LA GIORNATA

Donald Trump incriminato per il caso pornostar: «Io perseguitato». Il legale: «Non patteggerà». Oltre 30 capi di accusa Martedì sarà in tribunale

Le notizie in diretta dopo la decisione del Gran Giurì del Tribunale di Manhattan

Venerdì 31 Marzo 2023

Udienza per Trump fissata per martedì pomeriggio

È stata fissata per le 14.15 ora locale (le 20.15 in Italia) di martedì prossimo l'udienza in cui dovrà presentarsi Donald Trump per il caso della pornostar Stormy Daniels.

Lo riferiscono i media Usa.

Ivanka Trump: "Amo mio padre, addolorata per entrambi"

«Amo mio padre e amo il mio Paese. Oggi sono addolorata per entrambi». Così Ivanka Trump, figlia dell'ex presidente Donald Trump, ha commentato su Instagram l'incriminazione a Manhattan. «Apprezzo le voci di tutto lo spettro politico che esprimono sostegno e preoccupazione», ha aggiunto.

Avvocato di Trump: "Non sarà ammanettato"

Donald Trump non sarà ammanettato quando martedì si costituirà in tribunale per l'incriminazione nel caso della pornostar: lo afferma il suo avvocato, Joe Tacopina.

L'avvocato: Trump non accetterà alcun patteggiamento

«Zero, zero. Il presidente Trump non accetterà alcun patteggiamento. Non succederà. Non c'è alcun crimine». Così in un'intervista a NBC News, uno dei legali di Trump, Joe Tacopina, esclude un patteggiamento nell'incriminazione sul caso di Stormy Daniels.

Usa 2024, Trump lancia raccolta fondi

Meno di un'ora dopo la diffusione della notizia della decisione del gran giurì di Manhattan di votare a favore dell'incriminazione di Donald Trump, la campagna per la rielezione dell'ex presidente alla Casa Bianca ha lanciato una raccolta fondi, affermando, in una mail ai suoi sostenitori, che «la sinistra pensava di poterci spezzare con l'ennesima caccia alle streghe». «Pensavano che minacciando il mio possibile arresto e denuncia ci avrebbero costretti a porre fine alla nostra campagna del 2024. Si sbagliavano di grosso, amico…», si legge ancora nella mail, come riferisce il New York Post online. L'e-mail chiede donazioni a sostegno della campagna presidenziale di Trump del 2024 ed è stata ricevuta dai sostenitori dell'ex presidente.

Il Cremlino: no comment su incriminazione Trump

L'incriminazione dell'ex presidente americano Donald Trump è un affare «interno» degli Stati Uniti e la Russia non intende rilasciare alcun commento in merito. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un briefing con i giornalisti: «Non penso che sia argomento per un nostro commento. Questi sono processi interni americani per i quali non riteniamo necessario commentare in alcun modo»

Sostenitori di Donald Trump davanti alla tenuta a Mar-a-Lago

I sostenitori di Donald Trump si sono riuniti nella notte fuori dalla tenuta dell'ex presidente a Mar-a-Lago, dove il tycoon si trova dopo la notizia della sua incriminazione per aver pagato la pornostar Stormy Daniels. I supporter hanno sventolato bandiere mentre esprimevano incredulità per le accuse mosse contro il candidato repubblicano per le elezioni del 2024.

 

Cosa succede ora? Domande e risposte

«Indicted». È la parola più googlata delle ultime ore, da quando è stata accostata a Donald Trump. Il tycoon americano è stato «incriminato» dal gran giurì del tribunale di Manhattan per un pagamento in denaro fatto alla pornostar Stormy Daniels durante le elezioni del 2016. È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che un ex presidente deve affrontare un'accusa penale. 

 

Mike Pence: «Un oltraggio»

«Un oltraggio» e «un esempio di persecuzione politica». Così l'ex vicepresidente americano Mike Pence ha definito - parlando con la Cnn - la decisione del gran jury di Manhattan di votare per l'incriminazione dell'ex presidente. «Credo che l'accusa senza precedenti di un ex presidente degli Stati Uniti per una questione di finanziamento della campagna elettorale sia uno scandalo», ha affermato, criticando poi «l'ossessione dei media per queste indagini su Donald Trump». «Credo che gli americani vedranno tutto questo, e si renderanno conto che si tratta di un nuovo esempio di criminalizzazione politica di questo paese e del tipo di dramma che coinvolge Washington e rende impossibile risolvere veramente i problemi».

Oltre 30 capi di accusa di frode aziendale

L'ex presidente Donald Trump deve affrontare oltre 30 capi di accusa di frode aziendale nell'inchiesta da parte della procura di Manhattan. Lo riferiscono due fonti a conoscenza del caso alla Cnn.

 

L'avvocato di Trump: dovrebbe consegnarsi martedì

Donald Trump potrebbe consegnarsi alle autorità di Manhattan martedì prossimo per la formalizzazione delle accuse a suo carico dopo l'incriminazione nel caso Stormy Daniels. Lo riferisce al New York Times uno dei suoi avvocati, Susan R. Necheles.

 

 

 

Trump, le prime parole: «È una persecuzione»

«La mia incriminazione è una persecuzione politica e un'ingerenza nelle elezioni». È la prima reazione di Donald Trump alla notizia di essere stato incriminato. «Questa è la persecuzione politica e l'interferenza elettorale al livello più alto della storia», attacca l'ex presidente in un lungo comunicato. «Da quando sono sceso dalla scala mobile dorata della "Trump Tower" e prima che prestassi giuramento come vostro presidente degli Stati Uniti, i democratici della sinistra radicale - nemici degli uomini e delle donne che lavorano sodo in questo Paese - sono stati impegnati in una caccia alle streghe per distruggere il movimento Make America Great Again», prosegue Trump citando quelli che secondo lui sono le passate persecuzioni politiche subite: «La bufala dell'impeachment parte 1, la bufala dell'impeachment parte 2, il raid illegale e incostituzionale di Mar-a-Lago e ora questo». «I democratici hanno mentito, imbrogliato e rubato nella loro ossessione di cercare di "prendere Trump", ma ora hanno fatto l'impensabile: incriminare una persona completamente innocente in un atto di palese interferenza elettorale», insiste.

 

 

«Mai prima nella storia della nostra nazione è stato fatto questo. I democratici hanno imbrogliato innumerevoli volte nel corso dei decenni, ma armare il nostro sistema giudiziario per punire un avversario politico, che guarda caso è un ex presidente degli Stati Uniti e di gran lunga il principale candidato repubblicano alla presidenza, non è mai successo, mai».

Trump incriminato: è il primo ex presidente della storia

Donald Trump è il primo ex presidente incriminato nella storia americana. Il gran giurì di Manhattan lo ha incriminato per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels.

 

Donald Trump è stato incriminato dalla procura di Manhattan per il pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels per farla tacere sulla loro relazione. Sono oltre 30 i capi d'accusa che vengono contestati all'ex presidente, il primo nella storia americana ad essere incriminato. «È una persecuzione politica e una interferenza elettorale - le parole di Trump -.

Una caccia alle streghe che si ritorcerà contro Biden». Il tycoon dovrebbe consegnarsi martedì per la formalizzazione delle accuse a suo carico.

Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA