Ucraina, controffensiva lenta. Lo sfogo dei soldati: «L'addestramento Nato non ha funzionato perchè tarato sul Medio Oriente»

Tra le tante lezioni che l'esperienza dell'Ucraina offre, forse la più preziosa è la capacità di adattamento delle tecniche militari

Lunedì 2 Ottobre 2023 di Marta Giusti
Ucraina, controffensiva lenta. Lo sfogo dei soldati: «L'addestramento Nato non ha funzionato»

Il lento progresso della controffensiva ucraina lanciata all'inizio di giugno ha portato a sollevare dubbi sulla validità delle truppe da parte degli Usa e dei paesi occidentali. A scriverlo, sul portale americano Business Insider, è il giornalista  Michael Peck che si occupa di Difesa. Le difficoltà dell’Ucraina, scrive Peck, potrebbero essere un presagio di ciò che potrebbe accadere se gli eserciti della Nato dovessero combattere senza un ampio supporto aereo e logistico. Non che la controffensiva ucraina sarebbe stata facile, ma è stata più lenta del previsto, dal momento che i russi hanno trascorso mesi a costruire le proprie difese, utilizzando le vecchie  fortificazioni dell’era sovietica e adattando nuove tattiche, come campi minati più grandi e vicini. L’idea che le truppe ucraine sarebbero state in grado di rispondere con le tattiche in stile occidentale, con poche settimane di addestramento – rendendosi autonomi dopo decenni di rigido comando e controllo dall’alto in stile sovietico – è sempre stato forse utopistico, spiega Peck. Soprattutto perché l'addestramentoè avvenuto con la guerra in corso contro una delle potenze più forti del mondo. Ma l’addestramento occidentale non sembra essere stato adatto alla guerra in Ucraina, come hanno osservato ai media britannici openDemocracy i soldati ucraini addestrati in Gran Bretagna.

Guerra Ucraina, la svolta che arriva dai missili occidentali: ecco perché stanno mandando in crisi la contraerea russa

Controffensiva ucraina, dove ha fallito l'addestramento?

In particolare, l'addestramento non avrebbe riguardato come affrontare  trincee, campi minati, filo spinato, fossati anticarro e denti di drago. Sebbene l’Ucraina abbia fatto progressi nel penetrare la prima e la più letale delle tre linee fortificate russe, queste difese hanno rallentato l’avanzata e causato pesanti perdite.

Nei primi giorni della controffensiva, le unità d’assalto ucraine operavano  in stile Nato: colonne corazzate equipaggiate con carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca e veicoli corazzati Bradley di fabbricazione statunitense avrebbero dovuto violare rapidamente le difese russe e penetrare nelle retrovie. Invece,  sono stae bloccate nei campi minati e colpite dall’artiglieria russa e dagli elicotteri d’attacco.

L’Ucraina alla fine ha abbandonato le tattiche occidentali per una vecchia strategia che risale al 1917.

Avanzamenti metodici da parte di piccole unità di soldati a piedi per impossessarsi di qualche decina o qualche centinaio di metri alla volta in attacchi veloci, mentre l'artiglieria martella le trincee per sfinire il nemico e portarlo a consumare riserve e rifornimenti. Alcuni sostengono che l’Ucraina non abbia gli strumenti necessari per attuare adeguatamente le strategie occidentali, ma gli stessi militari occidentali probabilmente avrebbero difficoltà a combattere in queste condizioni.

Nazioni europee – come la Germania, che disponevano di un potente esercito durante la Guerra Fredda, hanno ridotto i budget per la difesa negli ultimi 30 anni, lasciando i loro eserciti con carri armati e aerei che non possono funzionare e scorte di munizionii sufficienti solo per qualche giorno di intenso combattimento.

Tecniche vecchie

L’esercito americano sta concentrando la sua attenzione sulla competizione con potenti rivali, Russia e Cina, ma è impossibile affrontare i nemici con aerei e navi vecchi e una e carenza di componenti, che adesso sta sollevando molte perplessità. 

I critici sottolineano il fallimento delle strategie militari occidentali che non prevedono  addestramento e le tattiche adeguate a un mondo in cambiamento. Ad esempio, sfondare i campi minati con cariche esplosive e veicoli di sminamento era una tecnica che funzionava durante la seconda guerra mondiale, ma potrebbe non funzionare oggi, quando un nemico può minare un campo utilizzando droni  e poi farlo esplodere, o impiegando munizioni guidate a lungo raggio che interrompono le operazioni.

Elicotteri d'attacco russi Ka-52, gli "avvoltoi di Putin" distrutti da Kiev: così l'Ucraina ha costretto Mosca a cambiare strategia nella controffensiva

L'esperienza in Medio Oriente poco utile per combattere i russi

Dietro tutto ciò c’è la preoccupazione più profonda, ossia che l’Occidente sia preparato per la guerra sbagliata sulla base dell'esperienza maturata  durante i due decenni in cui i suoi militari hanno combattuto insurrezioni e terroristi. In effetti, i tirocinanti ucraini hanno dichiarato a openDemocracy che i loro istruttori spesso insegnavano loro lezioni basate sulle loro esperienze in Medio Oriente, ad esempio su come identificare i ribelli tra i civili.

Lo ha detto il comandante di un battaglione della marina ucraina. Il New York Times aveva incontrato gli istruttori americani che avevano spiegato: gli avversari in Iraq e Afghanistan «non erano come i russi». Così i marines hanno persino ridipinto i loro Humvee forniti dagli Stati Uniti, coprendo la mimetica del deserto con vernice verde più adatta all’Ucraina.

Guerra meccanizzata, cos'è e cosa comporta

Il Pentagono si è reso conto tardivamente che la sua attenzione alla lotta agli insorti a bassa tecnologia ha portato all’atrofia delle competenze necessarie per la guerra meccanizzata su larga scala. Per anni, equipaggi di carri armati e di artiglieria altamente addestrati sono stati relegati al servizio dei checkpoint. In Iraq e Afghanistan, le forze statunitensi e della Nato potevano contare sul sostegno di aerei che operano contro nemici la cui artiglieria  erano Ied (ordigni esplosivi improvvisati) e armi leggere. Durante quelle campagne contro il terrorismo e gli insorti, molte risorse sono state concentrate sullo sviluppo di attrezzature, come i sistemi anti-ied, che avrebbero un’utilità limitata in una guerra meccanizzata che l’esercito americano probabilmente dovrà affrontare in futuro. Se gli Stati Uniti e i loro alleati dovessero combattere contro la Russia o la Cina, si tratterebbe di uno scontro convenzionale su larga scala, contro un avversario ben armato e con equipaggiamenti comparabili o superiori: dai droni d’attacco unidirezionali e l’artiglieria da campo ai missili terra-aria alle  armi ipersoniche, fino alla Guerra ibrida, informatica e delle operazioni di informazione.

Gli eserciti occidentali sono adeguatamente addestrati per funzionare anche se le loro comunicazioni venissero bloccate? Si chiede il giornalista? Possono sfondare una linea fortificata se i loro genieri da combattimento sono stati distrutti dall'artiglieria?

La cosa più importante è sapere come reagirebbero le truppe della Nato se la loro potenza aerea venisse neutralizzata da intercettori e missili antiaerei nemici o se dovessero affrontare attacchi da parte di velivoli nemici, che l'esercito americano non ha affrontato su larga scala dalla Seconda Guerra mondiale.   

Sono domande puramente teoriche, ma è chiaro che la preparazione, per un  simile ipotetico scenario, non sia facile.

Controffensiva ucraina, cosa sta succedendo sul Mar Nero? Ecco come Kiev sta respingendo la Russia

Armi vecchio stile ancora centrali

Nonostante il successo dei droni e dei moderni missili da crociera, la guerra in Ucraina ha dimostrato che le armi vecchio stile – armature, artiglieria, mine e sistemi di sminamento – sono ancora la spina dorsale della guerra di massa. La letalità di queste armi e la natura logorante del conflitto suggeriscono che le nazioni dovranno accettare pesanti perdite in attrezzature e personale. Tra le tante lezioni che l'esperienza dell'Ucraina offre, forse la più preziosa è la capacità di adattamento. Molti esperti si aspettavano che la Russia conquistasse l’Ucraina entro pochi giorni dall’invasione, ma l’Ucraina ha sfidato tali aspettative trovando modi per utilizzare le sue risorse limitate – e sfruttare le vulnerabilità russe – così bene che non solo ha fermato l’invasione, ma ha riconquistato aree di territorio e costretto le truppe russe a fermarsi durante il contrattacco.  Il prezzo da pagare è stato brutale e la vittoria è incerta, ma dimostra che adeguare la tattica  cambiandola, utilizzando nuove tecnologie e facendolo rapidamente, ha maggiori probabilità di prevalere.

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA