Ucraina, la strage dei bambini: uccisi cinque al giorno. Colpite anche 400 scuole

I dati dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite: tra i 726 civili morti dall’inizio del conflitto, 104 sono bimbi

Giovedì 17 Marzo 2022 di Michela Allegri
Ucraina, la strage dei bambini: uccisi cinque al giorno. Colpite anche 400 scuole

Sono morti per strada, negli ospedali bombardati, dentro alle loro case diventati cumuli di macerie. Ma i più piccoli stanno morendo anche di stenti, di fame, di freddo. «Ho quasi 45 anni ma il mio cuore si è fermato insieme a quello dei 100 bambini uccisi, per me non ha più senso vivere se non fermo la morte, questo è il mio compito principale come leader», ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel discorso pronunciato al Congresso Usa, dopo aver mostrato in un video la devastazione provocata dall’invasione russa. Poche ore dopo, il bilancio è diventato più drammatico: secondo Kiev i bambini morti dall’inizio del conflitto sono 104, praticamente cinque al giorno da quando è iniziata la guerra. Sono state colpite anche molte scuole: 400. Una strage. In tutto, i civili uccisi in Ucraina sono 726.

E i numeri, purtroppo, continuano a crescere.

I dati

I dati sono stati raccolti dall’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Ieri mattina «la cifra ufficiale dei bambini morti ha superato la soglia critica e terribile di 100», ha scritto la procuratrice generale ucraina Iryna Venedktova in un post su Facebook. Il dato non è definitivo, ma è al ribasso: nei territori occupati e nelle zone in cui il conflitto è più caldo le forze dell’ordine non hanno la possibilità di fare ispezioni. Considerando solo un bilancio parziale, Venedktova sottolinea che «gli invasori uccidono almeno cinque dei nostri bambini ogni giorno e hanno bombardato più di 400 istituzioni educative».
In Ucraina le bombe non cadono solo sugli obiettivi miliari: stanno colpendo scuole, asili, ospedali. Tra i 1.143 civili feriti ci sono più cento minorenni. «È importante che le agenzie specializzate delle Nazioni Unite decidano al più presto di attuare una missione per valutare la violazione dei diritti dei bambini nel contesto del conflitto armato in Ucraina», è l’appello di Venediktova. Ieri a Mariupol c’è stato un nuovo violento attacco: è stato colpito un teatro d’arte drammatica convertito in rifugio per centinaia di persone, tra le quali «molti bambini», denunciano da Kiev. Si teme una nuova carneficina. È stata dilaniata dalle bombe anche una piscina: i soccorritori hanno detto che sotto alle macerie c’erano donne incinte e bimbi. I corpi altre di cinque persone sono stati trovati sotto le macerie di un edificio bombardato a Chernihiv: tre erano bambini.

La fuga

Molti piccoli sono riusciti a lasciare il Paese, ma in tanti sono ancora intrappolati nelle zone a rischio. Più di 1,5 milioni di bambini e ragazzi sono scappati: in media, ogni giorno 75mila di loro sono diventati rifugiati. A lanciare l’allarme è l’Unicef: 55 bambini al minuto stanno fuggendo dall’Ucraina assediata. Significa che praticamente ogni secondo un nuovo bimbo diventa un rifugiato. Il dramma non finisce una volta raggiunta la frontiera: molti di loro sono soli, perché hanno perso le famiglie, o perché i genitori non possono lasciare l’Ucraina. La macchina dell’accoglienza è fondamentale, ma deve essere organizzata e controllata. Il rischio è che i minori non tutelati finiscano in mano a criminali e che vengano inseriti in circuiti di tratta degli esseri umani, sfruttamento e abusi. Per questo motivo, secondo Save The Children, è necessario evitare la separazione dei bambini dai loro caregiver e, in caso contrario, bisogna garantire il tracciamento della famiglia e il ricongiungimento. «Ho appena trascorso due settimane a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, parlando con alcune delle madri, dei padri e dei bambini che sono fuggiti e alcuni degli operatori in prima linea che cercano di aiutarli - ha detto il portavoce dell’Unicef, James Elder - i pediatri di Leopoli, che avevano ricevuto 60 bambini dagli ospedali di Kiev durante la notte, mi hanno spiegato la loro procedura per stabilire le priorità: se un gran numero di bambini arriva con ferite di guerra, i medici usano adesivi verdi, gialli, rossi e neri per stabilire le priorità di trattamento».

La preghiera

Ai bambini, «vittime della superbia degli adulti», va anche la preghiera di papa Francesco. «Le guerre sono sempre ingiuste. Perché chi paga è il popolo di Dio. I nostri cuori non possono non piangere di fronte ai bambini, alle donne uccise, a tutte le vittime della guerra. La guerra non è mai la strada», ha detto il pontefice a margine dell’incontro con il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. In mattinata, Bergoglio, durante un incontro con gli studenti della Scuola «La Zolla» di Milano, aveva detto: «Pensiamo ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze che sono in guerra e in Ucraina stanno soffrendo. Hanno 6, 7, 10, 14 anni come voi. Voi avete un futuro, una sicurezza sociale. Invece questi piccoli devono fuggire dalle bombe, stanno soffrendo con il freddo che fa».

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA