«L'alternativa a pesanti sanzioni sarebbe una Terza Guerra Mondiale».
«La Russia pagherà un prezzo salato»
E non è escluso che la Casa Bianca possa spingersi anche più in là. Oltre a valutare la possibilità di espellere la Russia dal sistema Swift , nel mirino americano potrebbe anche finire la Banca Centrale russa, che conserva i 643 miliardi di dollari di riserve che Putin ha accumulato prima della pianificata invasione dell'Ucraina. «La Russia pagherà un prezzo salato», ribadisce Biden, spiegando come il presidente russo con la sua aggressione ha prodotto «l'effetto opposto di quello che voleva» e sperava. Ovvero non è riuscito a spaccare il fronte degli alleati. Anzi lo ha compattato ancora di più. Per il fine settimana in Delaware, Biden continua a seguire gli sviluppi di quanto accade sul terreno in Ucraina insieme al suo consiglio per la sicurezza nazionale, e lavora alla messa a punto del suo primo discorso sullo Stato dell'Unione, in calendario il primo febbraio.
L'attacco a Trump
Un appuntamento che il presidente intende usare per conquistare il maggiore appoggio possibile del Congresso contro Mosca, superando le divisioni e le critiche alimentate da Donald Trump. L'ex presidente americano ha descritto Putin come un «genio» negli ultimi giorni: una descrizione shock che, comunque, è stata cavalcata da diversi conservatori per attaccare la «debolezza» dell'attuale inquilino della Casa Bianca. Secondo un sondaggio dell'Harvard Center for American Political Studies-Harris, il 62% degli americani ritiene che Putin non avrebbe attaccato Kiev se Trump fosse stato presidente. Biden per il momento ignora le polemiche e concentra gli sforzi di tutta la sua amministrazione sulla crisi Ucraina che lo vede protagonista insieme a Putin, come lui altro figlio della Guerra Fredda. Proprio per affrontare il presidente russo, Biden sta rispolverando il copione di politica estera di 75 anni fa, adattando alla nuova era la 'strategia del contenimentò. Un'impresa non facile visto che da allora il mondo è cambiato radicalmente e la Russia può vantare un 'alleatò forte come la Cina, la seconda superpotenza economica al mondo che, molti temono, potrebbe decidere di percorrere la strada di Mosca su Taiwan.
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