Ucraina, missili su Mykolaiv e Odessa. La Ue: più armi alla Moldavia

Manovre bielorusse vicino al confine. Mosca sul 9 maggio: non dichiareremo guerra totale

Giovedì 5 Maggio 2022 di Mauro Evangelisti
Ucraina, missili su Mykolaiv e Odessa. La Ue: più armi alla Moldavia

Ancora sirene d’allarme ieri sera a Leopoli, a poco più di un’ora dal confine con la Polonia, dove già 24 ore prima c’erano stati i raid russi. La guerra si sta avvicinando ai confini occidentali dell’Ucraina, alle porte dell’Unione europea.

Ieri un elicottero militare russo che ha violato lo spazio aereo della Finlandia. Ma preoccupano anche le tensioni in Transnistria (dunque in Moldavia a cui l’Europa ha promesso supporto militare). E le esercitazioni dell’esercito della Bielorussia fanno temere che la guerra possa allargarsi in termini sia temporali sia geografici. Quando i militari di Putin, fermati alle porte di Kiev, sono tornati indietro, si è sperato, in modo forse cinico perché comunque la sofferenza di parte della popolazione ucraina sarebbe proseguita, che la guerra si sarebbe concentrata solo a Est, nel Donbass. Negli ultimi giorni i segnali mostrano un processo di espansione del conflitto. Ogni sera i russi intensificano i bombardamenti, ieri è stata di nuovo colpita Dnipro, si parla di missili in centro. Anche a Mykolaiv, sul Mar Nero, sono state udite esplosioni, così come nella vicina Odessa, la città portuale di estrema importanza che i russi dall’inizio dell’invasione puntano a conquistare. Segnalati bombardamenti a Brovary (nell’area di Kiev) e a Kherson. 

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VITTIME
Intanto, emergono nuovi dati sulle atrocità commesse dall’esercito di Putin nell’area di Kiev: il capo della polizia regionale, Andriy Nebytov, ha spiegato che sono stati trovati i corpi di altri 20 civili a Borodianka e nei villaggi circostanti. In totale, sono 1.235. In un’altra parte dell’Ucraina, a Mariupol, invece, una inchiesta indipendente dell’Associated press ha concluso che le vittime del bombardamento russo sul teatro usato come rifugio dai civili, il 16 marzo, ha causato 600 vittime. Un consigliere di Zelensky, Oleksiy Arestovych, ha affermato: «Siamo pronti a liberare il Donbass e anche la Crimea. Ma la Russia potrebbe colpire con armi nucleari». Perché si rischia un allargamento dello scenario? Torniamo a Helsinki. Un elicottero militare russo ha violato lo spazio aereo della Finlandia, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa del Paese. Si tratta della seconda violazione denunciata da Helsinki dopo quella di un mese fa. La Finlandia, insieme alla Svezia, si appresta a chiedere l’adesione alla Nato. E proprio il ministro della Difesa del Regno Unito, Ben Wallace, ha tenuto una conferenza stampa in Finlandia, con il suo omologo Antti Kaikkonen, lanciando un avvertimento a Putin: «Se la Finlandia o la Svezia venissero attaccate, saremmo pronti a sostenerle. Anche senza un accordo formale, siamo Paesi europei che condividono gli stessi valori». Più a Est, ma sempre al Nord dell’Ucraina, si teme il coinvolgimento nella guerra del più fedele alleato di Mosca, la Bielorussia. Minsk ha avviato imponenti esercitazioni militari che, come ha detto il ministero della Difesa bielorusso, con una sorta di excusatio non petita, «non rappresentano una minaccia per i Paesi vicini o per la comunità europea in generale».

Sale la tensione in Transnistria, territorio della Moldavia, ma nei fatti repubblica autoproclamata fedele a Mosca, dove negli ultimi giorni sono avvenute delle strane esplosioni in edifici pubblici. Sembra quasi che la Russia stia cercando il pretesto per intervenire. Il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, ieri era in Moldavia, dove ha visitato i centri per i rifugiati e incontrato la presidente Maia Sanduo. «La Ue quest’anno ha in programma di aumentare significativamente il sostegno alla Moldavia fornendo ulteriori equipaggiamenti alle sue forze armate» ha detto Michel. La presidente Sanduo: «Gli incidenti nella regione della Transnistria di alcuni giorni fa sono preoccupanti e sono stati provocati dalle forze pro guerra nella regione». I moldavi hanno spiegato: non vediamo una minaccia imminente, ma ci stiamo preparando a scenari peggiori. I timori sono duplici: Putin potrebbe usare la Transnistria come trampolino per raggiungere Odessa o, al contrario, occupare in modo diretto quell’area della Moldavia.

MINACCE
Dall’altra parte, a Est nell’area di Kharkiv, ieri sera il Ministero della Difesa ucraino ha avvertito: «Gli occupanti russi hanno concentrato fino a 40 unità di elicotteri da attacco e trasporto Mi-24 e Mi-8 nella regione di Belgorod, nelle immediate vicinanze del confine con l’Ucraina». E se ieri sera sono tornati gli allarmi anti aerei in buona parte dell’Ucraina, va detto che l’attacco più consistente era avvenuto la sera precedente, quando sei scali merci ferroviari erano stati bombardati perché, spiega Mosca, «erano usati per il trasferimento di «armi occidentali alle forze ucraine in Donbass». «Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati bersagli militari legittimi» ha minacciato il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA