Ucraina, la guerra può arrivare in Moldavia? Allarme traffico di esseri umani: bambini più a rischio

Sabato 26 Marzo 2022 di Mario Landi
Ucraina, la guerra può arrivare in Moldavia? Allarme traffico di esseri umani: bambini più a rischio

Putin arretra in Ucraina? La Russia sta davvero puntando solo al Donbass, magari per unirlo alla Crimea per controllare gli sbocchi sul Mar d'Azov? Difficile capire quali saranno le prossime mosse dello zar, che ha scatenato la guerra in Europa dopo anni di pace e che sembra avviarsi a celebrare la vittoria il prossimo 9 maggio, in quella data simbolica che in Russia significa la "madre di tutte le vittorie": il 9 maggio, infatti, segna la capitolazione nel 1945 del Terzo Reich all'Armata Rossa. Agli analisti internazionali, tuttavia, non sfugge un'altra opzione: che nel mirino di Putin non ci sia solo l'Ucraina, o parte di essa, ma anche un altro Paese. La Moldavia.

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L'interesse di Putin per le repubbliche filorusse: la Transnistria  

Il Donbass, dunque, potrebbe non essere l'unico territorio filorusso da "riunire" alla Russia. E un possibile prossimo obiettivo, in quell'ottica annunciata dallo zar nel suo lungo discorso tra "denazificazione" e altro per giustifiare l'avvio dell'operazione in Ucraina, potrebbe essere la Transnistria. Già, perché fino al 1991 la Moldavia faceva parte dell’Unione Sovietica e oggi una piccola parte del territorio dell'ex repubblica sovietica è occupata da una autoproclamata repubblica filorussa, la Transnistria.

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Moldavia: «Zona molto rischiosa»

Che la Moldavia, alla luce delle mire espansionistiche putiniane, sia una «zona molto rischiosa» lo ha ribadito Nico Popescu, vice primo ministro del Paese legato culturalmente alla vicina Romania. Per il presidente romeno Klaus Iohannis, presente a Bruxelles per il Consiglio europeo, «non ci sono indicazioni concrete che la Russia abbia altri obiettivi al di fuori dell'Ucraina, tuttavia il fronte orientale va rafforzato.

Per noi la Repubblica di Moldavia è importante e cerchiamo di convincere anche gli altri Stati sul supporto da dare ai nostri vicini». 

Il vice primo ministro moldavo Popescu ha aggiunto che non si aspetta di essere invaso. E si affretta ad indicare quella che per lui è la sfida più impegnativa: la gestione dei rifugiati ucraini. Gestione che diventa, dopo oltre un mese di guerra, giorno dopo giorno sempre più problematica, con un forte campanello d'allarme lanciato dall'Interpol: traffico di esseri umani. E l'attenzione si sposta sui più fragili e indifesi dei profughi: i bambini. 

Allarme traffico di esseri umani

L'Interpol ha inviato una sua squadra in Moldavia in risposta all'alto rischio di traffico di esseri umani che si verifica in seguito alla massiccia ondata di profughi in arrivo nel Paese dall'Ucraina. Lo riferisce la Bbc citando un comunicato dell'organizzazione globale di polizia.

Dall'inizio dell'invasione russa sono circa 380mila gli ucraini fuggiti nella vicina Moldavia, che ha una popolazione di 2,6 milioni di abitanti ed è uno dei paesi più poveri d'Europa.

La squadra dell'Interpol sarà dispiegata nella capitale Chisinau e in diversi campi profughi. L'agenzia ha già ricevuto segnalazioni di trafficanti appostati ai check point per approfittare di ucraini «vulnerabili», fa sapere la stessa organizzaziobne, sottolineando che «bambini e minori non accompagnati» sono esposti al rischio maggiore.

 

Ultimo aggiornamento: 16:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA