Ucraina, Zelensky a Draghi: «Garantite nostra sicurezza». Oggi negoziati in Turchia

Tutti gli aggiornamenti sul conflitto minuto per minuto

Lunedì 28 Marzo 2022 di Cristiana Mangani
Ucraina diretta, Kiev: «Trasferite 70 tonnellate di cadaveri». Draghi a Zelensky: «Italia tra i garanti sicurezza»

L’Italia tra gli Stati garanti della sicurezza dell’Ucraina, quelli che dovranno assicurare una reazione militare immediata nel caso di nuove aggressioni da parte della Russia: Roma con il Consiglio dell’Onu, la Germania, la Francia, il Canada, la Turchia, Israele. La richiesta arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha avuto anche una conversazione telefonica con il premier Mario Draghi.

E apre un nuovo scenario, ancora tutto da valutare per il nostro Paese. 

Ucraina, incubo ceceni su Mariupol: «Spazzeremo via i nazisti»

Fino a un paio di settimane fa, infatti, l’Italia sembrava estranea alla possibilità di entrare a fare parte di questa “mini Nato”, a tutela della sicurezza dell’Ucraina. Ora l’ipotesi di una partecipazione alla U24, United for peace - come l’ha presentata Zelensky -, potrebbe voler dire una sorta di investimento futuro anche per i rapporti economici e culturali che già esistono tra Roma e Kiev. Nel nostro Paese vive la comunità ucraina più importante in termini numerici in Europa. Inoltre, l’Ucraina è un mercato di riferimento essenziale per l’Italia, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di prodotti metallurgici e agroalimentari, perciò impedirne una completa satellizzazione da parte della variegata platea interessata ai tesori del “granaio d’Europa”, è anche una questione di sicurezza nazionale.

LE GARANZIE
In queste ore, poi, il leader ucraino si è detto pronto a trattare sullo status di neutralità del suo Paese, ma anche a discutere per risolvere le questioni della Crimea e del Donbass. Però, alla base resta la richiesta di garanzie sul fronte della sicurezza, in modo da evitare che, tra un anno o anche meno, Putin si ripresenti davanti ai confini con le sue truppe. Ecco allora perché ha deciso di lanciare la proposta, due settimane fa in collegamento con il Congresso americano: una nuova alleanza di Stati in grado, se necessario, di intervenire militarmente nel giro di 24 ore, come ha ricordato ieri a Roma, alla Fondazione Einaudi, anche l’ambasciatore ucraino, Yaroslav Melnik. «Di questo gruppo - ha sottolineato il diplomatico - dovrebbero fare parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco».

Dopo la telefonata con Palazzo Chigi, Zelensky su Twitter ha anche ringraziato il nostro Paese per l’aiuto e la «disponibilità a unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza a sostegno dell’Ucraina». E Draghi, dal canto suo, ha ribadito «il fermo sostegno del governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi». Quello prospettato da Kiev è uno scenario che presuppone la nascita di un nuovo meccanismo di difesa al di fuori dalla Nato e che nulla ha a che fare con le Nazioni Unite. Un’alleanza che eventualmente dovrà essere ratificata con un’intesa ad hoc da raggiungere parallelamente all’auspicato accordo di pace. Cosa non semplice, osservano alcuni esperti che non nascondono come la strada di questo percorso parta in salita e sia irta di ostacoli. Intanto, se non ancora la strada per la pace, a Istanbul in queste ore si spera possa passare quella per il cessate il fuoco in Ucraina. I negoziatori di Kiev e di Mosca - sotto l’ala del presidente turco Erdogan nel palazzo presidenziale di Dolmabahce - torneranno oggi a guardarsi negli occhi dopo il burrascoso faccia a faccia del 10 marzo scorso ad Antalya tra le due delegazioni guidate dai ministri degli Esteri Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba. La situazione sul terreno sembra essere cambiata, con l’offensiva russa in netta frenata e ormai concentrata soprattutto sulla regione del Donbass. 

Zelensky sembra non dare troppo credito al presunto cambio di strategia di Mosca, appoggiandosi anche alle valutazioni che arrivano dagli Usa, secondo cui non c’è alcuna prova che Vladimir Putin si sia convinto a limitare le sue mire alla regione filo-russa. E allora, mette sul piatto una sorta di neutralità del Paese. Status da sottoporre comunque a un referendum tra i cittadini ucraini dopo il ritiro delle forze di occupazione. Le linee rosse di Kiev restano, però, quelle della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Qualcosa che ha fatto dire al capo della diplomazia russa Sergei Lavrov che, per il momento, non è previsto un possibile vertice Putin-Zelensky. Anche se, secondo il Financial Times, la Russia non chiederebbe più che l’Ucraina venga «denazificata» ed sarebbe pronta a lasciare che Kiev aderisca all’Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. La Turchia, intanto, ha definito «non realistiche» le richieste della Russia su Donbass e Crimea.
Nel frattempo, anche una guerra economica tra Russia e Occidente è scoppiata intorno al rublo. I paesi del G7 hanno ribadito ieri che chiedere il pagamento in rubli per il gas russo è «inaccettabile». A presentare la posizione del G7 è stato il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck - la Germania ha la presidenza di turno - in una dichiarazione resa nota da Berlino. Hanno tutti convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti e questo significa che un pagamento in rubli semplicemente «non è accettabile». Anche l’Eni ha chiarito che non intende farlo perché sarebbe una violazione dei contratti. Immediata la risposta di Mosca. L’Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, «non faremo beneficenza», ha risposto seccamente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare. Le autorità stanno comunque lavorando a misure per limitare la concessione di visti per la Russia ai cittadini dei Paesi coinvolti in «attività ostili», ha spiegato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

Il rischio di una espansione della guerra fa correre ai ripari la Germania che, dopo aver portato il budget per le spese militari a ben 47 miliardi nel 2021, ora vuole acquistare uno scudo antimissile: il famosissimo “Iran Dome” israeliano, considerato il più efficiente del mondo, in grado di distruggere missili a lungo raggio fino alla stratosfera, operazione che attualmente la Bundeswehr tedesca non è in grado di coprire.

L’INFORMAZIONE
Nel frattempo, il governo dello zar sta continuando a bloccare ogni tipo di informazione libera. E anche Novaya Gazeta, la più autorevole testata indipendente, ha gettato la spugna. I redattori del quotidiano diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, che pubblicò tra l’altro i reportage di Anna Politkovskaja sulla guerra in Cecenia, hanno annunciato che sospenderanno le pubblicazioni fino alla fine della guerra in Ucraina, motivando la decisione con le pressioni delle autorità.

Guerra in Ucraina, la diretta

Ore 23.36 - I militari russi hanno rapito una consigliera comunale di Melitopol. Lo ha reso noto il sindaco, Ivan Fedorov, che venne a sua volta sequestrato all'inizio del mese e poi rilasciato il 16 marzo. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo il sindaco si tratta di Iryna Shcherbak, capo del dipartimento dell'istruzione del consiglio comunale della città.

Ore 23.30 - La Russia non chiede più che l'Ucraina venga «denazificata» ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all'Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. Lo riferiscono al Financial Times quattro persone informate sui negoziati in corso tra negoziatori russi e ucraini. Nella bozza del documento per il cessate il fuoco, sottolineano le fonti, non compaiono più le parole «denazificazione», «smilitarizzazione» e protezione legale per la lingua russa.

Ore 23.00 - La compagnia militare privata russa, il gruppo Wagner, si è già schierata nell'Ucraina orientale, ci aspettiamo che dispieghino più di mille mercenari, inclusi alti dirigenti dell'organizzazione, per intraprendere operazioni di combattimento». Lo ha twittato il ministero della Difesa britannico.

Ore 21.38 - l presidente americano Joe Biden ha confermato che ci sarà «una risposta significativa» a un eventuale attacco chimico da parte della Russia. Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca, Biden ha però evitato di entrare nei dettagli.

Ore 21.32 - Joe Biden apre alla possibilità di un incontro con Vladimir Putin. All'ennesima domanda dei giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un colloquio con il leader del Cremlino, il presidente americano ha risposto: «Dipende dall'argomento di cui vuole parlare».

Ore 21.29 «Non mi interessa»: così Joe Biden ha risposto alla domanda se non pensa che Vladimir Putin possa vedere le sue parole contro di lui come una misura escalatoria.

Ore 21.17 - Le forze russe hanno compiuto un raid missilistico contro un deposito di carburante nella regione di Rivne, nell'Ucraina nordoccidentale. Lo ha riferito su Telegram il responsabile dell'amministrazione militare locale, Vitaliy Koval, citato da Ukrinform. I servizi d'emergenza si sono recati nella zona colpita, ha aggiunto.

Ore 20.22 - «Negli ultimi giorni circa 70 tonnellate di cadaveri sono state trasferite. Mi sono sempre chiesto perché il conto avvenga sui cadaveri e non sulle persone morte, la risposta è stata molta cruda: perché i cadaveri non sono interi ma pezzi di carne umana. Per questo motivo oggi non contiamo il numero ma il peso dei cadaveri». Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in video collegamento con il Consiglio Comunale di Firenze. «La città di Mariupol dove vivevano un milione di persone non esiste più - ha affermato Klitschko - Il suo sindaco mi ha detto che oltre l'80% degli edifici della città è stato distrutto. Nella città di Kharkiv 1.100 edifici sono stati distrutti, Chernihiv è meta distrutta. Irpin, Hostomel e Borodjanka sono state invece completamente rase al suolo».

Ore 18.40 - L'Ucraina era a conoscenza dei preparativi di Mosca per l'invasione già dal novembre 2021 grazie anche a infiltrati in Russia. Lo ha affermato il capo dell'intelligence del ministero della Difesa, generale Kirill Budanov, citato dalla Unian. «Abbiamo fonti, molte fonti che lavorano per noi. Le nostre fonti sono ovunque. Nell'esercito, negli ambienti politici, così come nell'amministrazione presidenziale», ha detto Budanov specificando che grazie a un'operazione di cyber intelligence di successo, l'Ucraina è stata anche in grado di ottenere «l'accesso all'intero complesso di difesa militare in Russia».

Ore 16.55 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la conversazione telefonica col premier Mario Draghi, su Twitter ringrazia «la disponibilità dell'Italia di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza a sostegno dell'Ucraina». Zelensky ringrazia Draghi anche per l'aiuto umanitario e in termini di difesa dato dal nostro Paese al popolo ucraino.

Ore 16.44 - «Ho proseguito il dialogo con il primo ministro italiano Mario Draghi. Ho discusso il contrasto all'aggressione russa e l'ho ringraziato per l'importante sostegno umanitario e di difesa. Il popolo ucraino lo ricorderà. Apprezziamo la disponibilità italiana ad unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelenesky dopo la telefonata con il presidente del Consiglio Mario Draghi, riferendosi alla disponibilità italiana a far parte dei paesi garanti della sicurezza dell'Ucraina nell'ambito di un possibile accordo di pace per mettere fine all'invasione russa.

Ore 16.26 - Sono quasi cinquemila le persone morte nell'assedio russo a Mariupol, tra cui 210 bambini. Lo afferma il il sindaco della città portuale nel sud dell'Ucraina, Vadym Boychenko, citato da Ukrinform.

Ore 15.59 - «La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all'Ucraina». Lo afferma su Telegram il sindaco della città alle porte di Kiev, Alexander Markushin.

Ore 15.50 - Pesanti combattimenti sono in corso nelle regioni del Donetsk e Lugansk «perché a differenza di altre zone operative, la Russia non smette di provare a svolgere operazioni offensive lì». Lo afferma Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del Ministero della Difesa ucraino. A Marinka e in altre città «ci sono pesanti combattimenti: le forze armate dell'Ucraina e altre forze di difesa stanno difendendo con successo questi insediamenti» mentre «altri luoghi ora sono passati sotto il controllo dell'esercito russo ma non posso nominarli». Secondo il portavoce della Difesa, la cattura dei territori delle regioni di Donetsk e Luhansk è «uno dei compiti strategici della Russia: conquistare completamente queste due regioni entro i confini amministrativi, per così dire».

Ore 15:17 - Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso della conversazione telefonica odierna con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell'Italia a contribuire all'azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina. Lo riferisce Palazzo Chigi.

Ore 14.53 - L'Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, «non faremo beneficenza». Lo ha garantito il portavoce del Cremlino, Dmitry Pesko secondo la Tass. Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare al diniego occidentale sul pagamento delle forniture in rubli come richiesto dall'amministrazione russa riferendosi a «Paesi ostili» non meglio identificati. «Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione», ha aggiunto Peskov.

Ore 14.21 - A causa dell'invasione russa l'Ucraina ha già perso 564,9 miliardi di dollari. Lo riferisce 'The Kyiv Independent' che cita il ministro dell'Economia ucraino, Yulia Svyrydenko. Questa somma include 119 miliardi di dollari per quanto riguarda le infrastrutture distrutte.

Ore 14.05 - Il più importante quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta sospende le sue pubblicazioni. Lo riferisce lo stesso giornale sul suo sito.

Ore 13.50 - Si è svolta questa mattina all'Unità di Crisi della Farnesina una riunione di coordinamento, presieduta dal ministro Di Maio, con l'ambasciata italiana in Ucraina e l'ambasciata italiana in Russia. Durante la riunione si è fatto il punto sugli italiani presenti in Ucraina. Lo stesso Di Maio ha ribadito che i connazionali sono scesi a 186. All'inizio del conflitto gli italiani in Ucraina erano 2000.

Ore 13.47 - Le truppe russe in ritirata di fronte ai contrattacchi dei soldati ucraini starebbero lasciando dietro di loro documenti e caricatori di fucili con trappole esplosive: lo riporta l'Independent che cita un tweet del blogger ed ex militare finlandese Petri Mekel. Il quotidiano britannico sottolinea che le informazioni non possono essere confermate immediatamente e finora non ci sono stati commenti da parte dell'esercito russo. 

Ore 13.00 - «I sindaci chiedono di sedersi al tavolo col governo e le prefetture ed essere coinvolti direttamente nella questione dell'accoglienza dei profughi ucraini. E' la richiesta emersa da tutti i presidenti delle Anci regionali». Lo dichiara Riccardo Varone, presidente di Anci Lazio

Ore 12.26 - I negoziati tra l'Ucraina e la Federazione Russa a Istanbul potrebbero iniziare domani alle 10 locali, le 9 in Italia. Lo ha affermato il membro della delegazione ucraina David Arahamiya, come riporta Ukrinform. Secondo Arahamiya, l'inizio dei colloqui è stato posticipato a causa di problemi logistici.

Ore 12.21 - Alcuni dei sindaci che erano stati rapiti dalle forze russe sono stati ritrovati morti. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi in un'intervista all'Economist. «Stanno rapendo i sindaci delle nostre città. Ne hanno uccisi alcuni. Alcuni di loro non li troviamo. Alcuni li abbiamo già trovati e sono morti», ha detto il presidente ucraino. Nei giorni scorsi i media ucraini avevano sottolineato che erano almeno 14 i sindaci sequestrati.

Ore 12.12 - «Non troviamo una motivazione razionale a questa guerra. La pace è sempre doverosa e possibile: proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, con l'accoglienza dei profughi. E con misure economiche e finanziarie che indeboliscono chi vuole imporre con la violenza delle armi una guerra che, se non trovasse ostacoli, non si fermerebbe. Occorre fermarla ora, subito. Servono dialogo e trattative per chiudere la guerra immediatamente». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando all'università di Trieste.

Ore 12.05 - Nelle ultime 24 le truppe russe hanno bombardato la regione di Kharkiv più di 200 volte con artiglieria e mortai, con lanciarazzi multipli e Tornado con munizioni a grappolo vietate. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov su Telegram, citato dal Kyiv Independent. Secondo Sinegubov, le forze armate ucraine hanno contrattaccato in alcune aree.

Ore 11.37 - «Il nostro presidente ha lanciato l'iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l'Italia. Sono contento di vedere l'Italia in questo elenco». Lo ha detto l'ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk, nel corso del convegno L'aggressione militare russa in Ucraina: quale futuro per la nostra libertà, organizzato dalla Fondazione Einaudi.

Ore 11.14 - Il presidente russo Putin «non ha mai rifiutato di incontrare» il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma «un incontro per scambiare opinioni adesso sarebbe controproducente». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un'intervista ai media serbi, secondo quanto riferisce la Tass. «No, non ci sono progressi». Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano se siano stati fatti progressi sulla possibilità di un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Ore 10.57 - «Non penso che il presidente russo Vladimir Putin visualizzi nella sua mente la stessa Ucraina che vediamo noi. Vede l'Ucraina come una parte del suo mondo, della sua visione del mondo, ma ciò non corrisponde a quello che è accaduto negli ultimi 30 anni». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista all'Economist. «Credo che Putin non sia stato in un bunker per due settimane o sei mesi, ma per più di due decenni. Non lo intendo letteralmente, ma nel senso che ha ricevuto informazioni solo dalla sua cerchia. E l'Ucraina, mentre era in questo bunker, è cambiata in modo significativo. Quindi il modo in cui vede l'Ucraina è molto diverso dall'Ucraina che esiste nella vita reale», ha aggiunto Zelensky, secondo cui il »problema« di Putin è che ha una visione del 21esimo secolo che è quella del secolo precedente.

Ore 10.55 - Il Regno Unito per la prima volta ha consegnato alle forze armate dell'Ucraina gli Starstreak, i missili antiaerei portatili molto più potenti degli americani Stinger attualmente in dotazione alle truppe di Kiev che contrastano i velivoli russi nei cieli del Paese europeo. Lo ha confermato ai media il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. La fornitura era stata promessa da Londra e fa parte degli impegni presi di recente per aumentare la capacità difensiva dell'esercito ucraino. Il sistema d'arma, costruito in Gran Bretagna, ha una gittata di sette chilometri ed è dotato di un missile in grado di raggiungere una velocità di tre volte superiore a quella del suono.

Ore 10.40 - La Cina vede «il dialogo e la negoziazione» come «l'unico modo corretto per risolvere la questione ucraina: ciò che tutte le parti devono fare urgentemente ora è alleviare la situazione, promuovere i colloqui e porre fine alla guerra, piuttosto che intersificare i conflitti». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin a una domanda sulle dichiarazioni del presidente Usa Joe Biden che nel weekend, dalla Polonia, ha detto che il presidente russo Vladimir Putin «non può continuare a restare al potere», definendolo anche un «macellaio».

Ore 10.31 - Le forze ucraine hanno abbattuto un missile da crociera russo nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese. Lo ha reso noto su Telegram il comando delle truppe d'assalto aereo dell'esercito di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.

Ore 10.23 - La città di Mariupol è sull'orlo di una catastrofe umanitaria e deve essere completamente evacuata. È l'appello del sindaco della città del sud dell'Ucraina Vadym Boichenko, secondo quanto riporta il Guardian. Il primo cittadino ha detto che circa 160mila civili sono intrappolati nella città senza energia elettrica e che 26 autobus sono in attesa di evacuare i civili ma le forze russe non hanno acconsentito a garantire un passaggio sicuro.

Ore 9.46 - Heineken ha deciso di lasciare la Russia. L'azienda olandese produttrice di birra spiega in una nota che, «a seguito della revisione strategica delle attività in Russia», ritiene che la propria presenza nel Paese «non sia più sostenibile né praticabile nel contesto attuale».

Ore 9.45 - Le truppe russe hanno distrutto cinque aerei da guerra ucraini, tra cui un caccia Su-27: lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, il maggiore generale Igor Konashenkov, come riporta Tass. «L'aviazione e la difesa aerea delle forze aerospaziali russe hanno abbattuto quattro aerei Su-24 dell'aviazione ucraina nella regione di Chernihiv, due di loro nella zona di Repki, e altri due nella zona di Gorodnya. Un caccia ucraino Su-27 è stato abbattuto vicino a Kramators'k, nella regione di Donetsk», ha detto Konashenkov.

Ore 9.44 - Nessun corridoio umanitario oggi in Ucraina per motivi di pubblica sicurezza. Lo fa sapere la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram. «Avvertimento: la nostra intelligence ha riportato possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari. Pertanto - afferma -, per motivi di pubblica sicurezza, oggi non apriamo corridoi umanitari».

Ore 9.41 - Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo, alla Banca Centrale e a Gazprom di attuare entro il 31 marzo le disposizioni che prevedono l'uso del rublo per i pagamenti delle forniture di gas ai «Paesi ostili». Lo ha riferito il Cremlino.

Ore 9.12 - L'esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l'Ucraina e sta rifornendo di proiettili le piattaforme di lancio del sistema missilistico Iskander situate in Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore di Kiev, citando l'intelligence militare ucraina. Le piattaforme di lancio sono dispiegate vicino Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.

Ore 8.40 - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato di non essere ancora in grado di raggiungere Mariupol, la città dell'Ucraina meridionale assediata dalle forze russe. Lo ha sottolineato il portavoce del Cicr, Matt Morris, in un'intervista alla Bbc. «Le parti devono essere i garanti e trovare un accordo per consentire un passaggio sicuro. Devono pubblicizzare il percorso e concedere molto tempo alle persone per uscire», ha detto il portavoce. «Al momento non abbiamo una squadra in grado di accedere» a Mariupol, ha aggiunto. Il diritto internazionale umanitario, ha affermato, «richiede che le persone possano partire e che non siano costrette ad andarsene».

Ore 8.35 - Il ministero della Difesa russo ha rilasciato oggi un video in cui si vedono veicoli blindati delle Forze aviotrasportate in movimento nella regione di Kiev. Lo riporta Interfax. «Unità delle forze aviotrasportate hanno eseguito una marcia nella regione di Kiev, hanno attraversato un fiume e hanno rilevato e abbattuto un drone ostile sulla loro strada», ha detto il ministero. Il video mostra un convoglio di veicoli corazzati russi che si muove lungo la strada E95, dopo aver lasciato Zalissya, a circa 40 chilometri da Kiev.

Ore 8.16 - Le forze ucraine hanno respinto cinque attacchi dell'esercito russo nelle regioni di Donetsk e Luhansk, nell'est del Paese. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Kiev in un nuovo report sui combattimenti in corso. Secondo Kiev, l'esercito ucraino continua ad impedire alle truppe russe di prendere il controllo di alcune vie di comunicazione strategiche che portano alla capitale. Negli attacchi respinti nel Donbass, si precisa, sono stati distrutti due tank e un blindato e ci sono state diverse vittime russe. L'Aviazione militare ucraina, inoltre, ha annunciato di aver abbattuto quattro aerei, un elicottero e due droni.

Ore 8.10 - È aumentato a 143 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, contro i 139 di ieri, mentre i feriti sono adesso 216: lo ha reso noto su Telegram Liudmyla Denisova, responsabile per i diritti umani del Parlamento ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform.

Ore 8.03 - «Chiediamo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adotti misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale dell'Onu per eliminare il rischio che l'incidente di Chernobyl possa ripetersi a causa delle forze di occupazione russe». Lo ha affermato su Facebook la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk, rivolgendosi ai leader dei Paesi «da cui oggi dipende il destino dell'intero mondo civile».

Ore 8.00 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato le autorità russe per il trattamento riservato ai loro soldati caduti al fronte, i cui corpi vengono abbandonati o riportati in patria in ciò che ha definito «sacchi della spazzatura». Lo riporta il Kyiv Independent. «E' spaventoso perché quando è così che trattano la propria gente, allora come trattano gli altri? E' barbarie e finirà male», ha aggiunto nel corso di un'intervista ai media russi.

Ore 7.59 - Il governo ucraino ha promesso «un'indagine immediata» su un video di circa sei minuti che mostra alcuni militari che indossano le mimetiche dell'esercito ucraino sparare alle gambe di presunti prigionieri russi durante un'operazione nella regione di Kharkiv. Nel video i prigionieri sono a terra con le mani legate e hanno al braccio il nastro arancione-nero della Guardia Nazionale di Mosca. Secondo i media ucraini, si tratterebbe di un falso. «Il governo sta prendendo in considerazione (il video, ndr) molto seriamente e ci sarà un'indagine immediata», ha commentato il consigliere della presidenza ucraina, Oleksiy Arestovych, citato dalla Cnn. «Siamo un esercito europeo e non umiliamo i nostri prigionieri. Se questo risultasse essere reale, si tratterebbe di un comportamento assolutamente inaccettabile», ha aggiunto.

Ore 7.41 - Le truppe russe hanno attaccato stamattina la città di Rubizhne, nella regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina. Ci sono almeno un morto e un ferito. Lo annuncia il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai su Telegram. «Bombardamento mattutino a Rubizhne: abbiamo morti e feriti», si legge nel post, riportato da Ukrinform. «Danneggiata una casa - aggiunge -, ritrovato il corpo di una vittima, il ferito è stato portato in ospedale in ambulanza. Il numero delle vittime è ancora in fase di definizione».

Ore 7.27 - «La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno nel sud intorno Mariupol, dove continuano intensi combattimenti mentre tenta di conquistare il porto». Lo scrive l'intelligence britannica in un nuovo aggiornamento sulla guerra in Ucraina, sottolineando che nel resto del Paese la situazione non cambia. Evidenziando ancora una volta «le carenze logistiche» dell'esercito russo, l'intelligence sostiene che «nelle ultime 24 ore non ci sono stati cambiamenti significativi nella disposizione delle truppe russe in Ucraina».

Ore 7.02 - Il ministro agli Esteri russo Sergei Lavrov visiterà Delhi questa settimana per incontri ufficiali: lo fanno sapere fonti del governo indiano. La visita, la prima di un rappresentante del governo russo da quando il presidente Vladimir Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina, si inserisce in un flusso di arrivi da parte di leader dei paesi occidentali che mirano a far cambiare posizione all' India, che non ha criticato Mosca per l'invasione. Ci si aspetta che la visita di Lavrov si focalizzerà sui nuovi assetti strategici conseguenza della guerra, sulle possibili interruzioni delle forniture militari che Delhi ha commissionato a Mosca e, in particolare, sull'acquisto del grezzo russo, sul quale c'è accordo tra i due paesi, ma non è ancora stato definito il meccanismo dei pagamenti.

Ore 4.17 - Kiev, la Russia «sta polverizzando» Mariupol
Il ministero degli Affari esteri ucraino afferma che le forze russe hanno trasformato «in polvere» la città assediata di Mariupol, mentre descrivono l’attuale situazione umanitaria nella città come «catastrofica». «Mentre Mariupol è assediata e bombardata, la gente lotta per sopravvivere. La situazione umanitaria in città è catastrofica. Le forze armate russe stanno trasformando la città in polvere», ha affermato oggi il dicastero sul suo account Twitter facendo appello a «salvare Mariupol».

Ore 4.09- La Russia sta ritirando sul territorio della Bielorussia le unità che hanno subito perdite significative durante l’offensiva, per ripristinare la loro capacità di combattimento. È quanto riporta lo Stato maggiore dell’esercito ucraino nel suo ultimo aggiornamento. In particolare, secondo l’ultimo rapporto, alcune unità della 106a divisione aviotrasportata russa sono state ritirate dal territorio della regione di Kiev al territorio della Bielorussia.

Ore 3.31 Nel suo ultimo rapporto operativo, l'esercito dell' Ucraina sostiene che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. Il ritiro ha «significativamente ridotto» l'intensità dell'avanzata di Mosca, aggiunge lo stato maggiore delle forze armate ucraine. I funzionari militari affermano poi di ritenere che la Russia stia trasportando missili 'Iskander' a Kalinkavichy, nel sudest della Bielorussia. 

Ore 3.03 - La Repubblica Ceca ha congelato beni per milioni di euro appartenenti ai magnati russi colpiti dalle sanzioni Ue. Lo ha annunciato il primo ministro Petr Fiala, citato dai media internazionali. Fiala ha anche affermato che il governo deve prendersi cura dei cittadini cechi che lavorano in aziende locali di proprietà degli individui russi sanzionati, ma ha escluso l’idea di nazionalizzare le loro attività. Praga è l’ultima capitale europea ad annunciare di aver congelato i beni degli oligarchi russi a seguito delle sanzioni imposte dall’Ue contro Mosca per la guerra in Ucraina.

Ore 2.20 - Scholz,Germania valuta sistema difesa antimissile
La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo, ha affermato il cancelliere Olaf Scholz citato dalla Bbc. «Questo è certamente uno dei problemi di cui stiamo discutendo, e per una buona ragione», ha risposto Scholz all’emittente pubblica Ard quando gli è stato chiesto se la Germania potrebbe acquistare un sistema come l’Iron Dome israeliano. Non ha specificato tuttavia quale tipologia stia prendendo in considerazione Berlino. Alla domanda se la Germania voglia acquistare un sistema di difesa con una portata maggiore rispetto alle sue attuali batterie di Patriot, Scholz ha risposto: «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi». La Germania - ricorda la Bbc - ha trasformato la sua politica di difesa dopo l’invasione russa dell’Ucraina, annunciando decine di miliardi di dollari in più per l’esercito e impegnandosi a raggiungere l’obiettivo di spesa militare della Nato del 2% del Pil.

Ore 1.48 - Ucraina: Zelensky, cerchiamo pace senza alcun indugio
In un nuovo videomessaggio pubblicato sui social media, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta cercando la pace «senza alcun indugio». Aggiungendo che l’obiettivo «ovvio» di Kiev è il ripristino di una vita normale per il Paese. Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Russia si svolgerà domani e dopodomani in Turchia. «Le nostre priorità nei negoziati sono note - afferma Zelensky -. La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio. Efficaci garanzie di sicurezza per il nostro Stato sono obbligatorie. Il nostro obiettivo è ovvio: la pace e il ripristino di una vita normale nel nostro Paese natale il prima possibile». «Cerchiamo la pace. Veramente. Senza alcun indugio - sottolinea il presidente ucraino nel video -. Come sono stato informato, ora c’è l’opportunità e la necessità di un incontro faccia a faccia in Turchia: non è affatto male, vediamo il risultato».

 

Ore 1.34 - In un video iniziato a circolare online, si vedono quelli che sembrano essere soldati ucraini sparare alle ginocchia a presunti prigionieri russi durante un’operazione nella regione di Kharkiv. Interpellato in merito al video, il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha dichiarato: «Il governo lo sta prendendo molto sul serio e ci sarà un’indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro nostri prigionieri. Se è accaduto davvero, si tratta di un comportamento assolutamente inaccettabile». Sarebbe tutta una montatura però secondo il capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi: «Al fine di screditare le forze di difesa - afferma -, il nemico filma e distribuisce video di scena che mostrano il trattamento disumano da parte di presunti `soldati ucraini´ nei confronti dei `prigionieri russi´. Sottolineo che i militari delle forze armate ucraine e di altre legittime formazioni militari aderiscono rigorosamente alle norme del diritto umanitario internazionale».

Ore 1.07 - L’Ucraina chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl, un raggio di 30 Km dalla centrale nucleare, e istituire una missione speciale dell’Onu lì. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, durante un briefing, secondo quanto riporta la stampa ucraina. «Nel contesto della sicurezza nucleare, le azioni irresponsabili dell’esercito russo rappresentano una seria minaccia non solo per l’Ucraina ma anche per centinaia di milioni di europei- ha sottolineato Vereshchuk - Pertanto, chiediamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale delle Nazioni Unite per eliminare il rischio che l’incidente di Chernobyl si ripresenti a causa delle forze di occupazione russe».

Ore 00.58 - Le forze russe stanno continuando in queste ore a effettuare attacchi missilistici in tutta l’Ucraina. Lo afferma Mikhail Podoliak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. In un post su Twitter, Podoliak cita in particolare le città di Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne come bersagliate da Mosca. «Sempre più missili ogni giorno. Mariupol sotto un bombardamento `a tappeto´», scrive il consigliere di Zelensky. «La Russia non ha più umanità, civiltà. Solo missili, bombe e tentativi di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra», commenta Podoliak.

Ore 00.51 - Biden: non ho chiesto cambio regime in Russia
«No». Così Joe Biden ha risposto a chi gli chiedeva se nel discorso pronunciato a Varsavia, in cui ha detto che Vladimir Putin «non può restare al potere», facesse riferimento a un cambio di regime in Russia. Lo riferiscono i giornalisti al seguito del presidente americano, che lo hanno interpellato all’uscita dalla messa in una chiesa a Georgetown.

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 06:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA