LA GIORNATA

Guerra in Ucraina, diretta. Draghi sul gas: «Il no al price cap provoca la recessione e finanzia Putin»

Gli aggiornamenti sul conflitto in tempo reale

Giovedì 20 Ottobre 2022

Draghi a Bruxelles: il punto

Un'Europa divisa e in recessione fa solo un favore a Vladimir Putin.

Serve intervenire sull'energia. L'ultima battaglia in Europa di Mario Draghi è forse anche la più difficile. Il premier italiano è volato ad un Consiglio europeo dove lo scontro è permanente e con la posizione della Germania su price cap e debito comune che, rispetto a qualche mese fa, è apparsa ancora più rigida. Eppure, in un intervento descritto da più fonti europee come nettissimo e forte, il premier uscente ha ribadito l'urgenza delle misure energetiche. Che Roma ritiene non più differibili. La bozza di conclusioni del summit, in cui si invita la Commissione ad andare avanti con il lavoro su una serie di misure sull'energia, non soddisfa il presidente del Consiglio. Draghi ritiene che il mandato dei 27 all'esecutivo europeo debba essere più chiaro, più netto, più concreto. È difficile che il capo del governo rientri a Roma con il bottino pieno. Il muro dei falchi del Nord per l'intero dibattito nella sessione energia ha retto. Sia contro l'ipotesi di un price cap dinamico e temporaneo sia contro la possibilità di uno Sure 2 sull'energia. Punti, questi, che per l'Italia sono pilastri. «Dobbiamo adottare misure che incidano subito sui prezzi, come un price cap e come una riforma del mercato elettrico», ha sostenuto Draghi. La battaglia dell'Italia, ora, non è più solo sul price cap. La necessità di un debito comune europeo è ritenuta parimenti importante. «Gli Stati Membri devono avere una capacità di spesa comune per difendere il level playing field. Non è una questione di solidarietà ma di salvaguardia del mercato interno», ha scandito Draghi. Riferendosi, anche se non è stata citata, innanzitutto a Berlino e al suo scudo da 200 miliardi annunciato nelle settimane scorse. Il rischio - ha evidenziato il premier - è quello di una frammentazione del mercato che può avere riflessi negativi sull'unità europea se i Paesi che hanno maggior spazio fiscale operano in autonomia. Il tema, per Palazzo Chigi, è semplice: serve che ci sia equità tra i Paesi membri e che non siano favoriti quelli che hanno bilanci meno oberati dal debito. Anche per questo, se da un lato Draghi non si è detto contrario a un price cap al gas che forma il prezzo dell'elettricità - il cosiddetto modello iberico, voluto anche dalla Francia, ad esempio - dall'altro ha spiegato come il differenziale tra prezzo amministrato e prezzo di mercato debba essere pagato con strumenti comuni. Prestiti, non sovvenzioni, sulla scia dello Sure. Al fianco, Draghi ha più di un alleato. Ma ha le ore contate. Dalla settimana prossima ad affrontare i 'nò di Scholz o di Rutte dovrebbe essere Giorgia Meloni. Nonostante le fratture tra gli Stati membri, il premier ha comunque incassato l'abbraccio dell'Europa. Il Consiglio Ue ha preparato un video con cui congedarlo. E, prima del summit, Draghi ha salutato i funzionari della Rappresentanze italiani presso Nato, Ue e Belgio. «L'appartenenza all'Unione e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera. Le alleanze che abbiamo stretto e che continuiamo a stringere ci convincono che siamo dalla parte giusta», ha sottolineato il presidente del Consiglio rimarcando come la credibilità, per un Paese, sia il miglior strumento per ottenere risultati. Parole pronunciate non a caso, nelle ore in cui, in Europa, impazza il caso Berlusconi.

La Casa Bianca: iraniani in Crimea per appoggiare russi sul lancio dei droni

L'Iran ha inviato «un relativamente piccolo numero» di personale militare che è «impegnato direttamente sul terreno» in Crimea per appoggiare gli attacchi russi con i droni di fabbricazione iraniana. È quanto ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, parlando con i giornalisti. «Le informazioni che abbiamo indicano che gli iraniani hanno messo a disposizione addestratori e sostegno tecnologico, ma sono i russi che stanno pilotando» i droni, ha aggiunto.

Zelensky ai leader Ue: chi è contro le sanzioni è antieuropeo

«Chiunque chieda l'allentamento delle sanzioni contro la Russia o cerchi di silurare politicamente il meccanismo delle sanzioni non solo cerca di rendere impunito il terrore russo e non solo tradisce la memoria delle vittime del terrore, ma rende anche l'intera comunità europea dipendente dalla potenza più antieuropea del mondo di oggi. Fate attenzione a queste voci in Europa: sono contro l'Europa». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videoconferenza al Consiglio Europeo.

Zelensky: una catastrofe se i russi distruggono diga Kakhovka

Nel suo intervento al Consiglio europeo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso il timore che se la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka cedesse per i bombardamenti russi potrebbero venir inondati 80 villaggi e la stessa Kherson. Con il collasso della struttura, poi, ci sarebbero gravi difficoltà per le forniture energetiche ucraine per l'inverno, oltre al rischio di una nuova spinta migratoria in fuga dal Paese. Lo si apprende da fonti europee.

Draghi al vertice Ue chiede misure rapide sul gas

Agire subito, mantenendo l'unità dell'Ue e preservare il mercato unico. Sono questi alcuni dei punti chiave che il premier Mario Draghi ha sottolineato nel corso del suo intervento al tavolo del vertice europeo. L'intervento di Draghi è stato descritto dalle stesse fonti come «netto». Tra i punti toccati dal presidente del Consiglio ci sono stati, si apprende ancora, la necessità di mettere sul tavolo una forma di price cap e uno strumento di solidarietà come lo Sure sull'energia.

Kiev: trovate trincee con corpi di oltre cento civili a Lyman

I corpi di 111 civili e 35 militari sono stati trovati in alcune trincee e tombe senza nome a Lyman, città dell'Ucraina orientale da poco riconquistata dall'esercito ucraino. Lo riferisce il Dipartimento di Polizia dell'Oblast di Donetsk, come riporta il Kyiv Independent. A Lyman finora sono state trovate 25 fosse comuni mentre negli insediamenti liberati del Donetsk in tutto le sepolture comuni scoperte sono 58, ha dichiarato la polizia.

Kiev: Berlusconi beve vodka, Meloni difende i veri principi

«Qualsiasi crisi apre la strada ai leader veri. Mentre il signor Berlusconi è sotto l'impressione di vodka russa in compagnia "cinque amici di Putin" in Europa, Giorgia Meloni dimostra quali sono i veri principi e la comprensione delle sfide globali. Ognuno sceglie la propria strada», ha scritto il consigliere del Presidente ucraino, Mikhailo Podolyak in un tweet.

 

 

Kiev: "Minaccia crescente di una nuova offensiva da Mosca"

L'Ucraina è preoccupata dalla «minaccia crescente» di una nuova offensiva russa condotta dal territorio della Bielorussia. Lo afferma l'esercito di Kiev.

Russia: "Ue è diventata parte del conflitto"

Con la consegna delle armi all' Ucraina, l'Unione europea è entrata a «fare parte del conflitto». Lo ha detto in conferenza stampa la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, accusando i Paesi che hanno fornito armi all'esercito di Kiev di essere «sponsor di attività terroristiche che vengono condotte sotto gli auspici di Kiev e con la partecipazione diretta della Nato».

Mosca: «Nato vicina a scontro diretto con Russia»

«Il flusso di armi della Nato verso l'Ucraina e gli aiuti militari a Kiev avvicinano l'alleanza alla pericolosa linea dello scontro militare diretto con la Russia». È il nuovo avvertimento del ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass.

Terminata l'allerta aerea dopo un'ora e mezza

È terminata dopo quasi un'ora e mezza l'allerta aerea in Ucraina. Il motivo, spiegano le autorità ucraine, dell'allarme era che «gli aerei militari russi sono decollati sul territorio della Bielorussia: il ministero della Difesa della Bielorussia ha dichiarato che si trattava di un pattugliamento programmato delle frontiere aeree dello Stato». In particolare, spiega Ukrainska Pravda, «il MiG-31K, che teoricamente può trasportare il missile ipersonico Kinzhal, è rimasto in aria per circa 1,5 ore, mentre era accompagnato da due caccia che sono decollati dall'aerodromo di Baranovichi»

Allerta raid aereo in tutta l'Ucraina

A partire dalle 10:16 ora locale (le 9:16 italiane, ndr) un'allerta di raid aereo è stata dichiarata in tutta l'Ucraina, ad eccezione della Crimea temporaneamente occupata. Lo rendono note le autorità locali, come riporta Ukrainska Pravda.

Abbattuti 14 droni kamikaze

«Quattordici droni kamikaze sono stati abbattuti durante la notte nella regione di Mykolaiv». Lo ha riferito il Comando Sud dell'esercito di Kiev, aggiungendo che «le forze russe hanno nuovamente attaccato l'Oblast di Mykolaiv con i droni kamikaze Shahed-136». Il comando ha affermato che i 14 droni sono stati abbattuti dall'esercito ucraino, dalla Guardia nazionale e dalla polizia.

A Kiev blackout di 4 ore per risparmio energia

Un black out di 4 ma anche di 8 ore a seconda delle strade è stato stabilito dalle autorità di Kiev per risparmiare energia e «per evitare incidenti». Lo annunciano l'operatore Dtek e il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

Kiev: razzi russi colpiscono scuola a Zaporizhzhia

Razzi russi hanno colpito una scuola nella regione di Zaporizhzhia, in Ucraina. Lo ha scritto su Telegram Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell'ufficio del presidente ucraino, precisando che «intorno alle 7,20 (ora locale), i russi hanno lanciato un attacco missilistico colpendo l'area di una scuola specializzata per bambini nel villaggio di Komyshuvakha. È in corso di accertamento se ci sono state vittime».

Cina ai connazionali: evacuate prima possibile

La Cina invita i connazionali a «restare in contatto» con l'ambasciata a Kiev e «ad evacuare il prima possibile», lasciando l'Ucraina. È l'appello del vice ministro degli Esteri Ma Zhaoxu, espresso in una conferenza stampa a margine del XX Congresso nazionale del Partito comunista. Ma, parlando dell'azione diplomatica di Pechino a tutela dei suoi cittadini del mondo, ha ricordato che dopo «lo scoppio della crisi in Ucraina, l'ambasciata ha aiutato oltre 5.200 connazionali» a lasciare il Paese. Per questo, alla luce degli ultimi sviluppi, «colgo l'occasione per rinnovare l'invito ai nostri concittadini a partire quanto prima».

 

Dnipro, attacchi alla centrale elettrica

Proseguono gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche ucraine. Le truppe di Mosca hanno bombardato nella notte il distretto di Kryvorizka, come ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipro Valentyn Reznichenko. «I russi - ha scritto su Telegram - hanno colpito un'impresa industriale e una centrale energetica». Secondo i dati preliminari, l'attaco non avrebbe causato vittime.

Gb: Mosca pensa a ritiro forze a ovest del fiume Dnipro

La recente ammissione da parte della Russia che «è emersa una situazione difficile» nella regione di Kherson (sud) è «molto insolita» e probabilmente indica che le autorità stanno «seriamente» prendendo in considerazione un grande ritiro delle loro forze dall'area a ovest del fiume Dnipro: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina. Una sfida chiave di qualsiasi operazione di ritiro da parte delle forze russe sarebbe l'estrazione delle truppe e delle loro attrezzature attraverso il fiume, che è largo 1.000 metri, sottolinea il rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra. Con tutti i ponti gravemente danneggiati, la Russia farebbe molto probabilmente affidamento su un ponte temporaneo su chiatte completato nei giorni scorsi vicino a Kherson e su traghetti per il trasporto dei veicoli che continuano a operare in diverse località, conclude l'intelligence.

 

La guerra in Ucraina prosegue: ecco la diretta della giornata con gli attacchi della Russia.

Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA