Transnistria, le elezioni e l'incubo annessione: aperti sei seggi. Moldavia: schede elettorali stampate illegalmente

L'apertura delle urne nella regione occupata apre nuovi inquietanti scenari

Venerdì 15 Marzo 2024
Transnistria, le elezioni e l'incubo annessione: aperti sei seggi. La Moldavia: schede elettorali stampate illegalmente

La Russia aprirà sei seggi per le elezioni presidenziali anche nella regione della Transnistria, inclusa entro i confini della Moldova riconosciuti a livello internazionale.

I seggi, tre a Tiraspol e altri tre a Bender, Rabnita e Grigoriopol, saranno aperti dalle otto del mattino alle otto di sera il 17, rende noto l'agenzia di stampa della Transnistria, rilanciata da Radio Liberty. La notifica sarebbe arrivata direttamente ai residenti della regione con passaporto russo (più di 200mila su 470mila). La Moldova ha invece autorizzato l'apertura di un solo seggio, presso la sede diplomatica russa di Chisinau. Il ministro degli Esteri, Mihai Popșoi, aveva detto in precedenza che l'apertura di seggi nella regione non controllata da Chisinau sarebbe stato «inaccettabile». Nelle precedenti elezioni presidenziali in Russia, nel 2018, i residenti russi con passaporto russo avevano avuto a loro disposizione 24 seggi. Ma il voto del 17 si inserisce in un contesto molto più teso, con la guerra in Ucraina e la richiesta del Congresso dei deputati della Transnistria della protezione di Mosca a fronte della «guerra economica» di Chisinau.

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Moldova accusa Mosca

La Moldova ha annunciato misure contro Mosca. «Abbiamo convocato l'ambasciatore russo al ministero degli Esteri per esprimere la nostra forte protesta. Prenderemo misure corrispondenti nel prossimo futuro», ha detto il ministro degli Esteri moldavo, Mihai Popsoi, intervistato da Ukrainska Pravda. Quello dei seggi è comunque un problema ricorrente. In passato, ricorda Popsoi, ne sono stati aperti fino a 24 in Transnistria, mente questa volta ne sono stati annunciati sei. La Transnistria è un'entità separatista filorussa non riconosciuta all'interno della Moldova, ex repubblica sovietica da tempo sottoposta a tentativi di destabilizzazione da parte di Mosca. «Queste schede elettorali sono state stampate molto probabilmente proprio lì (in Transnistria) per evitare di farle passare attraverso un valico di frontiera, ha detto il vice primo ministro Oleg Serebrian prima di una riunione del governo.

Condanna della Lettonia

 «La Lettonia condanna lo svolgimento e non riconoscerà i risultati delle 'elezionì presidenziali russe nella regione moldava della Transnistria, nonché nelle regioni georgiane dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud temporaneamente occupate dalle forze armate russe». Lo annuncia un comunicato stampa pubblicato oggi dal ministero degli Esteri della Lettonia. Il comunicato ribadisce il sostegno di Riga alla sovranità e all'integrità territoriale della Moldavia e della Georgia all'interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale. Già precedentemente, la Lettonia aveva condannato con forza l'organizzazione delle elezioni presidenziali russe nei territori ucraini temporaneamente occupati e annessi dalla Federazione russa.

 

Transnistria, il futuro dopo il voto

Dalla Transnistria è arrivata una richiesta di aiuto alla Russia sufficientemente ambigua per offrire al Cremlino ampio margine di manovra, ora o nel futuro, «strade diverse che non si escludono a vicenda», commenta l'Institute of War. Sono cinque possibili percorsi, il più pericoloso dei quali è quello di usare il Congresso della Transnistria come trampolino per intensificare le operazioni ibride con l'obiettivo di destabilizzare e polarizzare ulteriormente la Moldova in vista dei negoziati di adesione con l'Ue e delle elezioni presidenziali, rispettivamente a giugno e novembre, o l'annessione formale della Transnistria per giustificare un intervento militare contro la Moldova a lungo termine. Putin, quindi, si prepara ad una lunga guerra certo di poter contare sul suo quinto mandato. 

Ultimo aggiornamento: 18:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA