Trump: «Via immunità per i social o metto veto alla legge sulla difesa»

Mercoledì 2 Dicembre 2020
Trump: «Via immunità per i social o metto veto alla legge sulla difesa»

Un'immunità davvero indigesta per Donald Trump, che ha minacciato su Twitter di porre il veto alla legge annuale sulla difesa se il Congresso non metterà fine alla cosiddetta sezione 230, ossia la normativa che garantisce ai giganti del web l'immunità per i contenuti di terzi.

Uno scudo legale che definisce «una grave minaccia alla nostra sicurezza nazionale e all'integrità delle elezioni», dopo che Twitter e altri social hanno 'censurato' i post suoi e di altri conservatori sui presunti brogli elettorali.

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Corsa nel 2024

Donald Trump ha asserito pubblicamente per la prima volta che intende ricandidarsi nel 2024. «Sono stati quattro anni meravigliosi. Stiamo tentando di farne altri quattro, altrimenti ci vedremo tra quattro anni», ha detto a una folla composta prevalentemente da membri del partito repubblicano, durante una festa natalizia alla Casa Bianca. Folla che è esplosa di gioia, secondo un video visto da Politico.

Grazia per i figli

 

Donald Trump ha discusso con i suoi consiglieri se concedere una grazia preventiva ai suoi tre figli adulti, Donald Trump Jr., Eric Trump e Ivanka, e a suo genero Jared Kusher, oltre che al suo avvocato personale Rudy Giuliani, nel timore che il dipartimento di giustizia della futura amministrazione Biden si vendichi contro di lui colpendo loro. Lo scrive il New York Times.

Donald Trump Jr. è stato indagato nel Russiagate per i contatti con i russi incontrati alla Trump Tower che offrivano materiale compromettente su Hillary Clinton ma non è mai stato incriminato. Kushner fornì false informazioni alle autorità federali sui suoi contatti con autorità straniere per il suo nullaosta di sicurezza, ma il presidente glielo garantì lo stesso. Le preoccupazioni del presidente per Eric e Ivanka potrebbero invece essere legate all'inchiesta della procura di New York sulle presunte frodi ed evasioni fiscali della Trump Organization. La grazia presidenziale, tuttavia, non copre i reati statali o locali. I timori per Giuliani, avvocato che guida la fallimentare offensiva legale sui ricorsi elettorali, riguarderebbero invece il suo coinvolgimento nell'inchiesta della procura di New York sui maneggi del legale in Ucraina contro i Biden e sul suo ruolo nella cacciata dell'ambasciatrice americana a Kiev, episodi al centro del processo di impeachment contro Trump.

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Ultimo aggiornamento: 06:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA