Nuove accuse di molestie sessuali a Donald Trump. La giornalista americana Jean Carroll, nota per essere stata una delle più famose opinioniste e per aver curato dal 1993 l'iconica rubrica della posta del cuore per la rivista Elle, accusa il tycoon di averla molestata e poi stuprata in un camerino di Bergdorf and Goodman, il grande magazzino di lusso sulla Fifth Avenue a due passi dalla Trump Tower, a New York. L'episodio, raccontato dalla oggi 75enne Carroll in un suo libro in uscita, risalirebbe a 23 anni fa.
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Carroll, nell'anticipare alcuni passaggi del suo libro al New York Magazine, racconta come Trump - era la fine del 1995 o i primi del 1996 - la riconobbe all'interno di Bergdorf and Goodman e le chiese un consiglio per fare un regalo ad una ragazza.
Ira di Trump: «Mai incontrata Carroll». Donald Trump reagisce alle accuse di stupro mossegli dalla giornalista Jean Carroll nel suo nuovo libro: «Non l'ho mai incontrata - afferma in una nota diffusa dalla Casa Bianca - si tratta solo di false accuse fatte solo per spingere le vendite del libro».
Trump ringrazia quindi i responsabili del grande magazzino Bergdorf and Goodman, dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale, per aver confermato che non esistono video o immagini di alcun tipo sul presunto episodio, e parla di «vergogna».
Il presidente americano insinua quindi che si possa trattare di una mossa politica e che la donna, che ha rivelato i contenuti del libro sul New York Magazine, possa agire per conto del partito democratico. «Chiunque abbia informazioni di questo tipo ci informi subito», afferma il tycoon.