Ucraina, l'invio di carri armati e sistemi missilistici terra-aria: la prudenza della Germania e l'accelerazione di Polonia e Gran Bretagna

Il governo tedesco non ha deciso di inviare carri da combattimento. La Polonia ha bisogno dell'autorizzazione tedesca per inviare armi di fabbricazione tedesca

Giovedì 12 Gennaio 2023
Ucraina, l'invio di carri armati e sistemi missilistici terra-aria: la prudenza della Germania e l'accelerazione di Polonia e Gran Bretagna

Inviare ancora armi all'Ucraina? Sì, diversi paesi europei stanno organizzando e inviando nuove forniture per la difesa del Paese attaccato dalla Russia ormai quasi un anno fa. La Polonia e la Gran Bretagna stanno valutando l'invio di carri armati  ed è una mossa rilevante, una svolta - sottolinea anche il New York Times - dopo che dall'inizio della guerra russa l'Occidente ha sempre valutato con attenzione di non schierare i suoi armamenti più avanzati. L'escalation, cioè un'evoluzione e un'estensione del conflitto, è sempre stata accuratamente evitata. Stati Uniti ed Europa non vogliono un coinvolgimento diretto sul campo ma hanno semrpe promesso e ingaggiato nei fatti un sostegno, economico e militare.

Ora, c'è un cambiamento di strategia.

Gli aiuti italiani - «Per l'Ucraina stiamo facendo tutto ciò che possiamo. Siamo pronti a inviare altre armi per quanto possibile, prima di farlo ovviamente sarà informato il Parlamento», ha detto da parte sua il ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che «stiamo discutendo con i francesi per le armi di difesa aerea». Il riferimento è al Samp- T, che sarebbe fondamentale per difendere i cieli ucraini. Il Samp- T è un sistema missilistico terra-aria.

Non c'è nulla di definitivo nelle intenzioni dei governi di Varsavia e Londra ma è chiaro che andando in quella direzione si sta marciando paralleli con le richieste del governo ucraino che da quel 24 febbraio 2021 (giorno dell'invasione russa) chiede ripetutamente armi e sistemi di difesa.

Come si svolgerà questo nuovo invio di armi? La Polonia, ad esempio, ha bisogno di un'autorizzazione da parte di Berlino per inviare i suoi carri armati di fabbricazione tedesca.

Mercoledì scorso, il presidente della Polonia ha dichiarato che il suo Paese è pronto a inviare all'Ucraina carri armati Leopard II di fabbricazione tedesca se una "coalizione internazionale" accetta di farlo. Nessun carro armato di fabbricazione occidentale è stato inviato all'Ucraina dopo l'invasione.

La Polonia ha già deciso di includere i Leopard in un pacchetto della coalizione, ha detto il Presidente Andrzej Duda, parlando in una conferenza stampa congiunta a Leopoli con il Presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e il Presidente della Lituania Gitanas Nausėda. Duda ha aggiunto di sperare che i carri armati «possano presto arrivare in Ucraina attraverso varie vie».  Duda non ha specificato quali Paesi potrebbero essere coinvolti in questa coalizione. Ma i funzionari polacchi hanno sollecitato più volte questa settimana le nazioni occidentali a unirsi e a inviare congiuntamente carri armati più moderni per rafforzare la fornitura di carri armati di epoca sovietica che sta diminuendo in Ucraina.

La Germania si è a lungo opposta all'invio di questo tipo di armi e ha un potere di veto sulla decisione di mandare o meno i Leopard di fabbricazione tedesca, all'Ucraina e qualsiasi altro Paese. Ed è tuttora irremovibile. Il governo tedesco «non ha deciso di inviare carri da combattimento. Questa decisione non è stata presa». Lo ha detto oggi a Marienberg la ministra tedesca della Difesa, Christine Lambrecht. Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa dopo aver visitato un battaglione dell'esercito tedesco, la ministra socialdemocratica ha però anche commentato che «nei tempi in cui viviamo è bene che ci adattiamo sempre a ogni situazione». Importante resta, dice Lambrecht, che la Germania non prenda iniziative solitarie. La ministra ha inoltre ribadito che attualmente non ci sono state richieste a Berlino di autorizzazione d'invio dei carri tedeschi Leopard 2 da parte di Paesi partner. La Germania deve infatti anche autorizzare eventuali export di armamenti di fabbricazione tedesca da parte di Paesi alleati.

Di diverso avviso è la Gran Bretagna che ha dichiarato di stare valutando l'invio di carri armati Challenger II

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha espresso la speranza che si siano aperte le porte all'invio di carri armati da parte dell'Occidente, dopo che la scorsa settimana Francia, Stati Uniti e Germania hanno deciso in rapida successione di inviare veicoli da combattimento corazzati più leggeri: veicoli da ricognizione AMX-10 RC dalla Francia, veicoli da combattimento M2 Bradley dagli Stati Uniti e veicoli da combattimento di fanteria Marder dalla Germania. «Anche se la Germania dovesse avere alcuni argomenti razionali per non farlo, la Germania lo farà comunque successivamente». Lo ha detto in merito all'invio in Ucraina di carri da combattimento Leopard 2 il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, in un'intervista a Tagesschau. Secondo Kuleba, Berlino esita ma ripeterebbe sempre lo stesso schema, «prima dicono di no, poi difendono strenuamente la loro decisione, per poi dire di sì alla fine». 

La decisione della Germania di inviare i Marder, sottolinea il New York Times, ha segnato un cambiamento significativo nell'approccio di Berlino e i veicoli blindati promessi dai tre Paesi sono tra i più avanzati che l'Ucraina abbia ricevuto dall'inizio della guerra. Tuttavia, non sono all'altezza di carri armati da combattimento come i Leopard, che secondo gli analisti potrebbero essere fondamentali per l'Ucraina per andare oltre il logoramento che ha caratterizzato la guerra di questo inverno.

Ultimo aggiornamento: 19:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA