Ucraina, Biden-Macron e la conferenza per la pace in Ucraina. Il capo della Casa Bianca: «Pronto a parlare con Putin»

Vertice mondiale il 13 dicembre a Parigi

Venerdì 2 Dicembre 2022 di Anna Guaita
Ucraina, Biden-Macron e la conferenza per la pace in Ucraina. Il capo della Casa Bianca: «Pronto a parlare con Putin»

NEW YORK «La Francia e gli Stati Uniti, insieme a tutti i nostri alleati, sono più forti che mai contro la brutale guerra della Russia contro l'Ucraina». Queste le parole con cui Joe Biden ha cominciato la conferenza stampa a fianco di Emmanuel Macron ieri pomeriggio. La guerra nel cuore dell'Europa, il Medio Oriente, le tensioni nella regione Indo-Pacifica, il clima, i diritti civili sono stati al centro delle conversazioni con il presidente francese in visita di Stato. Particolare calore i due leader hanno espresso sull'Ucraina, con evidente indignazione per «la brutalità dell'aggressione russa». «Non mi aspettavo tanta brutalità, contro i civili, contro le famiglie» ha commentato Biden, che insieme a Macron ha promesso «Putin pagherà le conseguenze della sua guerra».

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SFORZO COLLETTIVO
I due capi di Stato hanno riconfermato l'impegno a continuare il «sostegno alla difesa della sovranità e della integrità territoriale dell'Ucraina, compresa la fornitura di assistenza politica, di sicurezza, umanitaria ed economica per tutto il tempo necessario».

Hanno anche confermato che fra pochi giorni, il 13 dicembre, si terrà a Parigi una conferenza internazionale di pace, in uno sforzo collettivo di cercare una strada per mettere fine al conflitto. Alla comunicazione è comunque seguita una postilla identica sia di Macron che di Biden: non si faranno pressioni su Kiev perché accetti compromessi inaccettabili.

 


Dalla Russia è giunta una reazione non del tutto negativa, per bocca del ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che ha auspicato «un dialogo rispettoso» e ha indicato nell'attuale zar del clima ed ex segretario di Stato John Kerry il possibile interlocutore: «Aiuterebbe a risolvere i problemi». Dal canto suo Biden si è detto pronto a parlare con Vladimir Putin, ma ha aggiunto scettico: «Se davvero sta cercando un modo per porre fine alla guerra».
Pur con l'Ucraina sullo sfondo, nella loro conferenza stampa Biden e Macron sono stati subissati da domande su un tema che sin dalla vigilia appariva l'elemento di una possibile nuova guerra commerciale fra i due continenti: i sussidi che il governo Usa garantisce alle aziende che abbracciano la transizione energetica, e in particolare il sostegno alla produzione di veicoli elettrici, batterie e energie rinnovabili che siano «made in America». Biden ha reagito: «Non chiedo scusa, ma succede che quando si scrivono leggi complesse e vaste come la Ira (Inflation Reduction Act) si registrano dei difetti da ripulire». Il presidente ha assicurato che c'è la volontà di ripararli: «Continueremo a creare posti di lavoro ma non alle spese dell'Europa». Dal canto suo Macron ha sottolineato che nel suo viaggio intendeva «risincronizzare gli sforzi» e «garantire un forte sistema di integrazione per le industrie critiche». Sia Macron che Biden si son detti soddisfatti di come sono andati i colloqui sul tema dei sussidi, e hanno rivelato che le rispettive squadre continueranno a discutere sul tema dei sussidi e della supply chain, «con l'intento comune di creare più lavori e industrie più forti».

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IL DISCO IN OMAGGIO
Che insomma la spaccatura avvenuta un anno fa quando l'alleanza Usa-Gran Bretagna-Australia penalizzò i sottomarini francesi sia pienamente superata è più che chiaro. I due leader lo avevano fatto capire con i loro stessi gesti sia con la cena privata la sera di mercoledì, sia nella stretta di mano sul prato della Casa Bianca ieri mattina, una stretta che si è prolungata fino a diventare quasi un abbraccio, mentre sul sottofondo musica patriottica e bandiere sventolanti creavano un palcoscenico di spettacolare efficacia. Con un gesto di fine sensibilità, i Macron hanno portato in regalo alla coppia americana un disco in vinile con la registrazione originale della colonna sonora del film Un Uomo e una Donna, il film che Joe e Jill andarono a vedere nel loro primo appuntamento. Biden ha riconosciuto in Macron non solo «il leader della Francia, ma anche uno dei leader dell'Europa», e l'affermazione non è sfuggita a nessuno, per quanto lasciava trasparire l'importanza che il presidente attribuisce all'alleanza con l'Europa, soprattutto in funzione anti-Russia, ma anche come contrafforte contro l'espansionismo economico della Cina.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA