d'intelligence nel calcolare l'impatto della fuga di notizie sulla sicurezza degli Stati Uniti e dei loro alleati. «Il Dipartimento della Difesa dichiara - continua a esaminare la validità dei documenti fotografati che circolano e che sembrano contenere materiale sensibile e altamente classificato». Fitto lo scambio di informative e spiegazioni con le cancellerie alleate e i Comitati del Congresso Usa. Senza contare che le informazioni contenute nei 53 documenti fuoriusciti dalle segrete stanze fanno capire quali siano i punti deboli delle corrispondenti agenzie russe, col rischio di smascherare gli infiltrati "americani" e determinare una serie di contromisure in grado di danneggiare pesantemente la capacità di penetrazione a Mosca dell'intelligence Usa. I blogger militari russi sostengono da parte loro che le rivelazioni in realtà sarebbero solo una manovra occidentale per disorientare i generali russi in vista della controffensiva ucraina.

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LA VISIONE RUSSA
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, fornisce una risposta che colpisce per la moderazione. «Non posso commentare in alcun modo.

In effetti c'è la tendenza a dare la colpa di tutto alla Russia». Anche della fuga di notizie. Quasi che Mosca non c'entrasse. La caccia alla talpa ha confini precisi. Si tratta, di documenti che dovevano avere una circolazione ristretta agli americani o ai "five eyes", gli agenti di Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda. È prevedibile che le agenzie europee avranno qualche problema a condividere informazioni sensibili, com'era successo in precedenza, da parte americana, rispetto ai servizi tedeschi "bucati" da una talpa. Nei documenti, fra l'altro, emerge che i vertici del Mossad avrebbero spinto i propri agenti a manifestare contro il governo di Netanyahu (che smentisce), hacker filo-russi sarebbero entrati nel sistema di un gasdotto canadese al punto di poterlo compromettere, lo scorso 29 settembre un aereo "Rivet Joint" britannico da ricognizione ha rischiato di essere abbattuto al largo della Crimea provocando uno scontro diretto con la Russia, infine gli americani avrebbero spiato Zelensky (procedura ovvia, per l'intelligence, ma politicamente scomoda, e gli ucraini secondo la Cnn ne sarebbero «contrariati»).

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LO SCENARIO
In concreto la ricaduta immediata della fuga di documenti è proprio sul terreno. Le carte rivelano infatti una situazione della difesa aerea di Kiev molto meno solida di quanto si credesse. In pratica, gli ucraini avrebbero dato fondo alle scorte di munizioni per contrastare i bombardamenti con cui i russi hanno inutilmente cercato negli ultimi mesi di annientare le infrastrutture energetiche ucraine. Il 23 maggio viene indicato come data entro la quale la capacità di contraerea ucraina si esaurirebbe. Lo stock sarebbe già adesso ridotto dell'89 per cento. Molti i dubbi sulla capacità degli europei di mantenere la promessa di un milione di munizioni. A quel punto, Putin potrebbe ordinare l'attacco dall'aria, forte di 900 caccia e circa 120 bombardieri finora risparmiati perché colpiti nelle prime fasi del conflitto. Secondo i documenti del Pentagono trafugati sarebbero pronti a decollare 485 caccia russi e solo 85 ucraini. Di qui, anche, la necessità per i generali di Zelensky (e i consiglieri occidentali) di rivedere i piani.

 

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA