La guerra sul campo vede gli ucraini ritirarsi dalla città-simbolo del Donbass dove si sta combattendo da diverse settimane, Severodonetsk.
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Perché è fondamentale che il grano non resti fermo nei silos in Ucraina? Spiega il Cai (Consorzi agrari d’Italia): «L’Europa per effetto della siccità e delle conseguenze del conflitto in Ucraina perderà circa 3 milioni di tonnellate di grano». Coldiretti: «L’accordo sullo sblocco dei porti consente all’Ucraina di tornare ad esportare il 95 per cento del grano via mare e di svuotare i magazzini dove si stima la presenza di oltre 20 milioni di tonnellate di cereali destinati a rifornire sia i Paesi ricchi sia quelli più poveri dove si rischiano rivolte e carestie». Putin respinge le accuse: «L’Occidente sta gonfiando artificialmente l’isteria sull’export di grano nonostante il raccolto nella Federazione russa sarà buono». Lo scenario resta complesso: i russi continuano ad alzare i toni, a rivolgere frasi minacciose nei confronti dell’Occidente. Il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, con un’acrobazia propagandistica paragona Ue e Nato a Hitler, dicendo che «stanno mettendo insieme una coalizione per una guerra contro la Russia, sembra quella di quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale». Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, parla di «accaparramento geopolitico della Ue contro Mosca». E il parlamentare filo Putin Andrey Gurulyov è arrivato a dire che in caso di conflitto «Londra sarà la prima città a essere bombardata».
BATTAGLIE
E poi c’è la guerra sul campo. Nelle parti dell’Ucraina occupate si sta ricorrendo a forme di guerriglia contro i russi. A Kherson, un funzionario di Mosca è stato ucciso con un ordigno posto sotto un’automobile. Gli ucraini accusano i russi di usare, nei bombardamenti, anche armi al fosforo. Nel Donbass la guerra è sempre più violenta e gli ucraini sono stati costretti a prendere una decisione dolorosa, ritirandosi da Severodonetsk. «Rimanere in posizioni che sono state incessantemente bombardate per mesi non ha senso. La città è stata quasi ridotta in macerie. La perdita di Severodonetsk è una perdita per l’Ucraina nel senso che qualsiasi terreno catturato dalle forze russe è una perdita, ma Severodonetsk non sarà una battaglia decisiva. Le forze russe hanno ottenuto guadagni sostanziali nell’area di Severodonetsk-Lysychansk negli ultimi giorni e le truppe ucraine continuano a subire pesanti perdite, ma gli ucraini hanno fondamentalmente raggiunto il loro obiettivo rallentando e degradando le forze russe» spiega un’analisi di Isw (il centro di studi statunitense Institute for the study of war).